dice Morpius: "...ma poi finii per sentirmi deluso. Eppure quella è stata un'epoca irripetibile, che grazie a RM continua a rivivere..."
Condivido perfettamente l'opinione; anch'io provai quella delusione che mi dette il coraggio di abbandonare RR per altre marche (Roco tra tutte), in scala corretta, con un catalogo degno di questo nome, della mancata evoluzione dei telai con timoni di allontanamento, di meccaniche più evolute (e senza per questo dire male delle eccellenti meccaniche di Como, purtroppo, coll'andare del tempo, sorpassate). Anzi la delusione fu ancora più cocente in quanto da sempre un fan smoderato della casa comasca.
In Rivarossi, probabilmente ostacolati nei rinnovamenti anche dallo stesso Alessandro, si visse di rendita sugli (splendidi) stampi acquisiti e prodotti fino alla fine degli anni '60 (parlo per il mercato italiano, ovviamente). Poi il rallentamento fino alla fermata quasi definitiva ed il passaggio del marchio sotto altre amministrazioni, ancora più catastrofico.
sotto: la confezione descritta nel thread (cat. gen. 1966-67)