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DIORAMA RIVAROSSI-POCHER '50-60

MessaggioInviato: 20 feb 2011, 0:08
da Oliviero Lidonnici
Negli anni Cinquanta e Sessanta "sporcare" un modellino era inconcepibile. I plastici erano ordinati e puliti come una tesi di laurea. Avendo conservato intatto molto materiale di quegli anni ho tentato di ricostruire quell'atmosfera.

Re: DIORAMA RIVAROSSI-POCHER '50-60

MessaggioInviato: 20 feb 2011, 11:37
da Massimo
delizioso!
e deliziosi gli edifici RR con quel loro stile "anni '50", con le loro decals ingiallite, con quelle loro architetture semplici e lineari, così rivarossiane e così italiane...

Re: DIORAMA RIVAROSSI-POCHER '50-60

MessaggioInviato: 20 feb 2011, 12:15
da Giampaolo
Complimenti, hai reso bene l'atmosfera dei plastici dell'epoca!
Per quello che riguarda l'aspetto dei modelli, da persona che quell'epoca l'ha vissuta sia da modellista che da utente dei treni veri, devo dire che i treni RR hanno sempre reso perfettamente l'aspetto dei treni in esercizio senza bisogno di interventi di sporcatura o di invecchiamento.
Questo penso che sia dovuto al fatto che i colori dell'epoca erano studiati apposta per mimetizzare lo sporco.
Il marrone e l'isabella (pensa all'origine del nome!) mascheravano lo sporco, così come il rosso vagone mascherava la ruggine.
Ho inoltre ricordo, nelle principali stazioni, di squadre di pulitori armate di scalette, secchi, stracci e scopettoni, intenti a pulire le fiancate delle carrozze ed i vetri.
Aggiungi a tutto questo che nessuno si sarebbe mai azzardato a verniciare o lordare veicoli in sosta.
Rivarossi inoltre curava in modo maniacale la verniciatura e, secondo me, riusciva a rendere con una corretta satinatura quell'effetto leggermente impolverato dei veicoli che dava loro quell'aspetto di vissuto coerente con la realtà.
Questo secondo me è il motivo per cui all'epoca nessuno pensava di intervenire sui modelli.

Re: DIORAMA RIVAROSSI-POCHER '50-60

MessaggioInviato: 20 feb 2011, 13:33
da walter
si, è vero negli anni '60 era prassi comune tenere l'impianto ed i rotabili perfettamente "puliti"; ma essendo personalmente della generazione dei modellisti anni '70 ho assimilato il realismo della sporcatura quasi fosse una filosofia. Non si ha forse abbastanza idea di quanto possa cambiare, per l'occhio di un appassionato e non, un modello "pulito" dallo stesso modello "invecchiato" con una leggera sporcatura. E' veramente un'altra cosa, estremamente reale anche senza modifiche sulla struttura del modello stesso (ad es. aggiunta particolari, tubi, valvole ecc.).
Negli esempi riportati, il primo riguarda la famosa gru idrica, indispensabile in un plastico anni '70: da me progettata e costruita in scala rivarossiana e sopratutto invecchiata, non stonava eccessivamente affiancata anche ad un D343 Roco in scala 1/87.
il secondo esempio riguarda uno scorcio del deposito del plastico dove si intravede una 625 in sosta anch'essa invecchiata più o meno .
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