I codici RR



Regole del forum

"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
Naturalmente per prima cosa, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a visitare il sito http://www.rivarossi-memory.it e di studiarlo per bene visto che contiene buona parte della storia del fermodellismo Italiano per poi venire qui e parlarne con noi e con loro!
Vi aspettiamo numerosi!!!
Lo staff di ferramatori.it e di rivarossi-memory.it"

I codici RR

Messaggioda Giorgio » 11 gen 2013, 12:08

Dagli anni '60 dopo che sono stati adottati i codici numerici al posto di quelli letterali tipo ABL/R, le successive "piccole" varianti ai modelli sono state identificate con un numero apicale seguente al numero di codice.
ad edempio l' americana 0-8-0 ha questa successione di codici

L 0-8-0/R 1960 Locomotiva a vapore 0-8-0 Indiana Harbor Belt
1224 1962 Locomotiva a vapore 0-8-0 102 Indiana Harbor Belt
1124/1 1963 Locomotiva a vapore 0-8-0 102 Indiana Harbor Belt Motore nel tender
1224/2 1966 Locomotiva a vapore 0-8-0 102 Indiana Harbor Belt Motore a sfere in cabina
1224/3 1967 Locomotiva a vapore 0-8-0 102 Indiana Harbor Belt Motore a sfere in cabina
1224/4 1970 Locomotiva a vapore 0-8-0 102 Indiana Harbor Belt Motore rotondo in caldaia
1224/5 1974 Locomotiva a vapore 0-8-0 102 Indiana Harbor Belt
1224/6 1975 Locomotiva a vapore 0-8-0 102 Indiana Harbor Belt
1270 1976 Locomotiva a vapore 0-8-0 Santa Fe con tender con booster

In questo caso la variante è identificata con la barra, ma nei foglietti allegati e anche su alcune etichette delle scatole erano numeretti apicali.
Nel caso spracitato questi sottocodici sono indicati anche nell'elenco di RRM http://www.rivarossi-memory.it/Riva_Loc ... itcher.htm relativo alla loco e desunto dal libercolo per i '50 anni ma purtroppo non sempre sono indicati.
E come nota io ho aggiunto le varianti che ho riscontaro per esperienza diretta e per altro non piccole: motore nel tender, poi in cabina, poi in caldaia.
I sottocodici non sono MAI riportati neio cataloghi, ma solo sulle istruzioni, sui manuali dei ricambi e a volte sulle scatole.

Questa è solo una comunicazione di servizio (ma non so a servizio di chi), una nota per spiegare il senso dei numerini presenti su alcuni modelli.
Il fatto è che in queste feste ho messo mano ai miei modelli e fra le varie incombenze che mi sono posto c'è anche la datazione degli stessi, abbastanza facile se presente la scatola ORIGINALE e il foglietto illustrativo, più impegnativa se manca la scatola (vedi thread scatole sì scatole no)
Giorgio

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Re: I codici RR

Messaggioda Giorgio » 11 gen 2013, 12:54

Per tornare ad esempio all'elenco sopra direi che dall'alfanumerico del 1960 al 1224 c'è solo il cambio di codifica senza che necessariamente ci siano variazioni al modello.
Il modello /1 del 1963 sempre con motore nel tender è forse quello con sottocassa del tender in plastica al posto della zama
Le modifiche tra il /2 1966 e /3 1967 entrambi col motore quadrato in cabina non mi sono evidenti ... ci vorrebbe un Museo Rivarossi.

Poi è chiaro che si può vivere bene anche senza sapere l'anno esatto in cui la tal loco è stata fatta, ma tanto è (46)
Giorgio

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Re: I codici RR

Messaggioda Andrea F Ferrari » 11 gen 2013, 14:28

Io sono uno di quei pochi che non vivrebbero bene senza sapere l'anno esatto di produzione....penso si sia capito ! -1-

Comunque questo dei codici vale per molte anzi tutte (direi) le loco RR prodotte dal 1960-61 in poi : me ne sono accorto quando ricostruì la storia delle e 424 RR codice Le424/R divenute poi 1441 , 1441/1 - /2 - /3 ... anche per le e636 mi colpì questo fatto.
Andrea F Ferrari

 
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Re: I codici RR

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 11 gen 2013, 20:28

Allegati
Ricambi 0-8-0 1224-2-3.jpg
Oliviero Lidonnici

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Re: I codici RR

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 11 gen 2013, 20:51

Ho trovato altre differenze: montano ganci diversi
Ricambi 0-8-0 bis1224-2-3.jpg

.....Se non hai niente da fare ...ci passi delle ore!
....è meglio della Settimana Enigmistica! laught16
-4- Oli
PS (non c'entra niente) ma approfittiamo una volta per tutte per nominare correttamente il vecchio gancio anni '50-'60
che alcuni dicono " a martello" altri "a uncino" ....ECC,ECC...si chiama:

e quello che alcuni dicono "a occhiello" invece deve definirsi:

Saluti da Oliviero
Oliviero Lidonnici

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Re: I codici RR

Messaggioda Dario Romani » 14 gen 2013, 10:29

Mentre ringarzio Oliviero nel suo sforzo per fare chiarezza, debbo fare delle precisazioni a proposito del corretto lessico fermodellistico.
Purtroppo la Rivarossi adoperva un lessico tutto suo dove la rotaia è composta da due binari (in realtà è l'inverso) e si usa la parola gancio invece del corretto aggancio.
Ora non sò quanto ci vorrà a "derivarossizzare" questo modo sbagliato di scrivere e di parlare, ma io cercherò di controbattere ogni volta che posso.

Allora cito la NEM351 - Agganci - Generalità e terminologia
3. Designazione dei tipi d'aggancio
Gli agganci prendono il nome dall'organo mobile e dal tipo di movimento della testa dell'aggancio
medesimo.
3.1 Agganci a staffa
Gli agganci a staffa hanno una staffa mobile ed un uncino fisso. La staffa è di solito ribaltabile
verso l'alto e cade sull'uncino dell'altro aggancio. Se entrambi gli agganci sono provvisti di
staffa, le due scivolano una sull'altra.
Gli agganci a staffa possono anche venir realizzati in modo che gli uncini sporgano oltre il
bordo anteriore della staffa e durante l'agganciamento si dispongano uno accanto all'altro. In
posizione agganciata le staffe di questa variante non si sovrappongono.
3.2 Agganci a uncino
Gli agganci a uncino hanno un uncino mobile ed una staffa fissa. L'uncino è di solito ribaltabile
verso l'alto e cade dentro la staffa dell'altro aggancio. Se entrambi gli agganci sono provvisti
di uncino, i due scivolano uno accanto all'altro.
Gli agganci a uncino possono anche possedere una staffa che sporge oltre l'uncino; durante
l'agganciamento queste staffe scivolano una sull'altra.
3.3 Agganci a ganascia
Gli agganci a ganascia sono realizzati o con ganascia fissa o con ganascia mobile, che si
aggancia alla controganascia spingendo i veicoli uno contro l'altro. Nello sganciamento automatico
le ganasce vengono sollevate oppure divaricate da un apposito dispositivo sul binario.
3.4 Agganci a ribaltamento
Gli agganci a ribaltamento sono agganci in cui la testa oppure il complesso testa e timone
possono essere ribaltati verso l'alto. Spingendo i veicoli uno contro l'altro, una testa scivola
sull'altra, ricade dietro l'altra testa e forma così un accoppiamento rigido in trazione e spinta.
3.5 Agganci particolari
In questa categoria sono compresi tutti gli agganci che non possono essere inseriti nelle
categorie da 3.1 a 3.4.


Ne segue che gli agganci della Rivarossi sono :
1 - Aggancio ad uncino fisso (senza staffa: quello tipico su locomotive e tender)
2 - Aggancio a staffa mobile (ed uncino fisso:quello tipico su tutti i rotabili senza motore).


P.S. Le difinizioni suddette per la lingua italiana sono un patrimonio definite in ambito MOROP a partire dal fondatore, Dottor Italo Briano, e dai successivi delegati nel Comitato Tecnico. Il delegato attuale è l'Ing. Alceo Manino.

Prego Oliviero di ripetere il suo intervento riportando le suddette definizioni degli agganci in rosso e in blu.
+ Ciao da Dario Romani
Dario Romani

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Re: I codici RR

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 14 gen 2013, 19:03

Ringraziamo Dario per l'aggiornamento

Quindi le istruzioni del catalogo Rivarossi 1977 andrebbero rivisitate nel modo seguente


..................I due modelli suddetti montano agganci diversi.

Art. 101420:

Art. 109849:

Comunque pur riconoscendo a Dario le giuste motivazioni del suo intervento, parlando di Rivarossi, mi permetto di esprimere una mia personale obiezione. Comprendo, e devo condividere, il bisticcio tra binario e rotaie ma....Il sistema magnetico di agganci Rivarossi non è più presente nell'attuale produzione ed appartiene al passato. Quindi non deve essere confuso con un sistema attualmente in produzione ed in uso.
La normativa NEM è un moderno metodo di unificazione di sistemi che permette di "colloquiare" ai modellisti di tutto il mondo, sia in modo fisico-tecnico sia in modo verbale, ma ritengo si possa (e si debba) applicare solo al materiale contemporaneo e non alla produzione del passato (tra l'altro incompatibile con l'attuale).
Quell'aggancio (non più in uso) lo ha prodotto RR e lo ha chiamato "Gancio a Becchetto". Perchè non dovremmo chiamarlo più così? L'ha fatto lui e lo ha chiamato così! Tra l'altro sui cataloghi dei ricambi RR è segnato con quel nome!
Tanto per fare un esempio, con lo stesso ragionamento..... Il famoso dipinto di Raffaello "Madonna della Seggiola" dobbiamo chiamarlo "Madonna della Sedia"? solo perchè il vocabolo "seggiola" oggi è definito dialettale?
Tanto per fare diverso esempio: non possiamo agganciare un aggancio corto Roco (1:87) ad un gancio con controgancio Rivarossi (1:80). Son cose diverse....chiamiamole diversamente! Dove stà il problema?
Saluti da Oliviero
Oliviero Lidonnici

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Re: I codici RR

Messaggioda Dario Romani » 15 gen 2013, 9:46

Caro Oliviero,
intanto ti ringrazio per il tuo spirito di servizio per tutti gli utenti del Forum.
La tua obiezione sarebbe giusta, ma le NEM non sono state fatte adesso, anche se leggiamo solo quelle vigenti mentre quelle obsolete sono state eliminate.
Le NEM si applicavano e si applicano sia agli agganci versione Maerklin che Rivarossi che corto-Roco ecc.
Pertanto ha un senso parlare comunque di agganci e sistemi di aggancio, fosse anche per i "tin-plate" degli anni 20.
Il link alle NEM odierne è questo:
http://www.interrail.it/fimf/index.php? ... &Itemid=32
Le NEM applicabili per i sistemi di aggancio vanno da 351 a 370 (non avevo mai fatto caso a quest'ultima prima di oggi, anche se è del 2000).
Io mi ricordo anzi che l'aggancio standard, ora definito nella NEM 360, in precedenti edizioni prescindeva dal modo di azionamento (meccanico=Maerklin, magnetico=Rivarossi), non menzionando né illustrando la leva meccanica.
Vero è che l'aggancio Rivarossi aveva il suo piano di lavoro più basso dello standard.
Da quì i modellisti del tempo si affannavano a piegare i corpi degli agganci per rendere agganciabili Maerklin e Rivarossi (ma non sganciabili !).
La denominazione curiosa data da Rivarossi di "gancio a becchetto" rimane sì un fatto storico, ma "non-compliant" nè ieri nè oggi.
Forse dovremmo aprie una sezione "Le cantonate di Rivarossi" per Rivarossi-Memory: le rotaie invece di binari, le locomotive diesel-elettriche D341 prima serie identificate con FIAT e seconda con Breda, i "ganci a becchetto", la UIC come Regolamento Internazionale Carrozze (lapsus per RIC), e altri che ora mi sfuggono (non certo un errore le tre serie di E428 invece di quattro).
+ Ciao da Dario Romani
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Re: I codici RR

Messaggioda Giorgio » 15 gen 2013, 10:53

Mi permetto di inserirmi nella discussione.
Mi pare evidente che confondere rotaia e binari è un mero lapsus, pure io che di ferrovie ne so poco consco la differenza, che è prima inguistica che tecnica.
Anche la ricerca di un lessico univoco censurando gli altri termini mi pare utopico. Come sottolineato le norme NEM cambiano come è giusto col tempo e con l'evolversi della tecnica.
Sarebbe come censurare chi utilizza il termine scambio al posto di deviatoio o macaco la posto di leva di comado manuale per deviatoio (o come mai si chiamerà).
Fossimo tecnici e la nostra ditta aderisse a Morocp posso capire che sia corretto adottarle, ma se la nostra ditta facesse riferimenro alle norme NMRA ad esempio useremmo un altro lessico e altri riferimenti normativi.
Visto che tutti siamo qua per diletto non mi sento di sottostare a normative particolari. Poi che un lessico univoco sia meglio va bene, ma l'importate è capirci.
Giorgio
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Re: I codici RR

Messaggioda Paolo Bartolozzi » 15 gen 2013, 12:48

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