Rivarossi carro gru da 30 t.



Regole del forum

"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
Naturalmente per prima cosa, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a visitare il sito http://www.rivarossi-memory.it e di studiarlo per bene visto che contiene buona parte della storia del fermodellismo Italiano per poi venire qui e parlarne con noi e con loro!
Vi aspettiamo numerosi!!!
Lo staff di ferramatori.it e di rivarossi-memory.it"

Rivarossi carro gru da 30 t.

Messaggioda maxgottardo » 1 mag 2014, 20:55

Cari tutti,
vi sottopongo un problema per il quale vi prego di non liquidarmi come se fossi un visionario o un millantatore in quanto mi rifaccio a un argomento più volte trattato su questo forum come ad esempio se sia mai esistito un prototipo della e 424 RR in tutto metallo problematica sulla quale ancora non si è detta l'ultima parola e mi riallaccio anche al problema della produzione di un carro Gru che fu di tipo simile se non identico (cioè fatto con gli stessi stampi) per alcune grandi marche dell'epoca degli anni 50 come la Rivarossi la Fleischmann, la Trix e non ricordo bene se la Kleinbahn o la Lilliput. Soprattutto prego Giorgio al quale vanno sentiti e meritati applausi da parte mia applause1 per i bellissimi strumenti di cui ci ha dotato e agli altri esperti filologi rivarossiani di contattare le fonti che riterranno più opportune per appurare se i sospetti che ho possano avere qualche sostrato di attendibilità.
Il problema è questo. Mi è capitato di recente di acquisire una collezione di un appassionato fermodellista (che lo fu dagli anni 48/49 fino agli anni 70 del secolo scorso) nella quale ho trovato una scatola Rivarossi blu contenente un oggetto che mi fa pensare più che a una realizzazione di un pur bravo modellista realizzatore dell'epoca a una pre produzione di prototipi per sondare l'opinione del mercato prima di iniziare una produzione su scala industriale. L'oggetto che vi era contenuto è un simulacro di carro Gru definito sulla scatola stessa da 30 Tonnellate e questo mi ha fatto pensare che la RR effettivamente doveva aver pensato alla riproduzione di un carro gru per il mercato americano prima di produrre poi quello rosso nel 1959/60. Ordunque la scatola è questa e vi prego di notare la codifica molto in linea con i codici parlanti che la Rivarossi dava in quegli anni agli oggetti della sua produzione. Sulla scatola infatti è riportata l'indicazione C.G. 30 T e il disegno che vi compare è, o sarebbe stata, un'inutile preziosità da parte di un modellista dell'epoca, ma invece ha più il sapore di un disegno tecnico quasi ingegneristico del pezzo contenuto nella scatola
CIMG7766.JPG
NOTARE L'INDICAZIONE DEL CODICE C.G. 30 T MOLTO SIMILE A QUELLO PARLANTE CHE LA RR UTILIZZAVA NEGLI ANNI 50 PER LA PROPRIA PRODUZIONE. INOLTRE IL DISEGNO E' DEL TUTTO GRATUITO PER UN MODELLISTA CHE POTEVA AVER REALIZZATO L'OGGETTO CONTENUTO NELLA SCATOLA MENTRE IL DISEGNO STESSO HA UN SAPORE INGEGNERISTICO PERCHE' IL CARRO E' FEDELMENTE RIPRODOTTO.
.
Inoltre, sulla scatola nella parte posteriore compare una targhetta con dentellatura tipo francobollo sulla quale c'è scritto MP 12. La targhetta è di una tonalità di blu perfettamente identico a quello della scatola e mi risulta difficile da ccredere che sia stata applicata da un fermodellista che ha trovato proprio lo stesso colore di blu. Tale targhetta infatti è identica ad altre che sono su altre scatole di prodotti RR in mio possesso di quel periodo che recano stampata l'indicazione dei codici articolo relativi alle scatole stesse. In questo caso MP 12 potrebbe voler significare Master Piece 12 cioè che dell'oggetto sono stati prodotti 12 prototipi di cui questo era l'ottavo perchè reca come si vedrà la numerazione con decal arancione 08 che la RR apponeva a tutti i pezzi della sua produzione negli anni 50 fino a quando non fece la serie per collezionisti.
CIMG7767.JPG
NOTARE LA TERGHETTA CON DENTELLATURA TIPO FRANCOBOLLO CON L'ISCRIZIONE SOPRA 12 MP STAMPIGLIATA!!! NONCHE' LA CARTA RIVAROSSI BLU CHE RICOPRE UNA PRECEDENTE COPERTURA DELLA SCATOLA RIVAROSSI SEMPRE BLU (CHE DATA LA COPERTURA E' RIMASTA PIU' CHIARA E BRILLANTE) COME PER COPRIRE LE INDICAZIONI RELATIVE AD ALTRI OGGETTI CHE POTEVANO ESSERE CONTENUTI NELLA SCATOLA. STRANO CHE UN MODELLISTA DELL'EPOCA AVESSE DELLA CARTA INTESTATA RIVAROSSI CON LA QUALE COPRIRE UNA SCATOLA BLU DELLA RR STESSA!!!

MA VENIAMO ALL'OGGETTO. L'oggetto è questo piccolo carro gru che peraltro è un miracolo di funzionalità che mi fa pensare alla ben nota poesia costruttiva della rivarossi illuminata da una realizzazione tecnica di prim'ordine piuttosto che al lavoro di un fantasioso e pur bravo modellista dell'epoca.
CIMG7768.JPG
NOTARE LE TARGHETTE CON NUMERAZIONE 08 ARANCIONI SU ENTRAMBI I LATI DEL CARRO E IL BULLONE NELLA PARTE POSTERIORE RUOTANDO IL QUALE SI ALZA IL BRACCIO DELLA GRU TRAMITE UN COMPLESSO CINEMATISMO INTERNO CHE POI VI ILLUSTRERO'. considerare che queste decls arancioni contrassegnavano la produzione dell'epoca e non penso che la rr le desse ai propri clienti che potevano realizzare dei falsi, TANT'E' CHE SUI PEZZI DI RICAMBIO NON CI SONO PER SEGNALARE PROPRIO CHE IL PEZZO NON E' PIU' QUELLO PRODOTTO DALLA CASA. QUINDI COME AVREBBE POTUTO AVERE LE TARGHETTE IL NOSTRO FERMODELLISTA ELABORATORE?
.NOTARE LE TARGHETTE CON NUMERAZIONE 08 ARANCIONI SU ENTRAMBI I LATI DEL CARRO E IL BULLONE NELLA PARTE POSTERIORE, RUOTANDO IL QUALE SI ALZA IL BRACCIO DELLA GRU TRAMITE UN COMPLESSO CINEMATISMO INTERNO CHE POI VI ILLUSTRERO'. OCCORRE Considerare che queste decAls arancioni contrassegnavano la produzione dell'epoca cioè degli anni 50, e non penso che la rr le vendesse ai propri clienti che potevano in tal modo realizzare dei falsi, TANT'E' CHE SUI PEZZI DI RICAMBIO NON CI SONO proprio PER SEGNALARE CHE IL PEZZO NON E' PIU' QUELLO PRODOTTO DALLA CASA. QUINDI COME AVREBBE POTUTO AVERE LE TARGHETTE IL NOSTRO FERMODELLISTA ELABORATORE?
Ma VEDIAMO QUALI SONO LE CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEL CARRO . Il carro è realizzato su un telaio corto in bachelite del tipo di quelli con cui la RR faceva i pianalini a sponde basse o i carri aperti tipo Ltm a sponde alte in bachelite. Le sale a quel tempo si sfilavano da una guida fatta nella bachelite probabilmente per non dare allo stampo una verticalità che avrebbe significato un grosso spreco di materiale. Al carro sono state tolte le sale o i coprisala perche' sono stati montati carrelli di tipo Archbar perchè i carrelli dell'epoca erano solo questi tant'è che anche il carro chiuso di tipo F quello a casetta per intenderci veniva realizzato con questi carrelli. Ma attenzione sul telaio di bachelite c'è una piastra metallica che è agganciata al telaio tramite un rivetto classico in alluminio che rende solidali il gancio, la barra con i predellini, il telaio in bachelite e la piastra e non rimane altro spazio o altra lunghezza di tale rivetto come per agganciare anche la struttura in bachelite del pianale a sponde basse o del carro aperto a sponde alte. In tali tipi di carri la codina del rivetto è visibile sul fondo del pianale o del carro a sponde alte mentre qui non rimane altra lunghezza che non per agganciare gli elementi detti sopra
CIMG7770.JPG
NOTARE LA CODINA DEL RIVETTO DI ALLUMINIO CHE BASTA PROPRIO PER ASSEVERARE GANCIO, BARRA DEI PREDELLINI, TELAIO DI BACHELITE E PIASTRA METALLICA SUPERIORE e il bullone girando il quale si alza il braccio tramite un ingegnoso cinematismo.

POSTO ANCHE LA FOTO DEL SOTTOCASSA CON LA TESTA DEL RIVETTO IN ALLUMINIO
CIMG7772.JPG
NOTARE LA TESTA DEL RIVETTO E I CARRELLI CHE SONO IN ZAMAK DEL TIPO REALMENTE MOLLEGGIATO DI TIPO ARCHBAR
.
E veniamo alla funzionalità che come dicevo mi fa pensare alla poesia che aveva sempre presente la RR in quegli anni realizzata con una tecnica ingegneristica che mi farebbe escludere il bravo e volenteroso fermodellista. La grù è in condizioni di alzare e abbassare il braccio, ovviamente di calare e tirare su il gancio e almeno nelle intenzioni costruttive di girare la cabina orizzontalmente a 360 gradi. Infatti il bullone posto sul retro girandolo avvita e tira un blocco sul quale e' imperniato un tirante rigido a L che aziona tirandolo verso l'alto il braccio. Quale modellista di oggi o di quel tempo penserebbe ad azionare il braccio di una grù con un meccanismo del genere al posto del solito cavetto che viene arrotolato su un asse con manovella? E' vero che RR poi nel suo carro realizzo' il movimento del braccio proprio con la manovella l'asse e il cordoncino ma sicuramente lo fece per motivi di economicità, che forse in questo prototipo non ebbe a considerare cercando piu' che altro di stupire con il movimento.
CIMG7774.JPG
NOTARE IL BLOCCHETTO CON AVVITATURA CHE TIRATO DALL'ESTERNO RUOTANDO IL BULLONE TIRA LA LEVA A FORMA DI l CHE ESSENDO IMPERNIATA SUL VERTICE DELLA l TIRA SU IL BRACCIO.

Quanto al movimento del gancio (salita e discesa) il gancio viene azionato da una perno ruotabile con le dita che aziona due ruote dentate con una demoltiplica con le quali viene fatto girare l'argano con la catenella RR. Questa allo'estremità del gancio lo supporta con tanto di puleggia per cui la catenella gira intono a questa ed e' fissata a una parte strutturale del braccio.
CIMG7773.JPG
NOTARE IL PERNO DA RUOTARE CON LE DITA CHE AZIONA UNA MINUSCOLA RUOTA DENTATA CHE AGISCE IN DEMOLTIPLICA SU UNA RUOTA DENTATA MOLTO èPIU' GRANDE CHE E' SOLIDALE CON L'ARGANO SUL QUALE SI AVVOLGE LA CATENELLA

INOLTRE se vedete la piccola manovellina su una fiancata del carro questa passa da parte a parte e nel tratto centrale ha una piccola vite senza fine che doveva azionare una ruota dentata che solidale con l'asse della cabina l'avrebbe fatta ruotare di 360 gradi . e questo e' veramente incredibile sia stato pensato da un modellista volenteroso e pur bravo dell'epoca.
CIMG7775.JPG
notare la manovellina e la vite senza fine della foto successiva che non è ben sistemata attualmente e che doveva far girare una ruota dentata solidale con l'asse di rotazione della cabina
CIMG7777.JPG
come detto nel commento della foto precedente

Completa la funzionalità la porticina apribile, il tetto scorrevole con apertura che pernmette al braccio di raggiungere la massima verticalizzazione
CIMG7777.JPG
come detto nel commento della foto precedente
entrando nella proiezione del tetto della cabina e riassumo con altre foto le funzionalità testè descritte.
Sono esausto e anche il sito del forum non mi accetta più foto. Allora la parola a voi che mi dite? vi prego solo di riflettere su quanto detto e illustrato e di non mandarmi solo e subito a quel posto . Ciao a tutti Massimo [lupe.gif] ass1 -4-
Allegati
CIMG7778.JPG
tetto apribile con scorsoio tipo pozzetto di barca per consentire al braccio di raggiungere la nmassima verticalizzazione
maxgottardo

 
Messaggi: 43
Iscritto il: 6 mag 2009, 13:32

Re: Rivarossi carro gru da 30 t.

Messaggioda Massimo » 2 mag 2014, 7:54

comincio io ad analizzare il carro. E mi riferisco principalmente al disegno sulla scatola. Intanto, è disegnato a matita?
La tecnca usata per realizzarlo è molto elementare, troppo... assonometria primitiva, prospettiva zero, carrelli realizzati grossolanamente e senza alcun dettaglio tecnico specifico e chiarificante, ombreggiature semplicistiche e incoerenti.
Non vedo assolutamente la "mano" nè di un tecnico RR, ne di un artista grafico (negli anni delle scatole a rombi Dalla Costa doveva ancora apparire e si usavano solo riproduzioni fotografiche).

Per adesso e solo riferendomi al disegno, propendo per un appassionato fermodellista, volonteroso al punto di costruirsi non solo il modello ma anche la sua scatola.

P.S.: le decals erano in vendita già nel 1950 e nel 1954 ce ne sono moltissime (credo tutte quelle utilizzate in quegli anni). Per il codice 08, effettivamente non so dire, come sempre per questi benedetti numeretti bianco/rossi che ci fanno disperare...
...e opinione personale: il carro sembra costruito non all'interno e per una filosofia industriale ma con l'arguzia e la capacità di un appassionato fermodellista autocostruttore.
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1859
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

Re: Rivarossi carro gru da 30 t.

Messaggioda maxgottardo » 2 mag 2014, 9:13

[quote="Massimo"]P.S.: le decals erano in vendita già nel 1950 e nel 1954 ce ne sono moltissime (credo tutte quelle utilizzate in quegli anni). Per il codice 08, effettivamente non so dire, come sempre per questi benedetti numeretti bianco/rossi che ci fanno disperare...
Veramente erano in vendita?. Questo né lo sapevo, né avrei potuto crederlo sulla base del convincimento che fossero proprio un sigillo di garanzia che il pezzo con quella numerazione fosse proprio uscito dalla fabbrica . Se chiunque poteva comprare decals dalla RR e applicarle a pezzi che invece avevano subito la sostituzione del telaio (ad esempio) quale era ilo valore in piu' da connettere alla numerazione?
maxgottardo

 
Messaggi: 43
Iscritto il: 6 mag 2009, 13:32

Re: Rivarossi carro gru da 30 t.

Messaggioda maxgottardo » 2 mag 2014, 9:19

No non è disegnato a matita . si tratta di una specie di inchiostro di china....ho provato a passarci sopra la gomma ma non si è minimamente alleggerito. Il fondo bianco si è schiarito un po' e il tratto sembra più che nero un color seppia scuro.
maxgottardo

 
Messaggi: 43
Iscritto il: 6 mag 2009, 13:32

Re: Rivarossi carro gru da 30 t.

Messaggioda Tricx » 2 mag 2014, 10:07

Anzitutto complimenti per la rarità e forse unicità del tuo pezzo, comunque bello e singolare, quand'anche non fosse di concezione assolutamente Rivarossi, ma ne utilizzasse solo componentistica.

Per quanto riguarda il disegno sulla scatola, anch'io avevo avuto le impressioni già esternate da Massimo;
soprattutto mi ha lasciato perplesso proprio la scritta che lo sovrasta "C G 30 T" che mi sembra un pò troppo rozza per provenire (almeno) da un ufficio tecnico aziendale ed anche se approntata per un prodotto sperimentale e provvisorio.
Anzi, proprio in tal caso non vedo la necessità di realizzare l'effige del carro, anzichè limitarsi ad una scritta più "curata", regolare e "professionale". E ciò proprio perchè la "cosa" era destinata, nella accennata ipotesi, ad essere sottoposta al vaglio di qualche "partner" commerciale (magari estero !) o ditta collaboratrice per la fornitura di eventuali parti non prodotte in casa.

Quanto all'altra etichettina dalla parte opposta della scatola, oltre alla scritta "12 MP" mi pare di vedere un altro segno, che non so interpretare se sia un semplice "scarabocchio" o piuttosto un "7" o una "T" un pò storta: che ci dici in merito ?

Detto questo, alcune altre domande: ma la carrozzeria della gru, è in lamierino, vero ? così come il braccio della stessa, che non sono riuscito a capire se sia in lanierino stampato o in lega metallica (Zama ? )

Infine esaminando la parte inferiore del carro, ho notato che i carrelli sono imperniati al telaio con dadi esagonali (molto rassomiglianti a quello centrale destinato alla rotazione della cabina), che non so assolutamente se fossero in linea con la tipologia di materiale e le modalità standard di quell'epoca usate da Rivarossi nei carri a carrelli.
Quindi sul punto lascio la parola a quelli (molti) più esperti di me.

-4- a tutti.
Tricx

Avatar utente
 
Messaggi: 2599
Iscritto il: 22 set 2011, 20:08
Località: L'epicentro del trifase

Re: Rivarossi carro gru da 30 t.

Messaggioda Massimo » 2 mag 2014, 10:31

per maxgottardo:
per le decals guarda i cataloghi ricambi 1950 e 1954...
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1859
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

Re: Rivarossi carro gru da 30 t.

Messaggioda Max 851 » 2 mag 2014, 11:15

Mah, premesso che non sono assolutamente un esperto di modelli di epoca così remota, e che il pezzo è comunque interessante, volevo solo formulare alcune ulteriori osservazioni:
- la componentistica (viti, dadi, ruote dentate, bussole con vite di arresto e forse le stesse catenelle) sembra di provenienza "meccano" o simili;
- le decal sul fianco sinistro della cabina, applicate pure un po' storte, e cioè la "T" che indicava un carro ammesso al transito internazionale e la "P" (carro privato) peraltro in contrasto con la marcatura "FS" sul telaio, non credo proprio che possano essere state applicate dalla Rivarossi;
- il dado da ruotare per alzare il braccio è una soluzione ben poco raffinata anche per un prototipo, possibile che i tecnici della Rivarossi non abbiano pensato a utilizzare allo scopo una manovella, un volantino, una rotella zigrinata o simili?
Naturalmente quanto sopra non esclude in modo assoluto che si tratti di un prototipo realizzato in ditta, sul quale poi potrebbe essere intervenuto un modellista, però la cosa mi lascia alquanto perplesso.
Massimiliano
Max 851

 
Messaggi: 1223
Iscritto il: 6 gen 2013, 18:12

Re: Rivarossi carro gru da 30 t.

Messaggioda Tricx » 2 mag 2014, 11:42

Tricx

Avatar utente
 
Messaggi: 2599
Iscritto il: 22 set 2011, 20:08
Località: L'epicentro del trifase

Re: Rivarossi carro gru da 30 t.

Messaggioda hiawatha » 2 mag 2014, 14:38

Premesso che non ho certezze, a me sembra la realizzazione di un modellista fatta all'epoca. Nei primi anni cinquanta furono numerosissime le realizzazioni free-lance , prodotte utilizzando spesso come base pezzi di ricambio Rivarossi o di altre marche.
Il Meccano Rivarossi era in alluminio e di dimensioni molto ridotte rispetto al classico Meccano di Liverpool. Per quello che posso vedere, quasi certamente il gancio e le boccole con viti che supportano il traliccio della gru sono pezzi Meccano Liverpool, mentre non lo sono la catenella e la ruota dentata.
Rimane il dubbio dei famigerati numerini ,che non mi pare fossero in vendita separatamente, mentre lo erano le altre decalcomanie utilizzate.La scelta del numero 08 ricorda molto la sigla DB delle Ferrovie tedesche...
hiawatha

 
Messaggi: 569
Iscritto il: 30 apr 2009, 10:23
Località: Ovada

Re: Rivarossi carro gru da 30 t.

Messaggioda Massimo » 2 mag 2014, 15:50

concordo anch'io, con quasi tutti, per la realizzazione fermodellistica di un appassionato. Decals a parte, i numerini biaco/rossi ci fanno impazzire! ;-)
avrebbero dovuto essere esclusiva aziendale e invece ce li ritroviamo anche da altre parti.
Un fermodellista con un amico all'interno della RR? (x)

ma sembra strano che uno chieda tali numeretti ad un amico per posizionarli sul modello senza poi una specifica necessità; tra le decals in vendita ce ne erano di molto più specifiche ed interessanti

e ricordate quante autocostruzioni ha pubblicato H0rivarossi?
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1859
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

Prossimo

Torna a Rivarossi - Memory

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 13 ospiti