Carrozza di prima e terza classe bowman articolo 551
Come scrivevo a pagina uno di questo intervento, la locomotiva a vapore vivo l’ho trovata circa 13 anni fa. Le carrozze ed i vagoni dedicati invece in tutti questi anni non li avevo mai visti offerti in vendita né su eBay né presso negozianti specializzati del settore o aste pubbliche. Mi ero quasi convinto che non fossero arrivati ai nostri giorni nemmeno pochi superstiti! Improvvisamente attorno al 20 novembre scorso ho trovato presso un venditore in Irlanda questa bella carrozza a scompartimenti di prima e terza classe in eccellente stato di conservazione, completa e dipinta nella stessa livrea rossa di LMS
A quel punto dopo una breve trattativa per ottenere uno sconto del 20% , Ho deciso di farlo diventare il mio regalo di Natale.
La carrozza è realizzata con una tecnica e con l’uso di materiali piuttosto inconsueti per l’epoca e per i treni di latta di queste dimensioni:
Innanzitutto le dimensioni e proporzioni del vagone sono corrispondenti alla scala uno ovvero 1/32 così come anche la locomotiva relativa: lunghezza ai respingenti della carrozza 45 cm, altezza massima 12,5 cm, larghezza massima 9 cm. Lo scartamento dei carrelli a quattro assi è invece corrispondente ai binari in scala zero ovvero scartamento di 32 mm. La struttura portante della carrozza è realizzata in tavole di legno duro massiccio di spessore attorno ai 10 mm, il fondo, le due testate ed il tetto (portante) sono in legno. Il tetto (di finitura), le due fiancate con le sei porte apribili per ogni lato i cilindri del gas sul fondo ed i ganci sono in lamiera di acciaio di spessore attorno a 1 mm, le maniglie di blocco delle porte e gli aeratori delle lampade sul tetto sono in ottone così come i chiodi che uniscono le fiancate alle testate. I respingenti sono in alluminio mentre i carrelli sono realizzati con cinque parti di lamiera di acciaio di grosso spessore, quattro o 5 mm flangiate tra di loro ed unite agli assi in acciaio bloccati sui carrelli anch’essi di diametro assai grande sui quali girano le ruote in fusione di ghisa (a disco pieno). Le otto ruote sono di piccolo diametro, fuse in ghisa e rettificate con cura sull’accoppiamento ruota asse, ne risulta un rotolamento assai dolce e privo di attrito.
La carrozza pesa 850 g.
Nelle foto qui sopra potete vedere tutti i particolari di questa carrozza, da notare che su ogni fiancata si aprono sei porte con le relative maniglie di blocco e ben 20 finestrini di diverse dimensioni tutti intagliati e contornati da cornici in rilievo. Queste carrozze così costruite mi sembra che rappresentino un caso isolato nelle produzioni di quegli anni, o perlomeno a me non era mai capitato di trovarne altre di altri fabbricanti costruite così e destinate a durare così come anche la costruzione della locomotiva si è rivelata particolarmente robusta. Anche sulla locomotiva il telaio portante è realizzato con lamiere di spessori tra i quattro e i 5 mm, anche le lamiere delle parti di carrozzeria hanno uno spessore piuttosto importante attorno al millimetro. Studiandomi con cura la costruzione della locomotiva ho potuto verificare che è interamente smontabile con l’utilizzo di giunzioni con viti e dadi. Ad esempio il tender è costruito con circa 25 parti in lamiera e fusione di ghisa in parte graffati ed in parte avvitate con viti e dadi, la locomotiva invece risulta costruita con oltre un centinaio di pezzi ed anche essa è quasi interamente smontabile ad eccezione della caldaia che ovviamente è saldata. La caldaia però si può smontare dal telaio in quanto è bloccata in posizione da un dado che si avvita sulla parte inferiore della ciminiera mentre la parte posteriore della caldaia è mantenuta in posizione dalla cabina del macchinista che è avvitata con viti e dadi ma che lascia il fondo della caldaia libero di scorrere per compensare le dilatazioni termiche della stessa… I tubi di mandata del vapore hanno un innesto con manicotto filettato che consente di scollegarli al blocco valvola cilindri… Una costruzione così concepita oltre a garantire una robustezza fuori dal comune spiega come mai tante locomotive di questo produttore siano giunte sino a noi pur essendo state fabbricate per un periodo molto limitato ossia tra il 1927 ed il 1934!
Il treno protagonista della presentazione ufficiale alla stampa durante l’esposizione di Londra del 1927 era composto da locomotiva +6 carrozze di questo tipo, quindi aveva una lunghezza di circa 3,3 m… Certo non un trenino adatto a girare in un salotto delle nostre abitazioni.
Forse i clienti di allora disponevano di un castello in Scozia o almeno di un salone delle feste da 200 m quadri o più probabilmente utilizzavano questi treni in giardino.
Nelle foto qui sopra alcuni passeggeri e alcuni figurini di personale delle ferrovie realizzati in stagno e piombo dipinto. Tre di questi sono di fabbricazione tedesca, in piombo (quelli con la basetta rotonda), altezza tra i 40 e 45 millimetri, peso tra i 15 i 22 e i 25 grammi, prodotti negli anni 30 o 40 del secolo scorso mentre gli altri leggermente più piccoli, con altezze di 38/ 40 mm sono di fabbricazione recente, in stagno, prodotti da verniciare sono stati dipinti da un mio caro amico , Flavio S. , Architetto e pittore prematuramente scomparso poco tempo fa.
I figurini sono tutti a tutto tondo.
Cari saluti ed auguri per le prossime feste,
Paolo