Ciao Massimiliano e grazie per il tuo intervento e la tua opinione.
Tuttavia credo che dovrebbe essere eventualmente Gaetano/Tanone a cercare di scavare meglio ( senza la pretesa che debba sedersi sulla "chaise-longue" dello psicanalista....
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) nei propri ricordi, per dirci se rammenta o meno di quei giovanili viaggi, anche il forte e caratteristico rumore del diesel ed il relativo puzzo dei fumi, chiaramente percepibili in specie al momento delle salite e delle discese sulle banchine di stazione.
Per quel che ne so io - anche se posso sbagliarmi - e dai miei ricordi, di quei treni e di quelle linee, non mi risultano presenze di littorine Fiat o Aln 56 o 556 Breda ( quella
poi riprodotta da Rivarossi, per intenderci ) mentre viceversa ricordo benissimo e occhio e croce dalla seconda metà o verso il finire degli anni '60, le Aln 668, alias "Micette" ( forse il primo dei rotabili conosciuti sul catalogo Rivarossi e potuti ammirare dal vivo ), alle quali successivamente si affiancarono anche le Aln 663.
Questi due tipi di automotrici diesel mi pare fossero principalmente impiegate sulla linea tra Alba e Torino, ovviamente in alternanza coi normali treni composti di locomotore a trazione elettrica e carrozze tutte quest'ultime in rigoroso grigio-ardesia.
Tali automotrici diesel, che ho utilizzato anch'io, seppure pochi anni dopo ( rispetto ai ricordi di Tanone )
per quanto non scomodissime, non coincidono certo con la descrizione fattane da Tanone.
Se non ricordo male le Aln suddette avevano un corridoio centrale con ai lati due file di sedili in plastica/similpelle contrapposti nei due sensi di marcia, di due posti ciascuno per lato ( mi pare senza bracciolo centrale tra i due posti, quindi in sostanza una "panchetta" seppur imbottita ).
Ovviamente non so e non conosco come fossero internamente le "littorine" della generazione precedente a quella delle "Micette" e delle successive Aln 663, ma presumo che non fossero certo più confortevoli, più rifinite e più accoglienti di queste ultime, ma semmai molto più spartane e spoglie.
Ora questo fatto mal si concilia col preciso ricordo giovanile di Gaetano, che dice espressamente:
".....
mi ricordo di questa "Littorina " o similare che era di colore marrone o castano Isabella. Aveva i sedili verdi ed erano confortevoli e conciliavano il sonno......... . Le aperture erano a soffietto...."
Viceversa, di quelle automotrici elettriche che ho indicato, ho anch'io un ricordo che coincide con i ricordi e le sensazioni dell'amico Tanone, dal momento che esse presentavano morbide poltroncine in vellutino verde, non ricordo più se disposte in due file contrapposte di due posti per lato oppure due posti da una parte ed uno solo dall'altra, intrammezzate dal corridoio centrale, e denotavano una sorta di antica nobiltà di elettrotreno "di prima classe", seppure un pò decaduta e declassata ( almeno, quando le avevo utilizzate io ).
A quei tempi non giravo con la fotocamera digitale o lo smartphone in tasca...
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, nè credo di essere andato a sbirciare dalle parti dell'abitacolo del macchinista, però il resto delle sensazioni e dei ricordi di Tanone è anche il mio.
Ricordo anche che scendendo dal treno, ammiravo con lo sguardo quei rotabili, pensando come sarebbe stato bello poterne avere uno in scala H0.... "che libidinee...!" ( n.d.r.: "I Gatti di Vicolo Miracoli" stavano già spopolando coi loro tormentoni....
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).
Infine ricordo che avevano i pantografi, che parimenti ammiravo, ma purtroppo, ahimè, non avevo neppure pensato di prendere nota almeno dei numeri di immatricolazione e di servizio, a futura memoria....
Rinnovo i "nostalgici" saluti.
Riccardo.