Tieni pure conto che all'epoca non era tanto comune "mescolare" elementi di Case diverse. Ogni produttore tendeva ad offrire un sistema completo che comprendeva non solo rotabili e alimentatori, ma anche materiale d'armamento, linea aerea, segnalamento, fabbricati ferroviari, PL, piattaforme girevoli etc., e una volta scelta una marca era un po' come una fede religiosa o politica, a parte poi Maerklin che costituiva un mondo a sé ed era ovviamente un caso limite.
Anche i produttori tendevano a scoraggiare la "promiscuità", magari a volte in maniera un po' ingenua: su quasi tutti i cataloghi comparivano affermazioni del tipo "garantiamo il perfetto funzionamento dei nostri treni solo usando i nostri trasformatori".
Quindi è vero che i binari Casadio erano "un'altra cosa", ma secondo me erano prodotti di nicchia riservati a pochi specialisti.
Quanto alla scelta del semplice binario invece del doppio, avranno sicuramente pesato considerazioni economiche nonché i soliti problemi di spazio.
Massimiliano