MITICHE E428 - DUBBI AMLETICI...

[bisoglio]

Ciao Ragazzi,
scrivo per avere da voi lumi su 2 dubbi relativi a quanto stampato sul noto Libro Rivarossi di Claudio Molfa del 1981.

Vi invio 2 foto con impresse rispettivamente:


DSC05520.JPG
1 - Una 428 Prima serie che Molfa (pag. 51) indica come l'art. 1445. Noto con stupore che la loco è assai diversa dalle classiche 428 prima serie RR che ho sempre visto (ha gli avancorpi attaccati e non staccati e ha i pantografi tipo 32 rossi invece che i 52 di tutte le altre prime serie RR).
Ecco, la prima domanda è questa: La E428 prima serie del libro (in foto 1) è effetivamente l'art. 1445? e poi esiste in qualche esemplare? L'avete mai vista?! Io no, nè a borse scambio, nè su ebay....
Il sito RR Memory presenta la foto della 428 art. 1445/3. Forse l'art. 1445 "puro" (il primo) è effettivamente quello del libro?!





DSC05521.JPG
2 - La seconda foto riporta una 428 che nel libro di Molfa (pag. 35) è indicata come LE428 e che ha i pantografi tipo 32 rossi. Il problema è che dalla foto risulta in modo inequivocabile che si tratta di una Terza serie (aerodinamica) e non di una seconda serie (semiaerodinamica) che, da quanto sapevo io, era l'unica che la RR avesse realizzato nei primi anni '60 con il nome LE424.
Infatti il sito RR Memory indica, per le 428 terza serie, che la prima loco prodotta è stata del 1971 con l'art. 1446, ben diversa da quella della foto. Vi chiedo se sapete che esista una Terza serie più vecchia (dei primi anni '60) perché altrimenti che caspita di loco è quella della foto del libro??!!

Vi ringrazio per l'attenzione!

Paolo

[Talgo49]

A costo di rendermi antipatico. Il libro in questione l'ho avuto anch'io, vuoi un consiglio? Buttalo!

Gianni

[bisoglio]

Sì, Gianni, ho notato anch'io alcune inesattezze, però c'è un fatto, non penso che le loco fotografate se le sia inventate e costruite l'autore del libro, saranno quindi realmente esistite e quindi mi piacerebbe sapere se qualcuno le ha mai viste o ne sa qualcosa.....
In particolare:

Prima serie con quegli avancorpi?!

Terza serie nei primi anni '60?! Non penso che abbia fotografato una terza serie art. 1446 (che tra l'altro io ho a casa..) mettendoci i pantografi Tipo 32..... Quindi da dove salta fuori? Dovrebbe essere riportata sul sito RR Memory in posizione antecedente l'art. 1446 del 1971...

Le foto, a prescindere dalle inesattezze del libro, parlano chiaro!
Grazie!

[Massimo]

In HOrivarossi n.57 - agosto 1963 appaiono due elaborazioni, eseguite dal Sig. Donato Tamilio di Roma, sfruttando due scatole di montaggio trenHObby.
L'elaborazione fermodellistica dell'e428 con cassoni, molto più precisa negli avancorpi che quella della foto del Molfa, e quella con musetti aerodinamici dimostrano come nelle foto del Molfa ci siano notevoli imprecisioni. E' possibile dunque che le due foto siano state scattate a soggetti elaborati (in mancanza degli originali) pur di completare la documentazione. Tra l'altro i cassoni frontali sono particolarmente sproporzionati e realizzati in modo superficiale e approssimativo. Anche i pantografi (tipo 32) avvalorerebbero la provenienza dalle scatole di montaggio.
Il codice comunque è corretto (1445) come indicato nel c.g. 1966/67 rappresentando l'unità e428 013 mentre i musetti aerodinamici sono codificati nell'art.1446 (1971). I musetti semiaerodinamici sono siglati ancora Le 428/R (c.g. 1960)

[Talgo49]

Sono d'accordo che un Molfa è meglio di niente ma è troppo confusionario e manca varia roba. Le 428 che hai visto semplicemente non sono di produzione Rivarossi, se fossero foto di prototipi o quaslcosa del genere l'autore avrebbe dovuto specificarlo. Credimi, i modelli prodotti e le epoche di produzione sono quelli esattamente descritti su Rivarossi Memory; del resto basta guardare le riproduzioni dei cataloghi e della rivista H0 Rivarossi per vedere tutta l'evoluzione dalla mitica E 626 alla fine.
Purtroppo, a parte il libro del 50° dell'azienda, non sono mai esistite pubblicazioni su Rivarossi, al contrario di quanto successo per Maerklin e altri nomi storici; per questo il Molfa ha trovato un suo spazio, ma oggi, grazie al lavoro ciclopico di RM e l'aiuto di amici come quelli che ci ospitano come forum, le manchevolezze di questo libro sono evidenti.
Resta comunque la curiosità di scoprire la provenienza delle due loco.

Ciao
Gianni