Nonostante io sia certamente un "vecio"
non ho alcuna esperienza sui primi carri italiani ma il tuo quesito si presta ad alcune considerazioni.
A parte la confezione economica del 1954, i primi 4 carri americani appaiono nel 1955 e sul catalogo sono rappresentati con i carrelli Archbar; è vero che nel catalogo 1956 appaiono per la prima volta i carrelli Bettendorf ma nella raffigurazione dei carri questi hanno tutti ancora gli Archbar. Il solito problema dei disegni riutilizzati. E' solo nel 1957 che Rivarossi specificherà per ogni carro il tipo di carrello adottato, cosa che continuerà negli anni. Si deve notare che l'assegnazione del tipo di carrello ad ogni modello di carro non fu mai casuale ma, almeno sul mercato italiano, seguì una regola precisa, disattesa solo negli ultimissimi anni; infatti i carrelli Archbar furono riservati esclusivamente ai carri Stock, Box in legno, Derrick, Boom e Spazzaneve. Ho l'impressione che Rivarossi intendesse assegnare il carrello Archbar, al vero più vecchio del Bettendorf, ai carri di manifattura più vecchia o di servizio.
Tutto questo per dire che non è chiaro quando i Bettendorf siano effettivamente stati introdotti e che comunque il tipo di carro dettava la scelta del tipo di carrello; in altre parole, per venire finalmente alla tua domanda: perchè cambiare i carrelli sui carri italiani?
Inoltre Rivarossi produsse solo tre tipi di carri italiani con i carrelli americani, di questi il pianale C Poz/g (con e senza legname) è fuori causa perchè già non appariva più nel catalogo 1956 mentre il carro chiuso C Fz scomparve l'anno seguente. Solo il carro serbatoio C Bez/C Bsz rimase in produzione fino al 1959 e, secondo me, potrebbe essere l'unico a cui siano stati cambiati i carrelli in Bettendorf. Tutti questi carri sono comunque sempre raffigurati nei cataloghi con gli Archbar.
A questo punto faccio io una domanda. I primissimi carri americani avevano i carrelli in metallo, è vero anche per i carri italiani di cui stiamo parlando?
Gianni