Esiti infausti di un montaggio inesperto.
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Dal mucchietto di problemi ho tirato fuori un mese fa un bel 626 che purtroppo aveva subito notevoli offese a seguito di un montaggio corretto, che però aveva incontrato una leggerezza da parte di chi aveva preparato la SM . Il telaio era spezzato all'altezza del commutatore binari / aerea. L'imperiale della cassa era scheggiato dall'interno. Per il resto, a parte qualche ingenuità elettrica tutto ok. Ovviamente telaio e cassa andavano finiti di tingere e abbellire. Qual'è il problema in questo caso , ma che si presenta in più di una scatola di montaggio del 626. Le viti lunghe con il collarino largo che tengono assieme carrelli, motore, telaio e zavorra, spesso sono più lunghe del necessario. In fabbrica tale problema era noto e il montatore provvedeva ad accorciare la vite. Nella scatola di montaggio finiva quello che finiva. Quindi seguendo meticolosamente le istruzioni si stringevano i dadi delle due viti. Una sporgeva troppo(1/2 mm ) e quando si montava la cassa, questa non si adagiava sul telaio perchè la vite toccava il cielo dell'imperiale. Allora si stringevano le viti agli angoli della cassa fino a quando - clak- il telaio rigido come può essere la bachelite si spezzava nei punti di maggiore fragilità. Talvolta ,dai dai, si riusciva anche a sfondare il tetto della cassa. Ovviamente il danno era grave ma essendoci ben 12 viti a tenere insieme Cassa, cassoni, pezzi di telaio, e non avendo danneggiato il carrello motore, il poverino faceva comunque il suo dovere di locomotore, con il proprietario che magari si malediceva per aver rovinato un costoso giocattolo, assieme alla RR. Il 626 ora è tornato bello con la sua scatola di montaggio del 52 le istruzioni e le bustine originali dei pezzi vari. Quindi, per eventuali montaggi di oggetti vecchi, mi raccomando, prima di stringere; controllate, controllate, controllate. 3-nino