il DIGITALE su RRM?



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il DIGITALE su RRM?

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 26 mag 2013, 1:20

Leggendo un articolo de "La Tecnica Professionale" (n.4/Aprile 2012) dedicato alla ferrovia della Città del Vaticano, mi era venuto "l'insano desiderio" di ricomporre (con materiale RR) il treno del 60°anniversario della fondazione della Caritas Internationalis (21 maggio 2011). Il treno era composto da materiale rotabile del Parco Storico FS e con due E 428 ( I e II serie) in doppia trazione.
L'idea era comunque di ben difficile realizzazione per la presenza, nel convoglio della vettura S6 del treno Presidenziale.... ma questo problema lo avrei affrontato in seguito.
ho iniziato con l'affrontare la doppia trazione. Possedevo l'E 428 I serie che avevo acquistato e montato nella seconda metà degli anni '80 (M 1460). Ho cercato un E 428 II serie ed ho scelto il mod. 1478 del 1987.
Appeno ho tentato di agganciarli ho avuto una brutta sorpresa: ambedue i modelli montano ganci metallici INDEROGABILMENTE collegati ai rispettivi telai metallici, sotto tensione ed in polarità opposta. Detto in parole povere, agganciandoli si crea corto circuito!
:-o
Non essendo possibile cambiare gli agganci senza alterare i modelli (cosa che non ho alcuna intenzione di fare) mi sono limitato ad isolare il gancio ad uncino del 1478 con un tubicino isolante ( soluzione empirica e insoddisfacente).
Ma non ho potuto risolvere il successivo problema: il mod M 1460 è molto più veloce del 1478 e messi insieme non hanno una marcia fluida modellisticamente accettabile (x) (=saltellano come canguri (x) (x) ).
Doppia trazione.jpg
Doppia trazione RR (ma solo da bacheca)

Eppure hanno stesso motore, stesso telaio e sono stati prodotti quasi negli stessi anni M 1460 nel 1986 e 1478 nel 1987.
Evidentemente RR deve aver cambiato (proprio in quegli anni (46) ) i rapporti di trasmissione per rallentare il modello del 1987. (in effetti l'E 428 I serie è decisamente troppo veloce.. al punto che in curva, già a 2/3 della velocità esce per la tangente)
Qualcuno ne sa qualcosa oppure dovrò smontarlo il 428 II, per verificare i rapporti?... (x) :-( (x)
Saluti da Oliviero
Ultima modifica di Oliviero Lidonnici il 1 giu 2013, 13:20, modificato 1 volta in totale.
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Re: Una problematica doppia trazione

Messaggioda Dario Romani » 27 mag 2013, 8:58

Ciao Oliviero,
l'avevo scritto già su un altro post che gli agganci degli E428, essendo conduttori, vanno inevitabilmente a causare un corto-circuito quando si tenti una doppia trazione.
I ganci ad uncino erano un deterrente naturale, ma con gli assieme agganci-carter di ricambio gancio-anello-presganciatore forniti anche per "trenHObby" c'era questa possibilità.
La soluzione che avevo adottato era di allargare la sede del carter per la vite centrale e metterci una rondella isolante, oltrechè una striscietta di nastro isolante nero.
Quanto invece alla doppia trazione, io non ho avuto difficoltà ad accoppiare un "I serie" con un "II serie", in quanto della stessa generazione di varianti. Secondo me, dipende proprio dagli ingranaggi e dal loro rapporto di trasmissione.
+ Ciao da Dario Romani
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Re: Una problematica doppia trazione

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 28 mag 2013, 0:26

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Re: Una problematica doppia trazione

Messaggioda Rotaiedel75 » 31 mag 2013, 12:12

La soluzione doppia trazione c'è e si chiama "Digitale"

-4-
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Re: Una problematica doppia trazione

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 31 mag 2013, 16:14

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Re: Una problematica doppia trazione

Messaggioda Rotaiedel75 » 31 mag 2013, 17:26

Non mi offendo per il fuoriluogo perche io ho diverse locomotive in 1/80 digitalizzate e ti garantisco che sotto la carrozzeria non ti viene a guardare nessuno, ed il modello non si rovina o degrada per il fatto che lo hai migliorato... Lo stesso Calimero della nostra sfida è digitalizzato ed ha un minimo pazzesco adesso grazie al suo decoder ESU... E POI...alcuni decoder permettono anche l'alimentazione in analogico!!! Quindi puoi usare il tuo trasformatore 12Volts!!!
Alcune centraline molto avanzate permettono in trazione doppia di sopperire anche a problemi di meccanica avendo due locomotori completamente diversi... Cortocircuiti? In Digitale modifichi i collegamenti elettrici ed ogni loco viaggia per conto suo e capta dai binari corrente pulsante in DIGITALE... il decoder va a decifrare convertendoli in corrente continua sul motore ed azioni della locomotiva.
Quindi basta solo sapere cosa si vuole. Probabilmente non ti piace fare delle prove in digitale ma ti garantisco che ne vale la pena!
Con questo concludo fuoriluogo! Può piacere o meno ma il tuo problema io lo risolverei così!... [fischse7.gif]

-4-
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Re: il DIGITALE su RRM?

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 1 giu 2013, 13:26

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Re: il DIGITALE su RRM?

Messaggioda Viridovix » 1 giu 2013, 15:05

Io sono un modellista ferroviario che ritorna dopo un letargo di decenni. Quando ho lasciato la Rivarossi era considerata, a dispetto della scala non H0, lo stato dell'arte. Oggi, riaffacciandomi a questo hobby, scopro che lo stato dell'arte è completamente diverso: la tecnologia ha consentito un autentico balzo in avanti nella qualità e dinamica delle riproduzioni. Il digitale poi apre una serie di prospettive e possibilità per il plasticista/modellista moderno impensabili.

A questo punto, però, si aprono anche, per chi viene in possesso (o come me li ha già) di materiale RR 1:80 delle possibilità che obbligano a scelte:

1. vendere tutto il materiale ad appassionati come Oliviero e puntare sul nuovo
2. lasciare i modelli in vetrina e puntare sul nuovo
3. creare un plastico vintage come ha fatto il Maestro Pratesi e puntare quindi sul collezionismo vintage
4. accettare modelli 1:80 su un plastico analogico moderno
5. modificare i modelli 1:80 con il digitale puntando su un plastico digitale moderno

Sono tutte (scrivo di getto e non me ne vengono in mente altre, eventualmente potete accodare :smile: ), ovviamente, operazioni soggettivamente lecite: ognuno con il proprio materiale è libero di fare quello che vuole.

Quindi non posso che fare alcune considerazioni assolutamente personali e soggettive:

1. per me il "trenino" deve girare sul plastico: per questo è stato pensato, creato, dalle persone di Rivarossi, tant'è che la Rivarossi ha creato un intero sistema per la realizzazione di plastici con un discreto livello di automazione.
2. sono dell'idea che è inutile e controproducente tentare di migliorare la resa estetica di un modello comasco... non ho dubbi che esteticamente vada ripristinato lo stato originale del modello.
3. non ho lo spazio per due plastici, quindi i miei rotabili RR Como dovranno girare su un plastico moderno (ed è per questo che ho scelto comunque armamento in codice 100 ).
4. per il momento ho tutto in analogico e quindi non ci sono problemi, ma ho intenzione di passare, almeno per la trazione, in digitale (ho materiale nuovo con possibilità di installare il decoder) per capirne le possibilità

Ed il mio dilemma si manifesterà proprio al momento di passare al digitale... che fare delle Rivarossi? Penso che l'unica possibilità sia poter commutare al momento il tipo di alimentazione...
Giuseppe aka Viridovix
I miei rotabili: http://www.briotti.name/modellismo/indice.html
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Re: il DIGITALE su RRM?

Messaggioda nino44 » 1 giu 2013, 15:50

Mi sembra di tutta evidenza che ognuno debba avere il suo personale approccio al fermodellismo e dei propri modelli farne quello che vuole. Mi sembra
altrettanto chiaro che questo Forum è dedicato agli appassionati e cultori della Rivarossi, sopratutto della vecchia Rivarossi (quella retta dall'ing Rossi, tanto per intenderci) che intendono conoscere e approfondire la conoscenza della svariata produzione della casa. In quest'ottica un argomento interessante e appassionante è il restauro delle condizioni originarie di un modello non certo la sua modifica e manomissione, ed in questo Forum mi sembra esistano parecchi tutorial sull'argomento; oltretutto grazie (o per colpa?)della nostra passione il valore di alcuni modelli raggiunge quote sempre più elevate, e la loro modifica ne farebbe crollare il valore . Per quanto riguarda il problema specifico che ha originato la discussione, per me ,esiste una soluzione che risolve il problema e lascia immutati i modelli: alimentarne uno dalla catenaria e l'altro dai binari, restando più che mai nel pieno della filosofia del "Sistema Rivarossi". Saluti
Nino
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Re: il DIGITALE su RRM?

Messaggioda Dario Romani » 1 giu 2013, 19:35

Il punto su cui ho riflettuto è la fattibilità della doppia trazione "con macchine diverse fra loro".
Il buon Oliviero si trova con due E428 con diversi rapporti di ingranaggi.
Farli andare alla stessa velocità vuol dire dare parametri di comando diversi a due motori identici.
Adesso scriveteci un libretto di istruzioni su come programmare due decoder e con quali CV.
Ma è chiaro che questo è un hobby in sè; io per me faccio i miei complimenti a chi trova il tempo aggiuntivo per il digitale oltre quello che dedica al modellismo.
E se volete darci questo libretto di istruzioni create un post su Scala HO .... Elaborazioni .....
+ Ciao da Dario Romani
Dario Romani

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