740>280 evoluzione della specie



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740>280 evoluzione della specie

Messaggioda Massimo » 6 lug 2010, 11:19

ricondenso l'argomento per non disperderlo nel "dusty"

Dunque l'evoluzione americana della italianissima Gr 740 si potrebbe condensare così:
dal 1957 al 1960: carrello anteriore a vela piena, nuova testa a croce, camera a fumo americana con faro centrale, tender completamente riprogettato, road number 280.
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Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda Massimo » 6 lug 2010, 11:31

dal 1961: cabina americana (senza scalette di accesso (!) e scatola di uscita della leva per l'inversione di marcia (assente) identica alla 740) preriscaldatore sulla camera a fumo, supporti metallici tra caldaia e pancone

(la foto è ripresa dal c.g. 1961/62 ma sullo stesso catalogo la foto "ufficiale" del modello non presenta i supporti
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Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda Massimo » 6 lug 2010, 11:35

dal 1962: nuovo gruppo cilindri; in questa foto si vede ancora molto chiaramente la scatola per l'entrata in cabina della leva di inversione di marcia
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Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda Massimo » 6 lug 2010, 11:46

varianti: versione con biellismo semplificato, senza road number, versione con road number 2017 READING (quest'ultima foto grazie a Pescara Ferr)
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Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda Massimo » 6 lug 2010, 11:50

l'ultima stranezza: in un disegno ripreso da HOrr del 1958 appare la consolidation con la barra di inversione di marcia e testa croce di tipo italiano. Si tratta di un disegno di dalla Costa, che però, come sappiamo, disegnava in base a fotografie e, nel caso della barra, non andava certamente ad aggiungerla...
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Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda roaringanna » 8 lug 2010, 4:50

Complimenti, Massimo: questo si chiama essere esaurienti! E grazie...
Da parte mia, ho fatto quello che avrei dovuto fare tempo fa, vale a dire dare un' occhiata al famigerato Molfa: ed eccola là (pag.30) una 280 con cabina 740 ecc ecc in carne e ossa!
Abbastanza per tagliare la testa al toro. Ma (c' è sempre un ma...):
1) Sappiamo (Dusty docet) che a volte l' esemplare del Museo era un prototipo pre-serie, mentre i modelli di produzione std incorporavano qualche modifica;
2) L' attendibilità dell' immagine sul Catalogo Lionel (che io stimavo tanto) è finita sottozero, notando quelle fantasiose scalette a lato cabina (per non parlare delle FM con muso chiuso e feritoia per gancio a becchetto - compresa la inedita IC, novità Lionel-only 1957);
3) Tutte le mie tre 280 (due delle quali vengono dagli USA) hanno preriscaldatore, cabina chiusa e cilindri 1o tipo - quindi prodotte per un solo anno, il 1961. Accidenti, che coincidenza!
Detto questo, mi sembra ragionevolmente possibile (dico possibile, non probabile) che il passaggio alla cabina chiusa + preriscaldatore sia avvenuto in un qualsiasi momento (per ora indefinibile) tra il 1957 ed il 1961, mentre le immagini del Catalogo restavano immutate (cosa tutt' altro che inusuale, basta vedere le FM del 1957, uguali agli anni precedenti mentre sappiamo con certezza che erano state modificate).
Ragion per cui temo che il toro conserverà la sua testa, almeno finchè non salterà fuori qualcuno (succede ogni morte di Papa, ma succede) con una 280 con scatola a righe o - meglio ancora - in una scatola Lionel...
A proposito del disegno di Dalla Costa, penso sia stato ricavato dal convoglio I 280 MA L/R (Catalogo 1957).
Almeno un mistero l' abbiamo risolto...
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Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda Massimo » 8 lug 2010, 8:32

ottimo roaringanna:
due osservazioni, una positiva ed una negativa:

la negativa: nel catalogo Lionel la 280 appare con cabina e scalette "italiane". Infatti le scalette oblique visibili appartengono alla parte sx del tender e le scalette "italiane" sono semplicemente sovrapposte (per effetto prospettico) a quelle del tender, confondendosi, anche a causa della bassa qualità della riproduzione a stampa e del medesimo colore.

la positiva: "A proposito del disegno di Dalla Costa, penso sia stato ricavato dal convoglio I 280 MA L/R (Catalogo 1957)"... Hai perfettamente ragione! mi sono preso la briga di fare due scansioni alle foto e, a parità di ingrandimento...sovrapporle. Il risultato appare chiaremente. Dalla Costa riprese il suo disegno dalla foto del convoglio I 280 MA L/R, magari disegnando su un ingrandimento fotografico del solo dettaglio della macchina. Ma la prospettiva è inequivocabilmente la stessa, come si vede chiaramente dalle fughe prospettiche (in rosso) che sono assolutamente le stesse.
Rimane sicuramente la certezza che l'evoluzione del modello avvenne in un periodo storico abbastanza lungo non sempre coincidente con le uscite editoriali o pubblicitarie; d'altra parte il sostituire fotolito - a quel tempo molto costose -risultava dispendioso e poco importante (data la pochezza dei dettagli modificati e la disinvoltura della realizzazione modellistica; si trattava, infatti, di una libera "americanizzazione" di un modello italiano ed in anni in cui i fermodellisti non andavano troppo per il sottile).
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Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda roaringanna » 10 lug 2010, 4:24

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Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda roaringanna » 10 lug 2010, 4:28

Tornando alla 280 ed alla sua evoluzione, cosa abbiamo di concretamente sicuro?
Introdotta nel 1957, contemporaneamente alla 740;
Progettazione e realizzazione dei rispettivi prototipi pre-serie, se non contemporanea, comunque in successione molto stretta;
A questo punto siamo già costretti a passare alle ipotesi.
Forse fu la 740 a vagire per prima, e la 280 nacque da una sua costola, raggiungendo la configurazione definitiva (serie) in passi successivi, ma per forza di cose, serrati:
1) Caldaia, pancone, ruote, tender. Cabina (con scalette), testa a croce e leva inversione restano quelle della 740. Questa configurazione corrisponderebbe all' immagine usata per I 280 MA L/R nei Cat. 1957 e 1958 (e forse anche Lionel), ma in realtà vissuta qualche settimana.
2) Eliminazione delle scalette e dell' asta inversione, nuova testa a croce. Dell' esistenza di questa abbiamo una prova sicura (la 280 del Museo), ed ha generato le immagini della loco singola così come appare nei Cataloghi 1957->1960 e convoglio I 280 MA L2/R (1959).
Se questa configurazione sia quella che poi è effettivamente andata in produzione, non ci è (per ora) dato sapere. Sta di fatto che c' è stato uno Step 3 (preriscaldatore e cabina chiusa) che, in mancanza di riscontri certi, può essere localizzato in qualunque momento tra il 1957 ed il 1961 - finchè non affiorerà un modello in carne e ossa che possa essere datato con certezza (magari grazie a scatola, certificato, o testimonianza di chi l' ha comprato nuovo...).
Questo era lo scopo della mia domanda originale, e mi sembra impossibile che tra gli innumerevoli frequentatori di questo Forum non ci sia nessuno che possa contribuire in merito.
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Re: 740>280 evoluzione della specie

Messaggioda Giorgio » 16 lug 2010, 16:41

L'amico Guido mi ha inviato or-ora tre immagini della 2-8-0 che fanno riflettere.
nelle foto che ti mando vedi il modello 280 con la cabina aperta nel quale manca il preriscaldatore, la campanella è di metallo e la carrozzeria è quella di una 740 infatti sotto porta stampigliato il codice 1515 come la 740 , ci sono anche gli spazi per l'applicazione delle scalette che si vedono nel catalogo Lionel.
Quando mi fu data era fissata con due viti ad un supporto di legno rigido che doveva tenerla bloccata ma che invece ha contribuito a rompere le parti di zama, purtroppo in tutti questi anni la tavoletta è andata persa


La scatola è datbile al 1958, col trasparente ma ancora la scritta Rivarossi in stile anni '50
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