Triciclo senza pedali per bimbi di due anni: nelle foto che seguono alcune immagini del triciclo da me costruito utilizzando un pannello di compensato multistrato
dello spessore di 20 mm che recuperai da un mobile in disuso.
Il disegno ed il progetto sono tutti i miei, la realizzazione è stata fatta utilizzando un seghetto alternativo, raspa e lime semi tonde e carta vetrata di diverse grane.
L’asse per le quattro ruote e per lo sterzo del manubrio e l’impugnatura del manubrio è costituito da barra filettata da 10 mm di diametro,
sette dadi autobloccanti e sei dadi ciechi in ottone.
Le ruote, molto belle e decorative sono in legno massiccio con anello in gomma e dovrebbero avere un centinaio di anni.
Il diametro delle ruote all’esterno dell’anello gommato è pari a 17 cm, le ruote le ho recuperate da una vecchia culla che un mio vicino di casa buttava via
in quanto l’asse di una ruota si era rotto e a sua giudizio era irreparabile, il cesto porta bimbi era realizzato in vimini intrecciato,
mi sembrò veramente un peccato buttare via quelle ruote cui decisi di recuperarle
e qualche anno dopo avendole a disposizione le ho utilizzate per questo semplice triciclo.
Le dimensioni di ingombro massimo sono le seguenti: lunghezza massima 45 cm, larghezza dell’asse posteriore 32 cm,
altezza massima al colmo del manubrio 40 cm ed altezza del sedile da terra 22 cm.
Questo triciclo è stato utilizzato da mia figlia Maria Chiara, primogenita, due settimane fa ha compiuto 36 anni ed anche da Letizia, la mia secondogenita
che a luglio prossimo compirà 33 anni.
Oggi mentre facevamo le fotografie mia nipote Caterina di quattro anni e mezzo mi ha stupito perché guardando il triciclo mi ha detto: che bello! Chi l’ha fatto?
E quando le ho spiegato che l’avevo fatto io mi ha chiesto quando l’avevo costruito e per chi ed è rimasta molto meravigliata
quando le ho spiegato che l’avevo costruito per sua madre, quando era più piccola di lei…
le mie nipoti non l’avevano mai visto in quanto nei primi anni vivevano a Verona
e il triciclo era in cantina a casa mia a Bolzano per cui non c’era stata occasione di farglielo usare.