Salve a tutti e ben ritrovati , dopo mesi di assenza ritorno al RM e al suo forum.
Compravo da Benetti via Rialto a Bologna . A tal proposito ripropongo una riflessione già inviata al forum in gennaio forse qualche altro ricorderà quel negozietto !!
da forum RM Riflessioni:
"C’era una volta il negozio di Benetti in via Rialto.
Bologna è una città il cui centro storico ha strade stette quasi tutte fiancheggiate da portici .
Nei rari tratti in cui i portici mancano i muri nudi delle case incombono sulla strada, spesso vicoli senza marciapiede, per cui a chi passa pare che l’ambiente dentro alle mura domestiche sia a portata di mano, a pochi centimetri da chi transita.
Così la vetrina del negozio di modellismo , che si affacciava sul muro nudo di via Rialto, stretta e senza portico in quel tratto, offriva i suoi oggetti, le sue scatole di sogno a chi passava: guidando l’auto costretta a fermarsi per il semaforo vicino, il mio occhio era dolcemente attratto a sinistra ove quasi potevo toccare, data la ristrettezza , modelli di treni, aerei, auto, motori e radiocomandi che da bambino, ragazzo (ed adulto) avevo sempre sognato: Rivarossi, Marklin, Fleishamann, Pocher, Revell , la Nina, la Pinta, la Santa Maria in fasciame, ecc., ogni strumento e materiale dalla balsa alle vernici, collanti speciali, motori e carta seta per aerei.
Era Benetti il negozio di modellismo. Ora che ha chiuso mi rendo conto quante volte ho furtivamente sbirciato quel deposito di sogni. Quante volte ho sperato che il semaforo fosse rosso per sostare con lo sguardo su quella porta a vetri, per carpire in qualche angolo dell’interno modelli nuovi o vecchi, per entrare come in una “ porta stargate” in quella dimensione tra il gioco, la capacità manuale e il realismo.
Da bambino tiravo per mano chi mi portava in centro per arrivare a schiacciare il naso su quella vetrina e da ragazzino allungavo il percorso apposta per passare di lì. Da adulto confidavo nel semaforo.
Il proprietario era un commerciante che aveva la mia ammirazione (anche se affetto da ipoacusia), non solo vendeva modelli e kit di montaggio, ma mostrava grande competenza fornendo consigli e istruzioni: balsa, collanti, motori parevano non avere segreti. Sembrava avesse già montato ogni modello che volevi acquistare. Trattava i ragazzini come interlocutori adulti, con la serietà dovuta alla professionalità richiesta dal modellismo (ma non faceva sconti!).
Per un fanciullo i giochi (treni, auto, aerei) sono simulazioni di strumenti che da adulto un giorno dovrai dominare e che ti caratterizzeranno. In quell’età però bastavano riproduzioni con forme approssimative più simili all’archetipo dell’oggetto con cui stavi giocando (di un’auto di un treno di un aereo ecc.) che non ad un’auto esistente, ad esempio l’auto di Topolino e dei nipotini.
Poi da adolescenti diventiamo più esigenti, il gioco si muta in un modello della realtà sempre più esatto: un oggetto costruito con precisione ed esattezza, una cosa “seria”. In questa ricerca e in questa ricostruzione si cimentano abilità e capacità che nulla hanno da invidiare alle professionalità e alle tecnologie del mondo reale.
Per un bambino vedere il mondo del suo gioco senza forme precise trasformarsi in modelli con alti livelli di precisione, tecnologia e professionalità, è come acquistare importanza. Come dire che il suo non è il banale mondo delle “ favole”, ma quei modelli sono un concentrato di professionalità molto rispettabili anche dai “grandi”.
Ecco la vetrina del negozio di modellismo rappresentava il luogo, dove i giochi fanciulleschi si trasformavano in esercizio di capacità e abilità degne di grande considerazione.
Ho girato attorno a quella vetrina per tanti anni: prima per giochi meravigliosi e inarrivabili, quindi per cimenti modellistici, poi per ricordi ripassando colà come in una pista a ogni giro davanti al traguardo.
Ora non c’è più. Il mondo cambia, e se i luoghi e le persone si trasformano, le riflessioni possono essere scambiate e non andare perdute.
Rivarossi Memory ne è un’occasione."
http://maps.google.it/maps?q=Via+Rialto ... iYYuUZ7PEA
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- Timbro Benetti in catalogo RR 1959
Cesare