Ciao Nino, ciao Massimiliano; sottoscrivo parola per parola quello che dite a riguardo del funzionamento Elettro meccanico dei modelli e sul fascino di studiarne le caratteristiche costruttive.
Aggiungo, per quanto mi riguarda, l’interesse anche ad approfondire i materiali e le tecnologie adottate per la fabbricazione di questi articoli. Includo nel discorso anche i giocattoli di latta litografate dove L’aspetto artistico delle litografie ed i meccanismi abbinati al funzionamento dei motori a molla sono talvolta assai complessi e costruttivamente molto raffinati.
Massimo, per quanto riguarda il modello dello Schienen-Zeppelin giustamente tu dici la tua e non c’è motivo per nessuno di offendersi! Io come ho già scritto possiedo questo modello sia in scala zero che in scala HO mentre ho lasciato perdere i modelli prodotti in scala Z ed in scala uno. Curiosamente i due modelli che ho me suscitano emozioni totalmente differenti : Il modello in scala più piccola è proporzionato esattamente e presenta la carrozzeria in materiale plastico ed i carrelli con due assi sia davanti che dietro È dotato di due motori, il primo a corrente continua fa girare l’elica e si accende alcuni secondi prima che il modello parta, il secondo a corrente alternata da il movimento al veicolo.Come dici tu questo modello può non piacere affatto e anche a me non dice più di tanto.cosa totalmente diversa è il modello in scala zero realizzato in lamiera negli anni 1932 e 1934. Era stato prodotto in due versioni, con motore a molla e con motore elettrico in corrente alternata per sistema a tre rotaie, quest’ultimo con variante con luci interne e senza luci. Io possiedo la versione con luce. Le proporzioni di questo giocattolo sono totalmente sballate infatti è lungo circa la metà di quello che dovrebbe essere se realizzato in scala. L’elica aerea non è collegata meccanicamente al motore ma è trascinata in rotazione dall’asse folle al quale è collegata una coppia di ingranaggi ed una spirale in acciaio per molle. Anche se le proporzioni sono totalmente sballate trovo questo oggetto molto affascinante… Appena posso pubblicherò le foto di entrambi questi modelli. Per quanto riguarda il modello in scala uno, l’ho visto fotografato su pubblicazioni e cataloghi e in tempi recenti la ditta tedesca ne ha messo in Produzione una replica che però non mi attira per nulla.
Nino, rispetto alla forgia di cui ero responsabile non ti devi preoccupare: le macchine che c’erano in servizio erano le seguenti:
Una pressa idraulica a quattro colonne da 1000 t, una pressa idraulica a due colonne oleodinamica da 630 t, un maglio Pensotti ad aria compressa con mazza da 2500 kg, un maglio da 300 kg, due piccoli Magli da 50 kg. Infine era presente ed è tuttora in servizio una martella Thrice idraulica GFM sk240 . Quest’ultima macchina quando assunse l’incarico era in condizioni di manutenzione pietose, installata nel 1975 aveva lavorato poco e male fino al 92, io ne intuì le grandi potenzialità e con un lavoro the oltre 10 anni riuscì infine a convincere la proprietà ad effettuare un revamping radicale sia della parte meccanica sia della parte elettronica ed idraulica ed oggi la macchina è allineata alle tecnologie attuali e rappresenta un punto di eccellenza nell’azienda.
Figurati che oggi il problema e gestire le norme carico ordini lievitato a dismisura dopo gli eventi degli ultimi due anni… Saluti a tutti Paolo