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una domanda al sig. Alessandro Civelli

MessaggioInviato: 6 apr 2013, 14:34
da Massimo
Ciao Alessandro!
a nome del sito ti ringrazio dell'attenzione verso di noi... come redattore della sezione "i plastici originali" mi viene spontaneo chiederti come avveniva la preparazione di un plastico originale in RR.
Come nasceva il progetto? chi lo sceglieva? (...ma a questa domanda penso di sapere già la risposta!...) chi lo realizzava materialmente? erano le maestranze di RR, momentaneamente stornate dalla produzione? il materiale rotabile rientrava in azienda, reinballato e rivenduto o era ceduto come usato? come veniva imballato e spedito alle fiere e manifestazioni? esisteva un furgone aziendale per i trasporti? qualcuno di voi rimaneva con il plastico ed opitato in albergo fino a fine manifestazione? ci sono foto in tuo possesso delle fasi di preparazione dei plastici? quanti saranno stati (all'incirca!) i plastici Rivarossi?
Queste ed un sacco di altre cose mi vengono in mente! Ci faresti un grosso piacere se ci chiarissi qualcosa in merito sia per mezzo di questo forum o magari in qualcosa da inserire nella sezione apposita del sito, che pubblicheremmo volentieri.
Per ogni evenienza ecco la mia e-mail:

Massimo Cecchetti
seiseiotto@tiscali.it


PS: "Olimpus OM-1" ...splendida macchina, leggera, maneggevole, ottica perfetta! applause1

Re: una domanda al sig. Alessandro Civelli

MessaggioInviato: 7 apr 2013, 12:24
da Dario Romani
A margine, posso riferire cosa ci mandò la Rivarossi per il Congresso Nazionale del 1978,
grazie ai buoni uffici dell'Ing Giorgio Tanzi, fondatore e Presidente Emerito del Gruppo Romano Modellisti Ferroviari.
La sede del Congresso era presso la Sala Presidenziale della Stazione Termini attigua al Binario 1, che in seguito avrebbe ospitato il Plastico Trecento Treni.
Si trattava di una grossa cassa in legno, spedita per ferrovia, grande come per un letto matrimoniale.
Essa conteneva il Plastico ad "ottovolante" che è quello ora conservato dal Gruppo Bresciano.
Allegato c'era un tavolino con i trasformatori e le scatole di comando per deviatoi e posti di blocco.
La connessione era attraverso più cavi multipolari con connettori tondi tipo valvole.
Il materiale rotabile per una settimana di esercizio lo portai io da casa mia.
Alla fine del Congresso imballammo e spedimmo tutto alla Rivarossi per ferrovia.
Ci volevano cinque o sei uomini per sballare/imballare/trasportare.