L'amico Aldo Severi, con la solita cortesia, mi ha inviato il messaggio che segue, corredato dalle due chiarissime foto. Credo che questo metta la parola definitiva sugli argomenti fumo e luci delle vaporiere Rivarossi in CA.
Caro Gianni,
complimenti per la tua intuizione.
Ti mando le foto del complesso zavorra-portalampade e della particolare lampadina con relativo filo di contatto , che ho trovato nel "rottame" della B&O a C.A., di cui ti ho parlato.
Come da foto, lo zoccolo della lampada forma un "recipiente" a perfetta tenuta (ho provato con alcune gocce d'acqua, il cui livello massimo è tangente alla calotta del bulbo).
La lampada, trovandosi in corrispondenza del fumaiolo, può essere riempita con l'apposito liquido e illumina il "faro" , indirettamente, tramite un semplice cilindro "diffusore" .
Caratteristiche della mia lampada ("bruciata"): marca e codice, Illeggibili, 12 V, 3 o 5 W.
In un primo momento, mi è sembrato strano, trovare una lampada a 12 V in motrici a C.A. (6-16 V e sovratensione a 28 V), ma la pg. 18 B del Ctg 1950 Serie BLU "parti di ricambio" e "dispositivi per l'illuminazione", riporta "SL 209 lampadina corazzata 12 V 3 W (per loco a vapore)".
Un caro saluto
Aldo
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Gianni