ferramatori su FIMF

in rete trovo, alla pagina http://www.comointreno.it/dett/testimonianze.aspx
la foto del Sig. Alessandro Civelli, con camice "RR" mentre in Azienda mette a punto un plastico doc ed una descrizione del suo ingresso, come dipendente, in Rivarossi.
Ne sappiamo di più? potremmo contattarlo?
Se ho perso un passaggio, mi scuso della distrazione...


PS: a prima vista non riesco ad identificare il plastico e che ha anche un segnale a portale

PS(2): interessantissima la vista agli stabilimenti RR descritta nella Rassegna di modellismo N.26, nel PDF allegato... tra l'altro si legge che il carro C Gru era assemblato in sede (e non importato) e che la Gr 740 veniva montata (anche?) in un telaietto (cofanetto?) di legno e trattenuta con viti. Nell'articolo si fa riferimento anche alle nuove scatole con fiancata trasparente (...le mitiche rosse!...) che, in base alla data dell'articolo - ottobre 1958 - trovano una loro certa collocazione temporale. E per la prima volta vedo gli interni dello stabilimento che, al momento della visita, contava 180 dipendenti!
Peccato che Alessandro Rossi sia chiamato Giovanni...

si, anch'io non conoscevo la rivista...
Mi incuriosisce la parte del testo che riguarda la confezione della 740 (legno e viti...) e l'assemblaggio in sede del carro gru.
E' che il giornalista che scrive non capisce molto di fermodellismo ed usa un linguaggio un pò raffazzonato.

L'assemblaggio con legno e viti era per la spedizione in USA, come protezione per il lungo viaggio, ma ovviamente era costosissimo.
Probabilmete il carro gru era assemblato in stabilimento anche perchè assali e tiranti erano differenti da quelli Liliput.

Mi scrive Alessandro Civelli

ho notato che il Sig. Massimo chiede (messaggio del 3 aprile) notizie del plastico
della mia foto, tratta dal sito della nostra associazione "Como in Treno".
Avevo già in programma di parlarne (e lo farò) ma, per andare con un certo ordine,
volevo prima completare le ricerche su quello con scambi in curva....
Per le prime curiosità, vi anticipo che quello in foto è (almeno a tutto il 1998)
l'ultimo plastico costruito in Sede, nel 1986/1987, su un progetto interamente nuovo,
senza rimaneggiarne uno precedente.
La foto (stampa da DIA Kodakrome 64) è un autoscatto (Olimpus OM-1) del 19 Settembre 1988,
in occasione del rientro da una esposizione e praparazione per altra trasferta.

- Per quanto riguarda la frase al PS 2, "Peccato che Alessandro Rossi sia chiamato Giovanni...",
tranquillizza il Sig.Massimo: non è un errore! Quella squisita persona era proprio il Sig. Giovanni Rossi
(a capo dell'Ufficio Italia), cugino di Alessandro Rossi e... papà di Alessandro Rossi Junior (che ben conosci).
Solitamente era lui a guidare le comitive in visita ai reparti.


Maggiori notizie in futuro (di questo e altro).

Un saluto ad entrambi
Alessandro Civelli