S.O.S ALIMENTAZIONE LOCOMOTIVE



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Messaggioda Oliviero Lidonnici » 1 lug 2011, 13:48

Abbiamo riparato il motore a pallini (vedi S.O.S.pallini) e ho sostituito ed allineato le ruote alla B&O n.96.
Tutto funziona perfettamente (o quasi.. Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 ).
Resta il problema dell'alimentazione (la loco mi è stata data priva dei collegamenti elettrici e non ho mezzi per capire come era collegata alla seconda rotaia) :?
Vediamo le possibilità:
NOTA IMPORTANTE: stiamo parlando solo di locomotive a vapore non di loco. a carrelli. 8-)
In base alle mie conoscenze (correggetemi se sbaglio!! :? ) le loco RR hanno usufruito, nel tempo, di questi diversi tipi di alimentazioni (nota: sistema a due rotaie per C/C 12v.)
ALIMENTAZ.LOCOMOTIVE-RR.jpg
schema tipologie di alimentazione loco RR

Vedi 2: (solo telai in plastica) Anni '50-'60: tramite mollette avvitate/rivettate al telaio e agenti su 4 ruote (anche l'835 era alimentata solo da 4 ruote): le mollette erano composte da due filamenti con una specie di gancetto, alle estremità, in contatto col bordino della ruota: [esempi: Calimero anni '50/'60, 835 R seconda metà anni '50]
Vedi 1 e 2 Se il telaio era metallico o aveva all'interno lamelle in contatto con gli assi, uno dei poli motore era alimentato col sistema 1: (Per ruote coi raggi in plastica) una lenticola di acciaio elastico e molto sottile, collegava elettricamente l'asse delle ruote al cerchio metallico (bordino) della stessa, trasmettendo la corrente all'asse e quindi (tramite telaio o lamelle) al motore. Ovviamente nel caso di ruote interamente metalliche (come Lima) la lenticola era superflua. In questo caso però l'altra ruota doveva essere isolata dall'asse mediante una boccola di plastica. Solo nei sistemi a tre rotaie le ruote non sono isolate tra di loro.
Nelle locomotive (con 2 o 3 assi) questo sistema poteva alimentare un solo polo. L'altro polo doveva essere alimentato coi sistemi 2 o 3 o 4. Questa era la giusta scelta di RR di avere, come minimo, due ruote alimentate per ogni polo.
Vedi 3: in questa configurazione era presente una lamella in lega di rame, sufficientemente elastica, per mantenere un contatto "strisciante" col bordo metallico interno della ruota. L'altra estremità era ancorata al telaio (di plastica!) con viti-o-rivetti-o incastri. Un cavetto elettrico, saldato, conduceva la corrente al motore.
Nel caso di telaio metallico, come per il sistema 2, è indispensabile un appoggio isolato della lamella per evitare corto circuito.
Il 4° sistema utilizza microscopici pistoni (contenuti in cilindri contenenti piccolissime molle elicoidali) che premono sul bordo superiore della ruota assicurando il contatto. Spesso RR inseriva i pistoncini sulle ruote del tender e l'alimentazione veniva assicurata per mezzo del gancio loco-tender. Ovviamente il sistema si adatta a telai di plastica e crea notevoli problemi di isolamento per telai metallici.
S.O.S B&H 96: la loco che sto restaurando ha un polo assicurato con ruote con lenticole e telaio metallico direttamente in corto col motore (quindi senza filo)......
Ma....... COME ACCIDENTACCIO ERA COLLEGATO L'ALTRO POLOOOO!!!!!!! :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:
Molte grazie per l'attenzione e
-4- da Oliviero
Ultima modifica di Oliviero Lidonnici il 1 lug 2011, 22:19, modificato 4 volte in totale.
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Re: S.O.S ALIMENTAZIONE LOCOMOTIVE

Messaggioda Talgo49 » 1 lug 2011, 15:27

Stasera, appena arrivo a casa, dò un'occhiata alla mia 96 e poi ti rispondo. Comunque, così a memoria, le ruote destre captano la corrente con due mollette come da stile 2 del tuo disegno mentre l'altra polarita è data dal telaio della locomotiva. Ti darò conferma.

Gianni
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Re: S.O.S ALIMENTAZIONE LOCOMOTIVE

Messaggioda adria express » 1 lug 2011, 17:21

Esatto, anche la mia è così.
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Re: S.O.S ALIMENTAZIONE LOCOMOTIVE

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 1 lug 2011, 17:23

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Re: S.O.S ALIMENTAZIONE LOCOMOTIVE

Messaggioda Talgo49 » 1 lug 2011, 23:17

Evidentemente non hai fatto il militare, altrimenti sapresti che la destra è la mano con cui ti hanno fatto reggere il mattone -1- , comunque il lato di una locomotiva è sempre inteso come visto dl macchinista che guarda verso il davanti della loco :evil:
Ciò premesso non posso che riconfermare Adria Express. L'alimentazione era presa sul lato destro tramite due mollette fissate con un ribattino ad una basetta isolata mentre sul lato sinistro il contatto tra bordino e telaio era ottenuto tramite due lenticole. Per avere un'idea del supporto isolante puoi dare un'occhiata al catalogo dei pezzi di ricambio, si tratta dell'articolo 104243.
Date le mie scarse capacità come fotografo non sò se riuscirò a fare una foto decente.

Gianni

P.S. Comunque disegni proprio bene :-P
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Re: S.O.S ALIMENTAZIONE LOCOMOTIVE

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 2 lug 2011, 16:04

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Re: S.O.S ALIMENTAZIONE LOCOMOTIVE

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 14 lug 2011, 17:16

FUNZIONA!!!!.......quasi :?
Seguendo le indicazioni di Gianni ed avendo notato la presenza di un "sospetto" taglio rettangolare sul lato destro del telaio, ho trovato il modo di costruire un sitema di alimentazione efficiente:
Ho realizzato un blocchetto di polistirolo da inserire (a misura) nel telaio ed ho avvitato, ad esso, delle lamelle, poste in modo da toccare i bordi metallici interni delle ruote.
Ovviamente non ho inventato nulla: mi sono limitato ad ispirarmi al tipo di alimentazione usata nelle motrici RR, della generazione successiva, all'epoca di produzione del modello che sto restaurando: (il modello, originariamente doveva avere fili metallici e non lamelle)
Contatti -271.JPG
Le lamelle di contatto, montate sul blocchetto di plastica, per evitare corto circuito col telaio

Per spiegare meglio come ho fatto, spero di realizzare un articolo sul restauro della loco (naturalmente solo se Giorgio riterrà opportuno inserirlo su RRM).
Riparato il motore e risolto il problema dell'alimentazione, ho rifatto la meccanica: sostituite tre ruote su quattro, raddrizzate e allineate le bielle principali, rifilettato le viti e rimontato il tutto (tranne la cabina che è in restauro).
Quindi prova sul binario alimentato
velocità 279.JPG
velocità: la loco in prova.

FUNZIONA......MA :o ..... VA AL CONTRARIO!! (x)
Ora tengo a precisare: 1) prima di smontare il motore per le riparazioni, ho segnato dei riferimenti con vernice bianca, che ho rispettato nel rimontaggio.
2) la polarità dell'alimentazione non si può invertire dato che un polo del motore è direttamente collegato al telaio e le ruote non si possono girare dato che la fessura che regge le lamelle è presente su un solo lato.
Quindi mi restano solo due ipotesi: Qualcuno, prima di me, ha invertito il magnete oppure.......
E qui vi pongo una domanda (forse stupida): Premetto che questa è l'unica loco americana che mi sia mai capitata tra le mani. DOMANDA: Le motrici RR (in corrente continua) sono sempre state prodotte con la medesima polarità oppure (tiro ad indovinare) le americane da esportazione prevedevano (forse) una polarità invertita?
Se la vostra risposta è NO, debbo mandare qualche altro accidenti :evil: alla persona che, prima di me, ha pasticciato sulla povera loco. Dopo gli accidenti :evil: devo rismontare il motore (mannaggia ai pallini! :x ) e invertire orizzontalmente il magnete. (x)
Appena perfezionata la parte elettro-meccanica mi dedicherò al restauro formale. (Ma temo non prima di settembre)
Grazie per l'attenzione e Saluti da
Oliviero
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