Molto bello, caro Berto il tuo gondola argentato e con carico di carbone !!
.
A me sinceramente non pare di vedere tante differenze rispetto all'altro gondola col quale lo hai confrontato....!
Certo, si tratta di stampi "diversi".... ma con diversità veramente minime !!!
E lo stesso discorso vale, a mio modersto parere, anche per gli altri carri in queste stesse pagine in precedenza postati, come ad esempio i carri cisterna di qualche messaggio fa.
L'obiezione è che se due ditte riproducono bene nei particolari lo stesso prototipo, finiscono inevitabilmente per creare due modelli similissimi, addirittura quasi identici, man mano che aumenta il rispetto del prototipo...
Certo, questo è assolutamente vero, però a questo punto, dopo così tanti esempi di copiature e clonazioni di modelli vari, fatte anche reciprocamente da così tante ditte sparse nelle più varie parti del mondo e nei confronti di così tanti e svariati concorrenti, comincia a venirmi il sospetto che sotto sotto ci possano essere stati, specie in certi periodi e in certi decennni, oltre a casi di vero e proprio abuso e "imitazione servile" in violazione di norme nazionali e delle norme internazionali sui "copyright", anche accordi più o meno espliciti tra varie case produttrici di modelli, per sfruttare al massimo quelli in circolazione, senza dover sprecare risorse nella realizzazione di modelli nuovi o di nuove modalità costruttive di modelli già prodotti da altri.
E tale ragionamento mi sorge anche in relazione a quanto aveva detto Talgo nelle pagine iniziali di questo stesso "thread" a proposito del fatto che tra i carri americani reali la diversità tra un prototipo e l'altro di carro pur della stessa tipologia, è abbastanza rilevante, sicchè i carri ad esempio di una certa compagnia differiscono nel reale notevolmente da quelli ( pur della stessa tipologia ) di altre compagnie, e ciò non solo ovviamente per i colori e le insegne.
Talgo concludeva il discorso affermando che le produzioni recenti, degli ultimi anni, specie di elevato livello hanno recepito tale filosofia, diversificando e dettegliando nei minimi particolari i loro modelli.
E allora tornando all'analisi dei modelli Rivarossi et similia ( - è il caso di dire -) postati da Berto, mi viene da chiedermi come mai con così tanta diversità e possibilità di scelta nel variegato mondo delle ferrovie americane, sia stato scelto in così tanti casi di riprodurre sempre e per decenni un certo prototipo di carro, ( nell'ambito delle varie tipologie ), quando la realtà offriva ampie possibilità di diversificazione degli stessi prototipi da riprodurre.
In sostenza l'impiego di risorse per realizzare in completa autonomia e "senza copiature" un modello di un certo prototipo già realizzato da altri e che darebbe luogo ad un modello "quasi uguale man mano che aumenta la fedeltà al prototipo", è sostanzialmente lo stesso delle energie impiegate per realizzare viceversa una tipologia di carro similare, che darebbe luogo ad un qualcosa di certamente "diverso".
Dunque la situazione esaminata mi pare alquanto "sospetta" e indicatrice di possibili accordi e collaborazioni più o meno dichiarate, in relazione alla descritta somiglianza di stampi, "somiglianza" e non "identicità" che sono a mio parere più da mettere in relazione alla necessità di rinnovo periodico degli stampi, che hanno pur sempre una loro "vita operativa", quindi una loro usura ed un tempo limite, piuttosto che alla situazione di autonoma realizzazione di uno stesso prototipo da parte di due soggetti diversi e non collaboranti.
Tornando agli esemplari postati da Berto, egli afferma che la differenza principale consiste nel sottocassa applicato (nel RR), mentre l'altro carro sarebbe in unico pezzo con la cassa. Però anche Rivarossi aveva in precedenti edizioni dei carri gondola realizzato i modelli ( seppur con stampi diversi ) di tale carro in un unico pezzo.
Quindi anche sotto questo profilo, si ravvisa una uniformità di modalità realizzative, già più volte applicate in concreto.
Forse sono solo opinioni personali ed illazioni, ma tutte queste troppo ricorrenti somiglianze così ampiamente distribuite tra le varie marche, mi hanno dato da pensare....( male ...
).
a tutti.
Riccardo.