Buongiorno a tutti e grazie per l’apprezzamento del lavoro eseguito, proprio come dice Michele, con materiale povero (cartone, lamierino , colla spago – come nelle vecchie favole sonore: basta un pò di fantasia….).
PRIMO
Rispondo sempre a Michele per i due treni sullo stesso ovale. In realtà ne circola uno alla volta e per la spiegazione allego due disegni.
L’ovale centrale ha due deviazioni, uno verso lo scalo merci e uno verso il deposito locomotive
Subito dopo i relativi scambi, ho tagliato una rotaia e collegato i fili con un interruttore a levetta
la figura rappresenta lo scambio verso lo scalo merci ma lo stesso lavoro l’ho fatto per la sezione del deposito locomotive.
Il gioco dove sta?
Partiamo dal fatto che tutti e due gli interruttori sono nella posizione spento e i due treni si trovano nella
sezione con la rotaia elettricamente scollegata.
Quando voglio far muovere il treno merci, ridò corrente al binario del deposito e il convoglio si muove. Quando il treno rientra al deposito, spengo l’interruttore.
Ora do corrente al deposito locomotive e il treno che vi era parcheggiato può funzionare.
Spero di essere stato in grado di spiegarmi.
SECONDO
Vi metto le foto di un’aggiunta rimovibile che ho posizionato sul lato corto sinistro e sul lato lungo di fondo.
Ho addossato , con mensole, 15 cm di larghezza per realizzare la “tramvia di Borgovecchio”
Ho costruito su misura una parte di montagna con galleria da accostare al castello esistente.
L a stazione di arrivo è una “cugina di ALSERIO Rivarossi” con tanto di fontanella.
La stazione coperta di partenza è di fantasia ma, per la parte in mattoni rossi mi sono ispirato al deposito granaglie dell’ex Consorzio Agrario (esistente nel pressi della stazione di Portogruaro).
Sembra disegnata dalla INGAP
Tutto costruito in cartone e polistirene, la fontanella in DAS.
IL TRAM
Per la costruzione del tram ho modificato una locomotiva da manovra della LIMA (mi sembrava adatta per le misure del carrello (circa 10 cm)
Non ho rovinato niente e in qualsiasi momento potrei riportarlo allo stato d’origine.
Il nuovo fissaggio del motore G al carrello.