Così come sono plurifotografate le cime a forma di torre, se vista anche solo da 1500 m.
Il problema delle immagini do google earth della VdA è che risalgono ad almeno 7 anni fa quando non 13 e sono molto angolate.
Per es. il palazzo dove abito negli ultimi 10 anni è stato visibile in rete con almeno 4 immagini diverse, l'attuale (2021) è talmente angolata da farlo sembrare una gradinata, ma ci conti le mattonelle dei camminamenti degli orti.
Quello che poi vedi tu dal fondovalle del gruppo del Rutor è diverso da quello che vede google per via che è esposto a nord.
Con l'esposizione a nord anche in estate ci sono lastre di ghiaccio e cumuli di neve che falsano le immagini quando si guarda dal fondovalle.
Anche quando guardi i rilievi sull'altro lato della valle hai il vantaggio di vedere dal basso verso l'alto, pertanto non hai le chione degli alberi a coprie il terreno.
Foto satellitari, aeree o ortofoto ad alta risoluzionee recenti si possono avere pagandole.
Come sempre la gente del luogo vede l'erba del vicino ...
Oddio sul vero appasionato della montagna non ci scommetterei, si certo se devo schegliere tra mare e monti metto monti che svettano alti e magari a picco sul mare. Poi oltre la quota del Gavia non sono mai andato, anche se la prima volta ho beccato la prima nevicata di fine estate e son dovuto tornare indietro. Mi piace guardare dall'alto all'orizzone e solo dopo verso il basso, e non gradisco la confusione dei gitanti della domenica o delle vacanze tutti assieme.
E della montagna, per deformazione elettrica

Qui negli appenni di zona ho poi smesso di andare anche per via che ci sono tante aree abbandonate piene di animali selvatici buoni in padella, e fin lì ci siamo, ma anche tanti cacciatori incoscienti: in alcune zone facilmente praticabili ci sono anche riserve di caccia e cattura, e fucili e animali non conoscono confini.
Se devo percorrere una strada poderale in mezzo a balle di fieno, mi basta la campagna che vedo dalle finestre: è un attimo svegliarmi al canto dei fagiani, e dormire con quello delle civette

Quando andai qui nel 1999 https://www.orobie.it/articolo/2019/02/ ... oni/32079/ la corrente elettrica la avevano solo un contadino e un bar ristorante con i generatori, e in inverno la neve superava i tetti, ora è diventato una bolgia, e si paga.
A spanne però direi che i ruderi che vedi tu siano coetanei a quelli che sono negli appennini tosco emiliani: ex ricoveri o mulini usati solo in estate, o essicatoi per le castagne, abbandonati da decenni e di cui resta solo un mucchio di sassi o poco più. Poi in diverse zono ci sono i ruderi di ex baracche o minuscoli villaggi di minatori: un tempo anche una piccola cava di pietre da costruzione o calcare per calce teneva viva una comunità, poi sono arrivate le fornaci per i mattoni.
Nei secoli scorsi quello che oggi è un territorio comunale poco più che dormitorio, fino a 70 anni fa doveve essere quasi completamente autosufficente.