2-8-4 Berkshire Nickel Plate Road



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2-8-4 Berkshire Nickel Plate Road

Messaggioda Massimo » 28 giu 2010, 14:08

in una scatola - RR 5438 - 1996 (?) - appaiono due tender...uno regolamentare ed uno...
ne sapete qualcosa?
Massimo

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Re: 2-8-4 Berkshire Nickel Plate Road

Messaggioda Talgo49 » 28 giu 2010, 17:00

Ahimè, dispiace dirlo ma è una delle cavolate che Rivarossi ogni tanto si inventava, solo che lo faceva quando ormai i tempi non erano più quelli eroici degli anni 50/60 ma quelli attuali in cui il modellista non digerisce più tali piattini riciclati. Questa scatola riproduce infatti un treno mai esistito! Il vero "Safety Express" era un treno creato dalla Chesapeke & Ohio nel 1980 restaurando la 4-8-4 classe J3a n° 614; oltretutto non solo era sbagliata la compagnia ed il tipo di locomotiva (che non mi pare poco), ma anche il tipo di tender ed il logo.
È mia convinzione che lo spreco di tempo e denaro per creare tali assurdità abbia avuto un ruolo nel declino di Rivarossi.

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Re: 2-8-4 Berkshire Nickel Plate Road

Messaggioda Gabriele » 28 giu 2010, 18:29

Azz! Sei andato giù pesante!
Ma quando ci vuole....
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Re: 2-8-4 Berkshire Nickel Plate Road

Messaggioda Giorgio » 28 giu 2010, 18:57

Non credo che queste ricoloriture costassero tanto: gli stampi erano fatti, bastava inventarsi le tampografie.
Può darsi che fossero richieste dell'importatore americano: già è anomala una confezione con due tender, e mettere poi un tender inventato non capisco cosa possa significare.
Mi diceva poco tempo fa Silvano Bevini, storico direttore tecnico (già nel catalogo 1966) che non si ricordava assolutamente (anzi, per lui dal punto di vista ferroviario era una bufala) del convoglio "Hospital train" che pure hanno fatto ricolorando una Hudson e un po' di carrozze. A significare che le ricoloriture per "rinnovare l'offerta" per gli USA nel periodo della Grande Crisi (anni '80) erano veramente tante.
Giorgio

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Re: 2-8-4 Berkshire Nickel Plate Road

Messaggioda Talgo49 » 28 giu 2010, 22:13

Mi spiace sembrare troppo duro ma quando vedi qualcuno a cui vuoi bene e di cui conosci, grazie a quanto ha fatto nel passato, le grandi capacità, avventurarsi in iniziative non degne di tali potenzialità, cosa fai? Resti indifferente o ti inc...i?
Un modello del genere è una presa in giro sia di sè stessi come fabbricante che della clientela; non trovo corretto che un modellista, magari giovane ed inesperto, fidandosi della reputazione di Rivarossi, pensi di portarsi a casa una riproduzione inusuale mentre in realtà ha speso i suoi soldi per un modello fasullo.
Non sono certo un grande manager ma sò che nella gestione dell'economia di un prodotto intervengono molti fattori. Certamente lo stampo è la componente più costosa di un modello ma elementi come l'imballo (e lo stampo del polistirolo), la documentazione, il magazzino e tutti i tempi di gestione del prodotto, soprattutto se fuori standard, hanno un peso non indifferente. Stiamo parlando di un modello fasullo lanciato sul mercato americano nella seconda metà degli anni '90, quando su Model Railroader vanno a misurare se la velocità del modello è in scala! In America, dal punto di vista ferroviario, le diverse compagnie sono l'equivalente delle nostre ferrovie statali, sarebbe come se colorassimo di verde una E 636 e la spacciassimo per una poco nota locomotiva danese.
Sono cose che andavano bene 40/50 anni fà ma che nel 1996 erano un suicidio commerciale. Ho fatto un giretto sul web ed i commenti che ho trovato su questo modello sono piuttosto sarcastici.
Non è certo questo tipo di iniziative che ha portato alla fine della nostra Rivarossi ma, a mio modestissimo parere, è uno dei sintomi di una errata politica commerciale che ha contribuito al brutto risultato finale.

Gianni
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