le foto da pubblicare erano quasi sempre fortemente ritoccate. Prima dell'avvento dei computers ci si rivolgeva a piccoli artigiani (secondo me dei veri artisti) che su un piccolo tavolino e armati di pennellini ed aerografo ridavano agli oggetti quella "dignità" estetica che la ripresa fotografica aveva tolto (alte luci, riflessi, sfocature, ecc...).
Ovviamente potevano intervenire anche creando (o togliendo) particolari a seconda dei desideri del commitente.
Nella foto che presenti esistono addirittura due cacciapietre che nel modellino non esistono. Esistono invece nella 835...forse il modello fotografato era un modello unico realizzato a mano dalle maestranze RR per poter seguire i tempi di stampa.
Credo che la biella sia stata semplicemente disegnata e che al lato pratico, cioè nel voler produrre un modello assolutamente economico, fosse più conveniente montare una biella in metallo tranciato che la stessa biella, forse anche articolata da un rivetto (come la prima docside).
Nel catalogo 1957 (e anche nella stessa pagina!) la L RR appare con biellismo "tranciato" e senza cacciapietre nella versione con il convoglietto FNM e con biellismo "articolato" e con cacciapietre nel convoglio merci! ancora differenze sullo sfiatatoio del tetto della cabina: quadrato, di basso spessore, e circolare e a due livelli (ancora come la 835!)
nella foto sottostante i ritocchi hanno riguardato: tutte le chiudature, la forte sottolineatura di particolari, bordi e spigoli, la sfumatura delle alte e basse luci, un leggero oscuramento del motore in cabina, la copertura totale delle mollette prendicorrente...
Per tutti gli anni '60 io stesso, grafichetto principiante, correvo su e giù dai ritoccatori!...poi arrivò il colore che quasi arrestò il loro lavoro. Infine con i computers io stesso sono oggi un manipolatore di immagini