da ACrisafulli » 9 set 2013, 16:22
Cari Tutti,
violando la mia decisione di tenere il riserbo sulle cose personali aggiungo qualcosa, stante anche la mia condizione di socio del Collegio Ingegneri Ferroviari italiani (CIFI) e, dal 2005, di segretario della sua sezione siciliana.
Conobbi Piero Muscolino nel 1977 quando, studente liceale, lessi il Suo articolo sulle ferrovie della Sicilia in Ingegneria ferroviaria. Nel 1981 cominciammo a scriverci e a frequentarci.
Dopo trentadue anni, corroborato dal giudizio dei miei familiari e di altri che Lo conobbero, posso dire che Lui era una Persona integra, competente, entusiasta, un altissimo dirigente pubblico venuto dalla gavetta e di grandissime doti umane, sostanziate da una profonda fede cristiana, come documentato anche dalle annotazioni autobiografiche nei Suoi libri e articoli (il più bello? L'ingegnere del Movimento).
Si rapportava con tutti con uno stile di franca modestia che lasciava ammirato chiunque conoscesse i Suoi contributi scientifici e professionali. Dalla frequentazione della Sua casa appresi dell'affetto profondo che Lo legava alla Moglie, alle Figlie e ai Familiari e Parenti, che non a caso ricordava sempre nei Suoi libri.
Aveva una preparazione più che universitaria non soltanto in Ingegneria, in Matematica e in Fisica, ma anche nelle discipline umanistiche (specialmente le Letterature, l'Archeologia, la Storia dell'Arte e la Musica, e non disdegnava la Filosofia).
Due anni fa accettò di tenere un seminario sul progetto e l'adeguamento delle linee AV ai Docenti della mia Facoltà d'Ingegneria, e venne espressamente a Palermo senza chiedere nemmeno un centesimo di rimborso. I Docenti mi dissero poi di essere rimasti impressionati dalla profondità e ampiezza delle Sue conoscenze, e aggiungo che parlò e dimostrò, alla lavagna, per tutto il pomeriggio senza avere con Sé neanche un francobollo di appunti.
Ricordo, tra l'altro, che fu Lui a vincere la mia riluttanza a pubblicare e seguì passo passo le vicende degli articoli miei e di altri prima che li proponessimo a Ingegneria ferroviaria. Si rammaricava molto, al riguardo, che sebbene con la riforma dello statuto il CIFI avessse spalancato la porta ai soci non ingegneri, pochi appassionati si fossero iscritti.
Ci sarebbe tanto altro da scrivere. Cito solo una cifra della Sua serenità interiore; citava volentieri un invito di san Paolo: "Se vi adirate, non tramonti il Sole sulla vostra ira".
Adesso, con la Sua amata Elina e con tanti altri, certamente pregherà per noi.
Grazie dell'ospitalità,
Alessandro Crisafulli