Un reperto emerso dalle "nebbie del passato"



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Un reperto emerso dalle "nebbie del passato"

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 14 lug 2015, 13:46

Della serie: "Qui non si butta via niente" inaspettatamente ho ritrovato (in cantina) questa scatoletta:

Scatola postale RR 1986.jpg
Scatoletta "postale" Rivarossi del 1986


....E mi sono ricordato dell'avvenimento.

Nell'estate del 1986, in vacanza al mare, passeggiando, notai nella vetrina di un negozio di giocattoli e modellismo, una svendita di scatole di montaggio di rotabili Rivarossi.
In quel momento non avevo alcun interesse per i "trenini elettrici" il mio plastico giovanile, smontato oltre venti anni prima, riposava (ben confezionato) in cantina e non vedeva luce da almeno tre lustri.
Entrai e acquistai un modello che poi montai la sera stessa.
Poi son tornato nel negozio più volte e entro la fine delle mie vacanze vi acquistai praticamente tutti i modelli che gli erano rimasti.
Tra gli acquistati c'era lo splendido modello della Gr.680 a cui mancava un pezzo o per essere precisi c'era un pezzo sbagliato: l'asse motore munito di ingranaggio.
Tornato dalle vacanze inviai (poco convinto) alla Rivarossi la cartolina di richiesta presente nella scatola.
Con mia grande meraviglia, in meno di venti giorni mi venne recapitata a casa la scatoletta col pezzo di ricambio e una lettera che purtroppo non ho ritrovato.
Scatola timbro RR.jpg
Il timbro postale: si riesce a leggere: 3 ottobre 1986


Saluti da Oliviero
Oliviero Lidonnici

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Re: Un reperto emerso dalle "nebbie del passato"

Messaggioda thedoctor » 14 lug 2015, 15:07

In casa nostra abbiamo due brutti ricordi di spedizioni alla RR, ma per colpa delle patrie poste,a metà anni sessanta,la perdita-con gran dispiacere di mio fratello- di una AN/1 R (ne è rimasto il certificato perchè serie collezionisti...)ed il ritorno di un trasfor. RT/R giuntoci con l'involucro in bakelite completamente a pezzi....
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Re: Un reperto emerso dalle "nebbie del passato"

Messaggioda Massimo » 15 lug 2015, 17:18

io, invece, ho solo il ricordo, non documentato:
estate 1960-61, anni 12-13... mi metto all'opera per smontare (x) (volendo vedere come era fatto dentro!...) il motore della mia UNICA L/RR del mio UNICO convoglietto del mio UNICO impianto I RR/M.
Preso dall'insana voglia svito le due viti del motore, sollevo la conchiglia e tracchete! metà dei pallini attaccati al magnete, il resto per terra.
Crampo allo stomaco, sudori freddi, raccolgo il possibile. Tento di capire cosa ho fatto o meglio di capire cosa servivano quei benedetti pallini. Non avevo il coraggio di dirlo in famiglia, per cui, alcuni giorni dopo, decido di scrivere alla Rivarossi una lettera raccontando per filo e per segno l'accaduto.
Una settimana dopo ricevo un pacchettino, GRATIS! con una scorta completa di pallini...
Caro, grande, impagabile Alessandro Rossi!

Alla fine, preso da sconforto per non riuscire a rimontare il tutto, mi rivolgo al mio venditore che mi insegna e mi rimonta (GRATIS anche lui) sul banco del negozio il mio motorino.
Splendido ricordo, purtroppo non ho più lettera e busta
Massimo

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Re: Un reperto emerso dalle "nebbie del passato"

Messaggioda Max 851 » 15 lug 2015, 18:47

Beh, ve l'ho già raccontata: anno 1985, la mia 835 105 mi cade dal piano della scrivania sulla moquette. Poche decine di centimetri, sufficienti a far saltare via un respingente e soprattutto a rompere l'attacco sul pancone con scomparsa dei frammenti.
Sarebbe stato possibile rimediare con un po' di stucco e un ritocco di colore, ma era un modello nuovo di zecca che avevo desiderato a lungo e al quale tenevo moltissimo, quindi mi misi alla ricerca - senza successo - di un telaio di ricambio. Decisi quindi di scrivere alla Rivarossi, ma in quei giorni stavo per sposarmi e quindi avevo anche qualche altra cosa alla quale pensare, perciò spedita la lettera quasi me ne dimenticai. Al ritorno dal viaggio di nozze trovai nella cassetta delle lettere l'avviso di un pacco da ritirare alla posta: da Como mi avevano mandato un telaio nuovo, completo pure di rodiggio, biellismo, cilindri, fanali e perfino le lampadine!
Il tutto in una scatola simile a quella di Oliviero, che conservo ancora.
Quindi dovetti solo "trapiantare" il motore e rimontare la carrozzeria per avere una locomotiva praticamente nuova.
Purtroppo, in seguito, quando uscì la nuova 835 in scala 1:87, decisi di vendere la 835 105 ad un collega che sembrava interessarsi un po' anche lui di modellismo, per acquistare il nuovo modello.
Inutile dire che in seguito me ne pentii.
Massimiliano
Max 851

 
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