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Evoluzione della Dockside
Inviato:
13 mag 2009, 19:28
da Giorgio
Come forse si sarà capito sono un "americanista" e ho provato a impostare per la Dockside l'analisi della sua evoluzione nel tempo.
E' solo un embrione e molto manca, ma con l'aiuto di tutti voi possiamo renderlo più preciso e corposo.
Dategli un occhiata:
http://www.rivarossi-memory.it/Riva_Loc ... ckside.htmCiao
Giorgio
Re: Evoluzione della Dockside
Inviato:
14 mag 2009, 11:06
da Massimo
ecco il mio contributo: vetri dipinti in argento (grigio dice un catalogo) e dettagli in rosso, in una foto del primo modello, che tra l'altro, non piaceva ad Alessandro Rossi. Anche molto materiale italiano sfruttava l'effetto vetro dipinto, in quanto la bachelite, che aveva il difetto della fragilità, non permetteva spessori particolarmente fini. A memoria ricordo i bagagliai e centoporte a due assi e le prime carrozze a carrelli (finestrini delle ritirate) e nei bagagliai, sempre a carrelli, i piccoli finestrini "grigliati" o i vetri delle vedette.
Re: Evoluzione della Dockside
Inviato:
14 mag 2009, 11:34
da Massimo
ancora scavando nella memoria e nell'archivio...ho ritrovato la foto di una scatola di montaggio dove appare un biellismo con testa a croce in metallo (probabilmente la semplificazione di quello più complesso) al posto del malinconico rivetto..
Erano vendute anche scatolette per integrare il biellismo semplificato. Ma il rivetto appare sempre nelle foto dei cataloghi forse per economizzare i costi degli impianti stampa.
I finestrini appaiono forati...dunque polistirolo...
Re: Evoluzione della Dockside
Inviato:
14 mag 2009, 12:47
da Massimo
ecco il prototipo della dockside RR mentre esce dalla sede del giornale "The Baltimore News". La foto apparteneva agli archivi fotografici RR.
Re: Evoluzione della Dockside
Inviato:
14 mag 2009, 15:11
da Massimo
ancora una piccola ricerca:
dal volumetto "50 anni di modellismo ferroviario" appare la foto della doc tirata a festa. La didascalia indica la data 1948 ma non sempre questa edizione riporta date corrette.
Appaiono queste variabili:
- diversa colorazione dei finestrini
- ruote a vela piena e colorate in rosso (!)
- mancanza dei predellini ant/post (ma forse sono andati perduti nel modello fotografato)
- la mancanza della scaletta di accesso in cabina (forse era riportata in ottone tranciato ma sicuramente non era ancora
incisa nello stampo)
- una forma diversa delle due sabbiere (sembrano più piccole ed una diversa dall'altra)
- Biellismo con viti a taglio (poi esagonali)
- assenza del numero "97" inciso sulla cabina
- mancorrenti dipinti in giallo
Re: Evoluzione della Dockside
Inviato:
14 mag 2009, 15:25
da Massimo
sia nel catalogo 1959 come in un HOrivarossi (n.45 - agosto 1961), da cui traggo la foto, appare ancora senza la scritta ed il numero di servizio. Il gruppo cilindri mi pare sia ancora in zama.
Re: Evoluzione della Dockside
Inviato:
15 mag 2009, 12:33
da Massimo
una Mehano...
vedo qualche leggera differenza nel telaio, nella parte bassa sotto la cabina, e qualche aggiunta o variante nel biellismo, ma per il resto...
...l'ovale con il logo "RR" che sembra abraso, risulta però più basso..
Re: Evoluzione della Dockside
Inviato:
15 mag 2009, 15:40
da Massimo
chiedo scusa
ma a guardar meglio mi sembra che la Mehano abbia lo stampo diverso anche nella cassa: ad esempio le chiodature più fini, la camera a fumo più raffinata e delicata, i predellini di salita ai duomi più fini.
E' che mi son fatto prendere la mano dal fatto che la casa slovena non è esente dalla riproduzioni da stampi RR...
Re: Evoluzione della Dockside
Inviato:
22 mag 2009, 10:43
da Massimo
girando per la rete ho trovato questa; devo dire che la B&O RR è un gran bel modellino!
Re: Evoluzione della Dockside
Inviato:
22 mag 2009, 13:08
da Fairbanks.m.57
Buongiorno a tutti,
per quanto riguarda l'evoluzione della dockside posso dire che:
- la versione del 1959 in foto sopra ha i cilindri in zama e ha la particolarità di avere i bellissimi malcorrenti in metallo. un'altra chicca è il biellismo con il pistone in metallo e il rinvio della distribuzione coolegato alla navetta del pistone piegato in modo da farlo passare sotto il corsoio;
- la versione successiva prodotta a partire dalla metà degli anni 60 risulta sempre più economicizzata fino ad arrivare alle produzioni degli anni 80 in cui i pistoni erano ormai in plastica.
Tali osservazioni possono essere applicate anche alla 851 F.S.
Saluti,
Carlo.