Pagina 1 di 1

PVZ chi era costei ?

MessaggioInviato: 8 apr 2015, 12:06
da pippotto45
Dal noto sito
http://www.ebay.it/itm/P-V-Z-Locomotore ... 3aa6e6946f
trovo in vendita un 428 prodotto da PVZ. Non la ho mai sentita nominare prima e ho visto che non compare nella apposita sezione di RR memory.
Chi sa qualcosa di più ? [lupe.gif]
Filippo

Re: PVZ chi era costei ?

MessaggioInviato: 8 apr 2015, 17:10
da gius
PVZ è un acronimo di tre differenti cognomi di produttori dell'area lombardo piemontese. La ditta però era di Milano
La PVZ produsse diversi modelli un 428 con cassa aerodinamica nel 1947-48 che esiste in diversi tipi anche con notevoli differenze. Quasi tutti in alternata ad a un asta Rerum nel 1980 vidi l'unico esemplare in corrente continua. Esiste anche un 428 di colore verde pensato per il mercato svizzero di cui ho visto moltissimi anni fa un unico modello in una borsa scambio a Zurigo. Costava pochissimo ma purtroppo era stato venduto.
Il modello è in latta e metallo in scala 00 circa 1/80. Partcolarità che la zama del telaio è più resistente dei modelli dell'epoca analoghi.
L'imperiale del tetto è apribile per accedere al motore in alcuni modelli tenede a deformarsi.
La ditta produsse poi diversi carri di alta qualità in latta e metallo a 4 assi alcuni merci pubblicitari di tipo italiano Simmenthal di colore grigio e marrone Ferrania di colore verde Tobler, Motta Ivlas, più un carro tipo frigo bianco e poi carri a bordi alti, pianali porta auto con modellini Mercury e le cisterne benzina Agip Esso Shell.
Sempre in quelli anni venne prodotto un piccolo plastico che penso sia da Luna Park che funzionava inserendo delle monete, questo particolare plastico venne presentato anche alla Fiera del giocattolo di Milano nel 1949. Uno dei negozi che vendeva i PVZ era Borella a Milano.
Per quel che ne so la ditta chiuse dopo pochi anni di attivita'.

Re: PVZ chi era costei ?

MessaggioInviato: 9 apr 2015, 10:58
da Giorgio
Gius,
visto che queta marca è molto misteriosa e tu hai delle notizie, che ne dici di scrivere un testo per RRM su questa marca????
Alucne immagini le ho e te le posso inviare, se servono, anzi le metto qua:

Re: PVZ chi era costei ?

MessaggioInviato: 9 apr 2015, 18:03
da pippotto45
Mamma mia, quanto materiale !!!!! :yahoo:
certo c'e da spaziare.....
auguri a chi si lancia in questa nuova opera di aggiornamento della esistenza di piccole ditte atttive ma dalla vita breve.
Rispetto al panorama odierno con Hornby made in China et similia c'è da essere sconfortati... :roll:
Filippo

Re: PVZ chi era costei ?

MessaggioInviato: 10 apr 2015, 20:14
da gius
Grazie dell'invito ma quel poco che so dei PVZ l'ho scritto ma penso e anzi ne sono sicuro che ci siano altri collezionisti che ne sanno più di me. Proverò a chiedere ulteriori informazioni.

Re: PVZ chi era costei ?

MessaggioInviato: 11 apr 2015, 19:57
da Talgo49
PVZ è un altro dei marchi che sembrano l'araba fenice, tutti sanno che è esistito ma nulla (o quasi) di più. Ecco altro materiale da un sito con materiale eccezionale: http://www.cuccioloazzurro.com/set-p-v- ... rri-merce/.
In effetti su eBay ogni tanto appaiono carri PVZ e di sicuro ho incontrato la 428 a Novegro più di una volta; il prezzo richiesto nell'asta citata mi sembra alquanto esagerato ma non è il mio campo. La cosa buffa è che non si riesce nemmeno a sapere il significato della sigla :?

Talgo49

Re: PVZ chi era costei ?

MessaggioInviato: 12 apr 2015, 22:01
da Talgo49
Mi sono ricordato di aver già trattato il discorso P.V.Z. nel forum di Marklinfan nel lontano 2008. Uno degli intervenuti ha scritto che uno dei fondatori di P.V.Z. lavorava (o aveva lavorato) presso la ditta Eletren (più probabilmente Elettren), che produceva la E428 in scala 0. Qualcuno ha conoscenze in questa azienda?
Invece Carlo Costamagna, che immagino sia l'autore del libro su Conti e che nel passato è apparso anche sul forum, ha scritto:
"I pantografi originali erano scarsamente efficienti e di norma venivano sostituiti con modelli migliori di altre marche. Fu prodotto in due varianti: carrelli snodati oppure carrello unico a quattro assi con assi centrali senza bordino alle ruote. Questo per cercare di risolvere il problema dei frequenti deragliamenti. Anche il propulsore ebbe inizialmente problemi di potenza come pure il relais per l'inversione e lo stazionamento a luci accese o spente."

Talgo49