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Sul peso

MessaggioInviato: 9 mar 2011, 15:08
da ACrisafulli
Caro Giorgio (e tutti),
nei cataloghi dei primi anni veniva indicato anche il peso dei prodotti. E' lecito congetturare che ciò fosse dettato dalla necessità di orientare il cliente circa i costi della spedizione postale giacché, da mie vaghe reminiscenze, finché non fu costituita la rete dei distributori (cosa che fu effetto e causa dell'espansione del mercato), RR vendette anche direttamente ai privati (e ciò spiegherebbe anche la successiva insistenza sul fatto che, da una certa data, ciò non avvenisse più)?
Cordialità,
Alessandro Crisafulli

Re: Sul peso

MessaggioInviato: 9 mar 2011, 17:59
da Giorgio
Ciao Alessandro,
da quanto mi ha detto Rossi hanno puntato fin da subito a creare una rete commerciale contattando i negozi italiani più importanti. Mi ha narrato di un rocambolesco viaggio da Como a Roma nell'immediato dopoguerra con la Topolino di sua madre, tra ponti distrutti e strade devastate, dove ogni chilometro c'erano vulcanizzatori che riparavano i pneumatici che per via delle pessime condizioni stadali erano continuamente a terra.
Non so se avessero l'uso di vendere ai privati, ma non credo. Anche i pezzi di ricambio, per quanto molti li chiedessero direttamente in ditta preferivano che fossero richiesti tramite i negozi.

Re: Sul peso

MessaggioInviato: 9 mar 2011, 18:27
da Dario 1957
Quando scattarono le polemiche sulla forza di trazione della 740 HRR,mi presi la briga di pesare con bilancino elettronico per dieta la zavorra di una L 221 R risultato circa 250 GRAMMI!! (46) Mi pare che la famigerata 740 HRR col tender abbia la stessa massa di quella zavorra,costruita circa 60 anni fa!!

Re: Sul peso

MessaggioInviato: 10 mar 2011, 9:51
da Massimo
concordo con Giorgio: le spedizioni postali erano, ai tempi della pubblicazione dei pesi sui cataloghi, ancora una cosa di la a venire. L'unico contatto tra cliente e produttore era il punto vendita ed Alessandro Rossi si preoccupò immediatamente di estenderlo in tutt'Italia. In quegli anni l'unico mezzo era salire in macchina (o in treno!) e contattare direttamente i negozi disposti a commercializzare simili articoli. Spesso erano cartolerie o negozi di articoli di ottica o per la casa e con altre specializzazioni in modellismo (navale ed aereo).
Resta ancora il mistero circa la pubblicazione del peso dei modelli (esteso non solo alle motrici, forse il dato più ovvio, ma anche a carri ed edifici).
Ero presente anch'io al racconto dell'Ing. Rossi sul suo viaggio verso Roma, intervallato da vivissimi ricordi circa le disavventure con auto, ponti, strade, pneumatici da pieno dopoguerra...

Re: Sul peso

MessaggioInviato: 13 mar 2011, 20:54
da Talgo49
Porre nei cataloghi anche il peso del modello, o perlomeno della locomotiva, era cosa abbastanza comune da parte di molti fabbricanti, non solo di Rivarossi.Non credo avesse a che fare con le spedizioni, penso che semplicemente fosse un elemento in più nella descrizione del modello; forse una volta sapere che il tuo modello era bello pesante dava una sensazione di maggior valore all'acquisto, penso ai modelli tedeschi in fusione metallica che venivano letteralmente soppesati oltre che esaminarne i particolari.

Gianni