ma non stavano mai fermi...



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ma non stavano mai fermi...

Messaggioda Massimo » 7 lug 2014, 12:37

...in Rivarossi... guardate la basetta del segnale con relais SB1... nel 1955-56 viene presentato un primo segnale ma pochi anni dopo viene rivisitata la basetta.


Non ho mai capito la necessità di avere ogni segnale dotato di relais... non sarebbe bastato produrre un SB2 ed un relais a parte, dato che avevano gli elettromagneti già pronti (gli automatismi degli scambi). E non ho mai capito la necessità delle alette laterali con fessura...
E poi, per avere un relais avremmo dovuto aspettare la collaborazione con Trix!
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Re: ma non stavano mai fermi...

Messaggioda Karolus » 7 lug 2014, 19:10

Anche nella produzione di elettromagneti per scambi non stavano fermi!

Ho una coppia di scambi SD/SS 120 del 1958-59 circa che hanno necessitato di vari interventi: sostituzione dei cuori in zama, ripristino delle mollette di contatto per la polarizzazione degli aghi (per entrambi devo ringraziare l’ing. Guidarelli); per ultimo un elettromagnete risultava interrotto.

Nell’attesa di avere voglia e tempo di rifare l’avvolgimento, in occasione dell’ultimo mercatino del Serafico ho cercato una scatola di comando di ricambio. E l’ho trovata per pochi euro ma … pur adattandosi agli scambi, non è del tutto uguale a quelle in mio possesso.

Ora gli scambi in questione sono stati in catalogo dal 1954 al 1959 e fino al catalogo 1956 la loro scatola di comando prendeva corrente attraverso tre singoli cavi intrecciati (due marrone di andata ed uno nero di ritorno, secondo standard “industriale”, e tre singole spine; solo dal 1957 compaiono cavo a “piattina” rosso/marrone/verde e spina tripolare. Suppongo quindi che l’esemplare acquistato sia della produzione meno recente rispetto a quelli già in mio possesso.

Dalle foto sottostanti si noteranno anche altre modifiche evolutive:
- i terminali dei fili, dapprima a vista, vengono incassati nella scatola;
- le viti di chiusura della scatola e di fissaggio della stessa al telaio degli scambi da mordenti divengono passanti, avvitate su un piccolo dado incassato;
- sul lato inferiore della scatola compaiono il nuovo logo Rivarossi e il numero del disegno di progetto.
Preciso che dalla scatola più recente il cavo elettrico era già stato tagliato, l’ho giustapposto solo nella prima foto per evidenziare la differenza con il vecchio collegamento elettrico.


_IGP2326.jpg

_IGP2327.jpg

_IGP2329.jpg

_IGP2331.jpg


Da notare anche la lieve modifica nelle dimensioni (NON la si misuri nell’ultima foto, dove le scatole giacciono su piani verticali diversi!), che potrebbe essere testimone di una revisione del progetto dal punto di vista elettrico o elettromagnetico.

Un’ultima curiosità: pubblico il foglietto delle istruzioni allegate ai miei scambi originari, nel quale si tratta anche il caso del collegamento di scatole con vecchi cavi e spine ai “nuovi” dispositivi PB1. Però qui i colori dei cavi sono diversi: verde l’andata e rosso il ritorno. E' da dedurre quindi che i cavi della scatola acquistata non sono originali?

img001.jpg
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Re: ma non stavano mai fermi...

Messaggioda Karolus » 7 lug 2014, 19:27

Tento una risposta a Massimo.

Nella fessura delle alette laterali ci entravano a misura le estremità delle traverse in fibra e la larghezza del basamento dei segnali (SB1 e SB2) era tale che gli stessi potessero fungere da distanziatori di due binari paralleli con l'interbinario standard di Rivarossi (70 mm).

Tant'è vero che nei segnali più recenti (gli ultimi 5002 ex SB2 e i 5003), in concomitanza con l'uscita dei nuovi binari con traverse più alte, non c'erano più le fessure.
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Re: ma non stavano mai fermi...

Messaggioda 844 » 7 lug 2014, 22:52

Mi permetto di confermare quanto detto da Karolus in merito alla funzione delle alette del SB1: secondo le istruzioni allegate al segnale, erano fatte proprio per consentire l'inserimento delle appendici delle traversine (mi scusino gli amici francesi ed inglesi, ma ho perso il file jpeg con la scansione del retro del foglietto [ops.gif] . Se serve, ho al momento il pdf).


N
Istruzioni SB1 (01).jpg



Buona serata a tutti!!
-4- da 844 (alias Giorgio V.P.)
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Re: ma non stavano mai fermi...

Messaggioda Massimo » 8 lug 2014, 9:07

dice karolus:
"...Nella fessura delle alette laterali ci entravano a misura le estremità delle traverse in fibra e la larghezza del basamento dei segnali (SB1 e SB2)..."

ma così non si alzavano (leggermente però) le rotaie dal piano di campagna? e nel caso di uso della massicciata?
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Re: ma non stavano mai fermi...

Messaggioda Karolus » 8 lug 2014, 12:35

Alla prima domanda non so rispondere con precisione.

Alla seconda rispondo che la massicciata già aveva costretto a modifiche alla linea aerea (per ogni palo occorreva uno spessore di 4 mm!), quindi era solo conseguenza che ci volesse qualcosa anche per i segnali.
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Re: ma non stavano mai fermi...

Messaggioda Dario Romani » 8 lug 2014, 14:51

Nessun problema per la massicciata.
Bastava rifilarne il bordo, e le traversine stavano sopra il livello, mentre il segnale poggiava sulla base del plastico.
L'importante è tenere scostata la vela del segnale dalla sagoma di passaggio del treno.
+ Ciao da Dario Romani
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Re: ma non stavano mai fermi...

Messaggioda Massimo » 8 lug 2014, 17:51

ma Dario, perchè mai RR inventò il segnale con relais... quando poteva benissimo produrre un segnale (segnale e basta) SB2 e corredare gli automatismi di un relais, utile anche in diverse e esvariate circostanze (ad esempio il cappio di rotorno).
E ne aveva la possibilità, producendo l'elettromagnete a due posizioni per il movimento degli scambi...
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Re: ma non stavano mai fermi...

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 8 lug 2014, 18:49

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Re: ma non stavano mai fermi...

Messaggioda Dario Romani » 9 lug 2014, 9:58

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