740>280 evoluzione della specie



Regole del forum

"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
Naturalmente per prima cosa, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a visitare il sito http://www.rivarossi-memory.it e di studiarlo per bene visto che contiene buona parte della storia del fermodellismo Italiano per poi venire qui e parlarne con noi e con loro!
Vi aspettiamo numerosi!!!
Lo staff di ferramatori.it e di rivarossi-memory.it"

Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda roaringanna » 17 lug 2010, 3:37

Come direbbe Mr Burns, "Eccellente!"...
Un caldo ringraziamento a Guido, il cui contributo permette di accertare in modo inoppugnabile l' effettiva esistenza di questa versione, nonchè di datarla come minimo al periodo 1957-58 (anche se, a questo punto, tutto fa presumere che abbia proseguito fino al 1960 come da Catalogo).
In questo senso la scatola con trasparente è quanto di meglio si potesse desiderare.
Anche perchè le mie perplessità erano (in parte) alimentate anche dal fatto che una delle mie 280 (con preriscaldatore e cabina chiusa) mi è pervenuta dentro una scatola come questa - che però, essendo senza flap e inserto, non è affatto detto che sia quella originale.
Quindi grazie anche per il flap!
Vorrei, se possibile, approfittare ulteriormente della gentilezza di Guido per chiedergli se può confermare la presenza o meno dei tiranti tra caldaia e pancone sul suo modello.
roaringanna

 
Messaggi: 206
Iscritto il: 23 feb 2010, 1:33

Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda Guido Celandroni » 17 lug 2010, 13:13

Guido Celandroni

 
Messaggi: 31
Iscritto il: 10 dic 2009, 1:15

Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda roaringanna » 21 lug 2010, 5:41

Perfetto, grazie ai contributi di Guido direi che si può chiudere il cerchio.
Nel senso che mi sembrano accertate in toto sia l' evoluzione che le datazioni tracciate a suo tempo da Massimo, con solo un paio di aggiustamenti:
1) Niente scalette (anche per cabina da 740), e 2) I tiranti caldaia/pancone ci sono stati dall' inizio (anche se sulle immagini del Cat. appaiono solo nel 1961).
Vorrei invece richiamare l' attenzione su quella che mi sembra una particolarità della scatola, cioè la foto del modello come da Catalogo (anzichè un disegno di Dalla Costa) in una scatola a righe.
roaringanna

 
Messaggi: 206
Iscritto il: 23 feb 2010, 1:33

Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda Massimo » 21 lug 2010, 8:11

dice roaringanna:
"Vorrei invece richiamare l' attenzione su quella che mi sembra una particolarità della scatola, cioè la foto del modello come da Catalogo (anzichè un disegno di Dalla Costa) in una scatola a righe"
In effetti in RR non si buttava nulla: le scatole venivano prodotte in un certo numero (numero determinato da esigenze di stampa e di fustellatura che ne determinavano il costo). Dunque si ordinavano x copie di scatole e si continuavano ad usare fino ad esaurimento delle scorte. Nel frattempo il modello poteva subire variazioni od aggiustamenti indipendentemente dalle scatole in cui sarebbe stato riposto. Ovviamente anche le scatole subivano le stesse variazioni:
finivano le scorte, se ne riordivano altre, aggiustandole, variandole o modificandole indipendentemente dalle leggere differenze dell'evoluzione del modelli.
Ecco spiegata la non sempre costante corrispondenza tra modello e modello rappresentato nella scatola.
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1859
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda roaringanna » 22 lug 2010, 4:56

Perfettamente d' accordo. Non succedeva con nessun costruttore che il cambio di confezione avvenisse contemporaneamente su tutti gli articoli, c'era sempre una certa sovrapposizione finchè non si esaurivano gli stock, nessuno a quei tempi avrebbe mandato al macero migliaia di scatole senza farsi fucilare.
Questo caso invece mi ha sorpreso per altri motivi: la 280 era un nuovo modello, e la scatola a righe anch' essa una novità - quindi non c' erano stock da smaltire. Semmai si sarebbero stampate strisce con la foto della 280 da incollare sulle vecchie scatole a rombi.
A quanto pare, le scatole a righe non sono "nate" (almeno non tutte) con il disegno di Dalla Costa (come ho sempre creduto - vedi anche RM), ma almeno in qualche caso e per qualche tempo, con la foto.
Per me è una scoperta (è la prima che vedo - o che noto). Voi che mi dite?
roaringanna

 
Messaggi: 206
Iscritto il: 23 feb 2010, 1:33

Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda Massimo » 22 lug 2010, 8:29

Sicuramente la raffigurazione dei modelli sulle scatole, all'inizio, è solo fotografica. In quei primissimi anni la progettazione dei contenitori è fatta "in casa" (ovviamente) tra la supervisione di Alessandro Rossi e la collaborazione tecnica del fornitore. Infatti sia le scatole RR, come quelle della concorrenza, sono molto simili (foglio modulare continuo accoppiato a cartoncino) o addirittura con doppia incollatura (e costo maggiorato), come nel caso delle scatole rosso/blu.
La fascetta identificativa incollata contiene una foto dalla bassissima retinatura, come quella dei quotidiani, per capirci. La causa: la scarsa qualità della carta (porosa -per una migliore incollatura) dunque opaca, cioè non patinata, come sarebbe stato necessario per riprodurre correttamente una mezzatinta.
Dalla Costa inizia a collaborare con RR quando l'azienda comincia a consolidarsi. Permettersi di fare previsioni sulle vendite (dato che ogni scatola aveva STAMPATO il disegno specifico del modello e non incollato) presupponeva previsioni sulle vendite e stoccaggio di copie da tenere a magazzino.
Mentre scrivo mi viene in mente che proprio il mercato americano, con le sue enormi aperture commerciali, avrebbe dato a Rossi la forza di investire sui modelli e ovviamente sui contenitori.
L'investimento sulle scatole non è da sottovalutare: un modello, bello e costoso, non poteva essere inscatolato in contenitori modesti, sopratutto in considerazione dei mercati evoluti ed esigenti come quello americano.
A casa ho un volume sulla pubblicità americana degli anni '50... su manifesti e pubblicità sui media, l'immagine della confezione è sempre prevalente sull'immagine prodotto, come oggi dal resto. Chi vede più il prodotto al supermercato?...forse solo al reparto ortofrutta (7)
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1859
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda Massimo » 22 lug 2010, 8:35

Se io fossi stato Alessandro Rossi, avrei fatto stampare - PRIMA ed in grande quantità - le scatole NEUTRE, cioè con il solo rosso e DOPO la ristampa in nero di marchi, codici, foto o disegni. La stampa in rosso del codice alfabetico della foto sottostante destina inequivocabilmente (al momento di andare in stampa) il contenitore al modello, indipendentemente dalle vendite previste o realizzate. Su questa scelta qualcosa mi sfugge in relazione ai costi di produzione del tempo.
Mi sembra che nella scatola della 280 il codice modello sia in nero, come i costi giustificherebbero...
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1859
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda roaringanna » 24 lug 2010, 5:28

roaringanna

 
Messaggi: 206
Iscritto il: 23 feb 2010, 1:33

Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda roaringanna » 5 feb 2011, 5:51

Torno un' ultima volta sull' argomento, per documentare la presenza (fin dall' inizio, 1957) dei tiranti caldaia/pancone (che invece per anni non compaiono nelle immagini dei CG fino al cambio di fotolito per l' introduzione della 2a Serie (con cabina chiusa e pre-riscaldatore, per intenderci).
L' esemplare fotografato (cabina tipo 740 senza scalette, niente pre-riscaldatore ma con i tiranti) mi e' recentemente pervenuto dagli USA, corredato di rimasugli di scatola Lionel (1957).
Ritengo che l' evoluzione del modello possa considerarsi completamante tracciata e documentata, e l' argomento definitivamente chiuso.
280_57_03.jpg
280_57_03.jpg (67.18 KiB) Osservato 2218 volte
280_57_01.jpg
280_57_01.jpg (76.45 KiB) Osservato 2218 volte
roaringanna

 
Messaggi: 206
Iscritto il: 23 feb 2010, 1:33

Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda Giorgio » 8 feb 2011, 13:16

Mi fa notare l'amico Aldo:
vorrei segnalare un particolare che mi sembra sia sfuggito in questa disamina delle variazioni apportate alla 280.
Il particolare, che "ab ovo" ha differanziato, quasi certamente con modifica di stampo, le due macchine che avevano in comune nei primi modelli cabina italiana, è costituito dalla ciminiera, diversa (nella 280) per maggior diametro, minor altezza, raccordo con la caldaia, ma soprattutto per posizione, arretrata oltre il doppio, a partire dall'estremità anteriore della caldaia.


non sono esperto in early-RR (costano troppo :( :cry: ), quindi non ento nel merito.
Giorgio

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 2398
Iscritto il: 16 mar 2009, 13:23

PrecedenteProssimo

Torna a Rivarossi - Memory

Chi c’è in linea

Visitano il forum: giorgio15 e 36 ospiti