Plastico Due Ponti



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Re: Plastico Due Ponti

Messaggioda Karolus » 30 nov 2014, 0:03

Rispondo parzialmente a Tricx: sì, sembrerebbe che una tiratina d'orecchie ci stia ... ma direttamente al dr. Briano!

Il quale ha inserito il plastico n° 17 nelle pagine centrali della pubblicazione, tra il plastico n° 7 ed il n° 8, e ha trattato i plastici n° 18, 19 e 20 come semplici tracciati. Ma a pag. 35 lo confessa: "tracciati con doppio binario (progetti)".

Buonanotte a tutti.

K.
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Re: Plastico Due Ponti

Messaggioda Massimo » 30 nov 2014, 11:41

non vorrei dilungarmi troppo sull'argomento, fatto tutto di ipotesi, ma cerco di rispondere a Tricx da pubblicitario 66enne quale sono. Dice dunque Tricx: "...Orbene, mi stupisco non tanto dei pubblicitari dell'epoca, che nel caso di specie dovevano capirne poco di modellismo ferroviario, quanto piuttosto dell'ufficio "pubblicità, marketing e pubbliche relazioni" che quella pubblicità aveva approvato: in sostanza si vede, davanti ad un plastico di ambientazione "americana", ove è presente tutto ed esclusivamente materiale americano, il Titolare dell'Azienda che tiene in mano una "micetta" (omissis), cioè un'Aln.668..."

un pubblicitario, generalmente, è un esperto di marketing e non di fermodellismo - o di qualunque altro prodotto pubblicizzi. E' sempre cura dell'Azienda decidere quali prodotti promuovere e in quale contesto. Ricordo perfettamente (anni '60) le piccole ed innocenti pressioni del nostro venditore di fiducia (Sabbadin - Venezia - vedere l'articolo sul sito) nel promuovere, a noi ragazzi, il materiale americano, sulle pressioni di Como che cercava di spingere la produzione americana anche in sede nazionale.
Ora ritorniamo alla pagina in questione: 1) l'annuncio non è redatto da un pubblicitario, ma piuttosto è il frutto di una ingenua elaborazione aziendale, incoerente con le promozioni del tempo e senza una precisa impostazione grafica. 2) la foto con Alessandro Rossi è probabilmente il frutto di una scelta momentanea, data dal possesso di una foto relativamente originale, trasformata in un colloquio giovanile ed informale (il fumetto!) tra azienda e consumatore. 3) Nell'annuncio appare effettivamente la volontà di promuovere ANCHE la produzione americana in Italia (la BigBoy è ben presente!), usando un media (Topolino) di larghissima distribuzione e costantemente rivolto ad un target giovane, cioè NON adulto. Però, nel contesto generale delle due paginette, il fatto che si tratti di un plastico americano conta meno del fatto che si tratti solo e semplicemente di un PLASTICO.

Detto questo non c'è da stupirsi se, nella foto, Alessandro Rossi, tiene in mano una Micetta. Magari era lì, a portata di mano al momento dello scatto fotografico, lasciando però chiaramente trasparire la volontà di esporre TUTTA la produzione RR, come dal resto è confermato dal messaggio stesso, nei suoi contenuti e nei modelli presentati (646, 691, 668, BigBoy).
La BigBoy potrebbe anche datare il comunicato almeno a partire dal 1967-68
Massimo

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Re: Plastico Due Ponti

Messaggioda Tricx » 1 dic 2014, 21:10

In seguito al messaggio di Massimo che immediatamente precede, in risposta ( in realtà io non esigevo neppure una risposta, avendo solo espresso semplici mie considerazioni ), a quanto avevo scritto in relazione alla pubblicità ove compare il plastico "americano", ho parzialmente riconsiderato il mio pensiero. Io peraltro mi riferivo alla sola foto "del plastico" e non all'intera pagina pubblicitaria pubblicata sul periodico per ragazzi.
Effettivamente, comunque, l'intento è quello di promuovere in particolare il materiale americano, in quegli anni sfornato in grandi quantità.
Quindi, senza dimenticare il resto e in particolare quello italiano, ritenuto comunque qui ampiamente conosciuto ( e quindi tenuto da parte, in mano, per "ricordarlo" comunque visivamente ), sembra dire :
"guardate che bei plastici, spettacolari, si possono fare con tutto questo materiale..."

Sotto altro punto di vista, letto così l'intento pubblicitario aziendale, e premesso che la foto non mi pare frutto di fotomontaggio ( anche se ciò non era, secondo me, impossibile neppure per l'epoca ), appare più corretta la scelta di far tenere in mano al "Capo" il rotabile italiano, che "coerenza" e "realismo" esigevano non fosse mescolato con gli altri che campeggiavano nel plastico in questione.

Quindi... vabbè, anche questa volta, Rivarossi...Ripromossa :-P
-4- a tutti.
Tricx

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