Grazie Berto e Riccardo, l'argomento è interessante ma penso che ancora non siamo arrivati ad una risposta precisa, purtroppo..
Il mio amico mi ha appena mostrato due tram della cos.mo, facenti parte dell'archivio Rivarossi, ed entrambi hanno i famigerati numeretti, 018 e 019 in questo caso, e pure due cos.mo 691 con ancora due numeri, 345 e 346
Ora, siccome i due tram sono nelle due versioni diverse (quello per il mercato italiano e quello per il mercato estero con attacco tipo trolley) e le due 691 differiscono tra loro per vari particolari, per questi motivi lui pensa che i numeretti altro non siano che i numeri di "catalogo" dell'archivio, e da ciò poi passava ad ipotizzare che tutti gli esemplari con numeri sottostanti fossero in qualche modo legati alla Rivarossi..ma ovviamente questo pare un po' eccessivo..
Forse come dice Riccardo gli stessi numeri avevano un certo significato per l'archivio ed un altro per la produzione..
Comunque è vero come dici che coloro che lavoravano alla Rivarossi negli anni 50/60 probabilmente sono in tutt'altre faccende affaccendati, ma per quanto ne so il museo Rivarossi e' stato aperto sino al 2001, ed immagino ci doveva essere un responsabile, un curatore, un magazziniere che doveva conoscere vita, morte e miracoli di ogni esemplare..o no? Ed in tal caso non dovrebbe essere il fratello di Matusalemme
Non pensate così?
david