A riguardare alcune vecchie foto dei miei plastici mi viene spontanea una considerazione: proprio come tra gli amici maerklinisti anche tra i fermodellisti "rivarossiani" si formò uno specifico stile di costruzione dei plastici, uso dei rotabili ed accessori, estetica di motrici e carri, determinati sia dalla produzione e dalle scelte dei materiali RR, sia dalla "formazione" dei giovani fermodellisti nell'imprinting di Como. Ci veniva insegnato non solo l'uso corretto del materiale rotabile ed accessori ma ci veniva consigliato di usare solo materiale proveniente dal "sistema Rivarossi". Ricordo ad esempio che comperai il relais RR convinto che altri (anche semplicemente reperibili nei negozi di elettricità) non avrebbero funzionato o avrebbero causato danni al sistema. La fidelizzazione era tale che un giorno scommisi (..e persi..) che i veri segnali FS non avessero il giallo, semplicemente perchè il segnale RR non offriva tale colore. Ma la voglia di treni era tale che desideravo comunque possedere modelli (anche di altre marche purchè compatibili) ma non osavo trasgredire alla regola di usare solo materiali provenienti dal "sistema". Il lato positivo fu una forte personalizzazione dei nostri plastici, decisamente "rivarossiani" e dallo stile personalissimo, proprio, appunto come i plastici maerklin, quelli per intenderci con i famosi binari M, dalla massicciata in lamiera stampata.
Ovviamente ci pensò RR a fornirmi di treni di altre Amministrazioni con la produzione Trix...