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Messaggioda Giorgio » 22 giu 2011, 18:25

Mi scrive l'amico Aldo (che potrebbe pure iscriversi al Forum ;-) ):

Osservando il Certificato di collaudo N° 85 relativo alla L 221/R di Massimo (15/06), ho pensato di controllare quello della mia, acquistata con la relativa scatola (originale) "a rombi con logo corsivo" (1954-56) circa 10 anni fa.
In allegato, la scansione del mio certificato.
Dopo un accurato confronto con quello di Massimo, direi che sono IDENTICI (v. soprattutto i più minuti particolari, es. le piccole "venature" del cartoncino, eccetto il "segno di sporco" accanto alla S di Salvadè, nel mio).
Quale dei due è falso? Nessuno dei due, secondo la mia elucubrazione. E' possibile che fossero piccoli lotti di cartoncini, stampati fronte e retro con lo stesso cliché e inseriti, dopo il collaudo, nella scatola del relativo tipo di motrice "promossa". (Mi pare di ricordare di aver udito, che i pezzi difettosi, come logico, erano subito rimandati alla linea di montaggio).
Un'ultima considerazione circa il presunto N° di matricola della macchina, riportato nei certificati di tipo precedente a quello ora esaminato (V. quello di Gianni del 14/06).
A qualcuno risulta, avendo motrice e certificato, che i N° corrispondano? E, infine, qualcuno ha osservato N° di matricola, decals e/o di collaudo a quattro cifre?
Ritengo verosimile, che, pur nei difficili tempi fine '40-inizio '50 (periodo in cui erano allegati i certificati), soltanto per rifornire i negozi degli allora circa 90 capoluoghi di provincia italiani, la "tiratura" per ogni modello possa aver superato complessivamente le 1000 unità.

Cordiali saluti
Aldo
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Certificato_Collaudo_L221.jpg
Giorgio

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Re: notizia sconvolgent ...ina

Messaggioda Grunt » 24 giu 2011, 9:04

Permettetemi un'altra ipotesi.
Più di 15 anni fa ricordo di avere visto a Novegro un appassionato toscano che aveva fatto ristampare (bene, secondo me, a parte l'inevitabile aspetto di nuovo che più nuovo non si può) le repliche delle confezioni e del materiale illustrativo (certificati di collaudo compreso) dei principali prodotti Rivarossi degli anni 50. Ricordo in particolare le confezioni per le 626, le FNM, del filobus ed anche repliche in zama di parti notoriamente deperibili. Non potrebbe essere che chi ha venduto il modello aveva acquistato a suo tempo queste repliche ? Dovrei ancora avere il listino di questo appassionato da qualche parte. Se lo trovo ve lo invio.
Saluti
Claudio
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Re: notizia sconvolgent ...ina

Messaggioda Massimo » 24 giu 2011, 11:03

mi sta venendo la tremarella:
ho accostato i due certificati di collaudo (quello di Giorgio e quello postato da me), dopo scansione ad alta risoluzione.
Sono assolutamente identici (x)
Addirittura il numero "85" si trova al 9^ puntino contando da sx a dx e corrispondono pure le posizioni dei "timbri" del collaudatore e del montatore.
Una notevole differenza appare nei due timbri (quelli violetto) ma potrebbe essere una esasperazione dei sistemi riproduttivi del clone.
La timbratina "85" riporta addirittura le stesse imperfezioni come pure la cornice del logo galletto.

Sono propenso a pensare che uno dei due sia stato contraffatto.

Bisognerebbe verificare se gli inchiostri usati (per i due timbri e la stampa del certicato) sono originali o riprodotti

opinione personale: dei due, quello a sx dovrebbe essere il clone di quello di dx (considerate che io ho analizzato le sole scansioni e non gli originali)
Allegati
certificaticollaudoRR.jpg
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Re: notizia sconvolgent ...ina

Messaggioda Giorgio » 24 giu 2011, 11:57

Ora che li vedo affiancati anche io propendo per un "falso" moderno.
Oltre che la stampa identica anche i "ghirigori" del cartoncino sono identici.
Questo è possibile solo se si fa la copia da una immagine (scansione o foto), non se si stampa su un cartoncino come potevano fare nei primi anni '50.
E considerato che allora stampare a colori costava molto e la manoporea poco, se RR avesse voluto fare un faslo, penso fosse più conveniente stampare in monocormia su un catoncino giallo e mettere un apprendista a timbrare piuttosto che stampare un falso in quadricromia.

Esimi colleghi, in mancaza di altre prove propogo l'ASSOLUZIONE PER NON AVER COMMESSO IL FATTO per l'imputato RR

ps. quello di destra è meno definito di quello di SX ... sicuro che sia l'originale?? Bisognerebbe vederli dal vivo.
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Re: notizia sconvolgent ...ina

Messaggioda Massimo » 24 giu 2011, 13:47

"in monocormia su un cartoncino giallo e mettere un apprendista a timbrare piuttosto che stampare un falso in quadricromia"

No quadricromia! a RR sarebbe bastato stampare su cartoncino giallino-cacca di bambino piccolo, completo di peletti (blea!) con due colori: il nero ed il viola dei timbri.
Ma come dicevi tu sarebbe stato più semplice mettere la segretaria telefonista a timbrare cartellini!

Il fatto della corrispondenza dei peletti del cartoncino opta proprio per una riproduzione (digitale?) stampata su cartoncino giallino (quest'ultimo mancante dei peletti...).
Ma, a parte lo scrupolo e la correttezza intellettuale di Alessandro Rossi, chi, a quel tempo andava a verificare la corretta corrispondenza tra modelli e cartellini? era già sufficente la presenza del certificato di collaudo, anche se generalizzato.
Ipotizzo: un centinaio di e626, collaudati in giornata, ficcati nelle scatole e completati di cartellini di collaudo prestampati. Chi si sarebbe accorto che i cartellini erano tutti simili?...dopotutto il collaudo era stato fatto veramente!
Massimo

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Re: notizia sconvolgent ...ina

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 24 giu 2011, 15:37

Mi diletto spesso con programmi di grafica e scansioni: secondo la mia modesta esperienza ritengo originale il cartellino a sinistra e scansionato (a bassa risoluzione o fotografato) quello a destra in cui si vedono riprodotte (male) le imperfezioni del cartoncino del primo- inoltre la decolorazione ai bordi dei timbri viola è tipica delle riproduzioni.
Gar tarokk.jpg

Mi lascia perplessa l'ipotesi di stampare su cartoncino giallino.
Se parliamo di stampa digitale (laser o getto d'inchiostro a colori) sovrapporre l'immagine colorata al foglio già colorato dovrebbe scurire e/o sbiadire i caratteri stampati e alterare l'inchiostro viola.
Stampa tipografica a due colori (nero e rosso) non mi sembra realistico a causa della riproduzione dei "peletti"
Comunque provate a confrontare il RETRO dei cartellini: sono dello stesso colore del fronte?
La difformità del retro cartellino potrebbe dimostrare la falsità dello stesso.
Saluti da Oliviero
Oliviero Lidonnici

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Re: notizia sconvolgent ...ina

Messaggioda Massimo » 26 giu 2011, 7:47

la definizione dei "peletti" non fa testo: una delle due foto (o scansioni) potrebbe essere stata fatta a risoluzione più bassa. Bisogna assolutamente controllare gli originali.

Se il supporto (cioè il cartoncino) fosse stato bianco, lo si vedrebbe sui tagli periferici e sulla fustella del foro.
Unica cosa certa: uno dei due è un clone; lo testimoniano i "peletti" del cartoncino.

Sarebbe interessante vedere qualche altro certificato...
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