la difficoltà maggiore consiste nel trovare le varie chiavi di lettura che hanno segnato le campagne pubblicitarie, per poterne poi dare una corretta interpretazione.
Consideriamo che la comunicazione pubblicitaria avvenne nell'arco di più di 50 anni ed in anni in cui spesso la pubblicità contava sulla creatività del singolo artista più che su una corretta analisi del mercato.
Ricordiamo tutti le divertenti macchiette e gli slogans in rima che attraevano e divertivano grandi e piccoli (...ed erano memorizzati al punto che ancora oggi ne ricordiamo moltissimi...).
Ogni tanto, oltre alla mia ricerca personale, il Forun passa pagine che scardinano i pochi concetti essenziali che avevo messo a punto nel frattempo.
Ecco perchè sto andando lentamente, aspettando di ricevere il più ampio materiale possibile su cui poter stendere finalmente un discorso il più possibile unitario.
Una cosa è certa: dalle primissime inserzioni fino alle ultime il passaggio della comunicazione è stato chiaro: da una clientela di giovani (addirittura bambini) che "giocavano" con il treno elettrico, si passò gradualmente ad un pubblico di giovani assistiti dagli adulti (i papà e i vecchi ferrovieri) fino alle più recenti indirizzate ad un pubblico solamente adulto, amante della precisione, del realismo e del dettaglio, addirittura collezionista.
Una grande evoluzione nel marketing...una giungla da districare per me... ma con grandissimo piacere!
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