concordo con Oliviero ed in più hanno risparmiato una fotolito. A proposito di fotolito: non è che risparmiarne una faceva una grande differenza ma complessivamente (cioè l'insieme di fotolito risparmiate) sull'intero catalogo, faceva una certa differenza sul preventivo.
Un'altra attenzione al catalogo: le fotolito provenivano da cataloghi precedenti in BN e almeno fino alla fine degli anni '50 erano ricolorate (sovrastampate, anzi) usando il giallo, il blu, il rosso (e ovviamente il nero) variamente retinati e sovrapposti per avere le percentuali giuste per una simil-quadricromia.
Il primo catalogo in corretta quadricromia fu quello del 1960... pensate alla spesa... quasi tutte le fotografie da rifare e tutte le relative fotolito!
![-scon- (x)](./images/smilies/Yellow_Flash_Colorz_PDT_37.gif)
Di conseguenza mi viene spontaneo un altro pensiero: il catalogo 1959 fu composto e stampato ancora con la Multilith di Como mentre quello del 1960 fu stampato da una tipografia esterna (Grafiche Testoni) e forse probabilmente messo in vendita (certamente quello del 1961) a 100 lire, probabilmente per un concorso della clientela sulla spesa. Infatti i cataloghi stavano diventando belli, grossi, costosi, sempre più raffinati e stampati in un numero di copie sempre maggiore, comprese le versioni neutre per le sovrastampe per le lingue straniere. Una bella spesa da prendere nella dovuta considerazione!