Buon pomeriggio,
vi propongo le immagini di 2 modelli Marklin della stessa macchina negli scartamenti 0 e 1 con motore a molla degli anni '20 al fine di mostrare le rispettive dimensioni e
l'estrema qualità della meccanica .
Si tratta di modelli per il mercato inglese nei quali si ritrova l'apice di questa tecnica a motivo della diffidenza di quel mercato verso l'alimentazione ad alta tensione (ma non verso la trazione a vapore vero).
Quella più grande mostra la cascata di ingranaggi di cui distinguete:
1) - la leva che comanda l'ingranaggio per l'inversione di marcia automatica tramite apposito binario.
2) - gli ingranaggi di detto sistema.
3) - gli ingranaggi che permettono una forte demoltiplica della corona di carica; ci vuole più tempo per caricare ma, come scrivevo sopra, diventa "quasi" a portata di bambino.
4) - la cascata necessaria per il cambio di velocità (2 marce con leva nella cabina).
Sotto di questa e quasi invisibile il barilotto che contiene il regolatore.
Conseguentemente in cabina abbiamo 3 leve: freno, inversione di marcia e cambio di velocità.
Il modello più piccolo, in scartamento 0, è invece assai semplificato mancando sia l'inversione di marcia automatica, sia il riduttore per la carica ed anche il cambio di velocità.
Ritornando al tema generale posso dire che in certe condizioni ottimali la macchina in 1 può percorrere con una carica anche oltre 100 mt mentre quella in 0 circa la metà o poco più.
Non meravigliatevi di certe prestazioni; esistono, negli orologi, meccanismi di ricarica che marciano per 15 e più giorni.
Tutto dipende dalle prestazioni che si vogliono ottenere e credo che oggigiorno dove si ricerca nei modelli una velocità quasi in scala sarebbe possibile far viaggiare certi trenini anche per distanze superiori al km.
Saluti