Lì per lì l'ho sfogliato, ho riletto qualche pagina, e l'ho rimesso a posto. Grazie al sito, avevo letto (oserei dire studiato) il MS già da tempo.
Durante queste festività pasquali, complice la pioggia che ha imperversato durante la pasquetta
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Ora, non è nella mia natura gridare alla "trovatura" (come si dice dalla mie parti), ma gli indizi che sto per mostrarvi mi appaiono talmente gravi, precisi e concordanti da farmi ritenere che RR abbia pubblicato almeno DUE edizioni del Manuale dei Segnali.
Ma lasciamo la parola alle immagini.
Incominciamo dalla copertina:
Potete osservare come nella mia copia (quella in alto) non sia presente la sigla MS 01 invece presente nella copia in basso (estratta dal sito).
Troppo poco direte voi, una piccola sigla non vuol dire nulla.
Già, lo pensavo anch'io.
Poi però ho incominciato a confrontare la mia copia con quella presente sul sito. Le differenze sono saltate subito agli occhi.
Eccovi un piccolo assaggio dalla pagina 3.
Ancora una volta, in alto la mia copia, in basso quella presente sul sito.
Si vede subito che nella copia sul sito è stata aggiunta la frase "e infine alcune pagine dedicate ai circuiti di ritorno", che invece manca nella mia.
Ancora:
Pagina 4: a destra la mia copia, a sinistra quella del sito.
Anche in questo caso, è stata aggiunta l'indicazione dei cavetti di collegamento delle sezioni di binario con pedale di contatto.
Vi starete chiedendo come mai parli di aggiunta e non di eliminazione. E' una comune regola di esperienza quella secondo la quale un testo che viene stampato più volte nel corso del tempo subisca delle correzioni, apportate a quei refusi di stampa che possono essere sfuggiti ai correttori nelle precedenti edizioni. Ricordo di avere letto da qualche parte che era possibile identificare con assoluta certezza la prima edizione di una famosa opera perché presentava un refuso in una certa pagina, ovviamente corretto nelle successive edizioni.
Anche il nostro Manuale non fa eccezione a questa regola.
A pagina 28, come potete vedere, la parola "almeno" nella copia in mio possesso non è scritta correttamente, cosa che invece avviene nella copia presente sul sito. Non penso che qualcuno si dia la briga di sbagliare apposta a comporre con la Varityper qualche parola, semmai il contrario: si correggono gli errori riscontrati in precedenti edizioni.
Ancora un esempio (non illustrato): a pag. 31, nella copia in mio possesso, la figura 23 non presenta il tracciato dei binari, ma solamente i collegamenti elettrici. Ovviamente nella copia presente sul sito i binari sono ben evidenti.
Infine, nella mia copia manca completamente la pagina n. 35. E' però possibile che sia stata strappata, per cui non posso affermare che questa particolare pagina sia stata aggiunta in una probabile seconda edizione.
Avevo evidenziato anche altre differenze, ma ritengo che quelle sin qui esaminate possano essere sufficienti quantomeno per iniziare una nuova discussione sul numero di edizioni (o ristampe) del Manuale dei Segnali, che, a questo punto, ritengo siano state due, come accennavo più sopra.
Poiché però non ne ho la assoluta certezza, se tra di voi vi è qualcuno che possiede un MS come quello mio, potrebbe gentilmente controllare
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