Avevo cominciato a scrivere sul post del Gr 685 Oskar, quando un guasto improvviso al computer mi ha annullato quanto avevo scritto, e poi era ormai fuori tema.
Ora salverò la bozza prima di un altro guasto.
Allora cosa si intende per Epoca I?
In senso lato si intende per l'Italia (giusta NEM 814 I) il periodo dal 1839 al 1922.
Nel 1839 è stata inaugurata la Napoli-Portici, nel 1922 è stata costituita la UIC (Union Internationale des Chemins de Fer), su disposizione del trattato di Versailles.
Un aspetto importante del modellismo è la rappresentazione di un territorio nella conformità storica- temporale.
Ora diciamo che l'intero secolo XIX è improponibile rappresentarlo se non con singoli modelli auto-costruiti o di provenienza artigianale (inclusa la loco Bayard di Pocher).
Faccio un breve excursus storico. Si faccia riferimento a wikipedia per approfondimenti.
All' inizio del secolo XX fino al 1905, quando furono costituite le FS, operavano in Italia le tre grandi Reti (costituite nel 1885):
RM - Rete Mediterranea prevalentemente ad Ovest di Milano e sul versante Tirrenico;
RA - Rete Adriatica prevalentemente ad Est di Milano e sul versante Adratico;
RS - Rete Sicula in Sicilia.
La Società delle Strade Ferrate Meridionali, esercente la Rete Adriatica, continuò nell'esercizio di alcune linee e con propri rotabili fino al 1906.
La Società delle Strade Ferrate del Mediterraneo, esercente la Rete Mediterranea, continuò nell'esercizio delle linee varesine e della Roma-Capranica-Viterbo fino agli anni 20.
La Società Reale delle Strade Ferrate Sarde continuò nell'esercizio delle linee della Sardegna a scartamento ordinario fino agli anni 20.
Fra l'altro rammento che lo scartamento ordinario in Italia nelle Epoche I e II era di 1445 mm e non 1435 come nel resto dell'Europa e dopo.
Ne è rimasta l'eredità (1445 mm) nelle reti storiche tranviarie italiane e di ... Madrid!
Ora saluto con favore l'immissione sul mercato di nuovi modelli di locomotive di cento anni fa: i Gruppi 625, 640, 680 e 685.300 proposti da Oskar, Gr 685 da ACME, Gr 875 e 880 da Roco/Gieffeci, Gr 740 e 835 da Hornby/Rivarossi.
Io chiederei ai produttori se non sia il caso di allargare la produzione su due linee di prodotto:
1- le locomotive preservate nei Musei e per i Treni Storici, che possiamo ammirare adesso;
2- le locomotive dei Gruppi "progenitori", in pratica quelle locomotive a vapore saturo e anche a doppia espansione che hanno generato i suddetti Gruppi.
Nella prima linea, vorrei citare ad esempio la macchina 625.017 con tender a carrelli adibita ai treni storici sulla piazza di Roma - appello rivolto ad Oskar.
Nella seconda linea, ci sono le macchine dei Gruppi 600, 630 e 680 (magari anche con marcatura provvisoria 640) - appello sempre rivolto ad Oskar.
E c'è il numeroso Gruppo 730, progenitore del più esteso Gr 740 - appello rivolto ad Hornby/Rivarossi.
Fra l'altro il gruppo 600 è degno di nota per la foggia della cabina, che permetterebbe un'altra versione della 623 Franco-Crosti, quella appunto derivata dalla trasformazione delle macchine Gr 600 piuttosto che del Gr 625.
Auspicherei pertanto un ripensamento sulla priorità di produzione di versioni con Distribuzione Caprotti a Valvole in favore delle macchine a vapore saturo e duplice espansione.
Fra l'altro ci stiamo avvicinando all' appuntamento storico del 2015, centenario dell' entrata in guerra dell' Italia.
Ora io sono un pacifista convinto e considero la guerra uno scempio inutile, così ritengo assurdo che si siano scatenate guerre mondiali per avere un ordine economico mondiale comunque dominato dal Signoraggio Bancario.
Ritengo comunque che ci debba essere un grande momento celebrativo, anche sotto l'aspetto fermodellistico, del 1915.
E' pertanto auspicabile l' immissione sul mercato, ispirata dalla propaganda creativa sui cataloghi e sui media di diffusione informativa, di modelli del particolare momento storico del 1915, che vedevano gomito a gomito le macchine a vapore saturo e duplice espansione con quelle più recenti a vapore surriscaldato e semplice espansione.
Fra i Gruppi di locomotive i cui modelli non sono mai stati realizzati come produzione industriale andrebbero considerati :
1- loco vapore Gr 670 - la Mucca, una pietra miliare nella storia mondiale della trazione a vapore;
2- loco vapore Gr 470 - il Forno Crematoio, la più prestante macchina di trazione di treni merci;
3- loco elettrica trifase Gr 0500 - il Muletto dei Giovi, poi E550, che ha surclassato il Gr 470 anzidetto;
4- loco vapore Gr 690 - la Pacific, la locomotiva con ruote di grande diametro per treni ad alta velocità.
Ne ho messa tanta di carne sul fuoco, ma ritengo che i modellisti iscritti su questo Forum siano della caratura adatta a sviluppare questa tematica delle celebrazioni del 1915 ed a porsi come pionieri della sua implementazione.
Come esempio propongo l'immagine del modello del Gr 470 di mia proprietà, produzione artigianale Tecnomodel.
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