Buona sera a Tutti
Innanzitutto complimenti a Bruno per il lavoro che hai fatto con il CAD.
Mi sono appassionato al discorso del tracciato del plastico “delle curve” e aggiungo un po’ di “note curiose”.
La diversità tra lo schema sulla carta ed il tracciato effettivo della stazione superiore l’avevo già notata… nel secolo scorso.
Il manuale dei tracciati ed. 3 me l’hanno regalato nel 1975 ed avevo attenzionato proprio quell’impianto quale spunto per crearmi un plastico.
Mi aveva colpito l’assenza della distinta dei materiali necessari alla realizzazione.
Studiando l’impianto notai che, nella foto dall’alto del plastico in costruzione, una sezione di binario della stazione superiore appariva palesemente più corta del dovuto.
E’ quella che è stata calcolata in 15,9 cm da Bruno con il CAD.
- Malgrado la prospettiva la differenza è evidente
Dalla fotografia è impossibile definirne la lunghezza esatta, ma i vincoli di incastro dei paletti della linea aerea lasciano capire una lunghezza sicuramente minore di 188 mm.
Al tempo sorrisi del fatto che, l’assenza della “lista della spesa”, appariva come un consiglio a… non realizzare quell’impianto, perché era necessario segare almeno un binario ed una catenaria.
Spulciando su RR Memory (e per questo ringrazio tantissimo la Redazione!) ho trovato elementi utili a tracciare la storia di questo plastico.
Nella sezione “I plastici Rivarossi” è presente l’opuscolo “20 Plastici Rivarossi” ed. Briano, anno 1965.
Il plastico “delle curve” è presentato come “plastico n° 10” alle pagine 22 e 23, questa volta corredato dall’elenco dei materiali, ovviamente relativo alla soluzione con la stazione superiore “corta”.
Inoltre, a pag. 21 è presente l’impianto n° 9, (presente su H0RR nn. 26 e 27 dell’estate 1958), del quale il “delle curve” è dichiarato come l’ampliamento con aggiunta della L.A.
Di questo documento “rilancio” le pagine citando la pubblicazione nelle note.
Spero di non violare le regole del forum, ma son costretto per meglio spiegare il tutto.
- 20 Plastici RR - Briano Editore - pagina 21
- 20 Plastici RR - Briano Editore - pagina 22
- 20 Plastici RR - Briano Editore - pagina 23
Ulteriormente incuriosito, ho rimesso mano al manuale dei tracciati (ed 3) ed ho trovato una incongrenza, relativa alla stazione inferiore.
Lo schema di principio è diverso dallo schema con i collegamenti elettrici.
Nello schema di principio, oltre ad un errore tipografico (segnalato), la parte di destra del binario deviato è realizzata con una sezione curva r400 ed un tratto da 100 mm con sganciatore magnetico, mentre lo schema dei collegamenti elettrici, evidenzia una sezione e ½ entrambe r 585.
Il bello è che quest’ultima configurazione è quella dello schema proposto sull’opuscolo della Briano editore.
- Schema di principio
- Schema stazioni corretto
In sostanza mi son fatto un’idea di cosa possa essere successo.
In ordine cronologico.
Estate 1958 – H0RR 26 e 27 – costruiamo un plastico.
Era stato realizzato il “curvino” (lo chiamo così per distinguerlo), semplice e di bellissimo aspetto, con due soli tronchini di scalo, entrambi a sinistra (teneteli a mente).
La forma base della stazione è la stessa della stazione inferiore del “delle curve”, con la sezione e ½ r 585 descritte in precedenza.
1959 – H0RR 40 e 41 (costruiamo un plastico, pubblicati autunno 1960)
Per la Fiera di Milano del 1959, traendo spunto dal “curvino” viene realizzato il “delle curve”.
Probabilmente dovettero allestirlo in fretta e, per questo, iniziarono… i guai.
La prima versione della stazione superiore (corta) non richiedeva binari artigianali, ma non consentiva di fare parata con una locomotiva ed almeno 3 vagoni.
L’allungamento generò la necessità del binario artigianale.
Non era finita qui.
L’installazione della rimessa delle locomotive richiese l’inserimento degli sganciatori magnetici sui binari di corsa della stazione inferiore.
- Posizione sganciatori magnetici
Per il binario di corretto tracciato non era un problema, bastava cambiare una sezione rettilinea da 100 mm.
Viceversa, il binario deviato richiese la modifica della curva di destra, che passò da 1 sezione e ½ r 585 ad una sezione r 400 + rettilineo 100 mm con sganciatore.
Così si “sballò” anche la stazione inferiore.
La sezione da 11,8 cm individuata da Bruno poteva essere “parata” con una aggiuntiva da 1,2 cm ed una “tiratina di binario”, lasciando a 100 mm la lunghezza del tratto con il magnete di sgancio.
Per la catenaria, restando il vincolo dell’innesto dei paletti tra le traversine, avrebbero modificato quella dello scambio di sinistra, risaldando il ramo deviato più avanti di 12 mm.
Del resto, le “tirate di binario” c’erano per forza.
La fotografia del retro del plastico evidenzia il binario un po’ inclinato (sembra meno di 10 gradi), mentre sul fronte i due scambi in primo piano sono paralleli al bordo del tavolo ed il binario sullo sfondo è quasi parallelo alla fiancata.
- Il binario inclinato visibile sul retro
- Gli scambi in primo piano sono paralleli al bordo tavolo
Purtroppo, lasciarono i tronchini di scalo a sinistra, e per questo il plastico necessita di una circolazione… alla tedesca, a destra, ma l’impianto elettrico è per una circolazione a sinistra.
In pratica, l’impianto era poco… giocabile, un treno merci raccoglitore non era gestibile.
L’unica accortezza, per poterci giocare per bene, sarebbe stata una realizzazione “specchiata”, con i tronchini a destra, rinunciando solamente a mettere in primo piano l’accesso laterale del deposito locomotive.
1966 - Pubblicazione del "delle curve" sui manuale dei tracciati
Il “delle curve” compare sul manuale dei tracciati.
Ma quale sia stato l’epilogo ve lo lascio immaginare.
In tutte le edizioni, l’articolo è lo stesso.
Il testo e le foto, con una diversa prefazione, sono quelli pubblicati su H0RR 40 e 41, ma manca clamorosamente un adeguamento del tracciato per renderlo realizzabile senza “segare”.
Con le più recenti rotaie (dritte 188 mm e curve r 515) ed una maggiore disponibilità di catenarie rettilinee particolari (94, 188 e 212 mm) avrebbero potuto anche provare a ri-studiarlo.
Invece, è stato consegnato alla memoria collettiva nella sua veste originale del 1959.
Scusate la lunghezza del testo.
Claudio
P.S. Mi scuso con la Redazione, ma ho dovuto cambiare gli allegati perché son pieno di sonno ed avevo inserito alcuni pdf anziché jpg.