Note e quesiti su rotabili americani RR



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"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
Naturalmente per prima cosa, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a visitare il sito http://www.rivarossi-memory.it e di studiarlo per bene visto che contiene buona parte della storia del fermodellismo Italiano per poi venire qui e parlarne con noi e con loro!
Vi aspettiamo numerosi!!!
Lo staff di ferramatori.it e di rivarossi-memory.it"

Re: Note e quesiti su rotabili americani RR

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 2 lug 2012, 13:25

Gianni, forse dovremmo guardare meglio RRM, infatti la "carenatura" che ti incuriosisce, si vede chiaramente nel modello semplificato, fotografato per RRM. (x) (x) (x)
.....Dokside col ''tubo2.jpg
La famigerata carenatura qui c'è .... anche se non serve a nulla

Come scrive Giorgio su "L'evoluzione della Dokside" su RRM, il modello (pur in versione semplificata) è dell'ultima generazione perchè presenta una "carrozzeria" diversa e altre novità (motore cilindrico e ganci ad incastro intercambiabili)
Ora come vedi il mistero si infittisce...
La mia loco presenta la "carenatura" (Nota: dal punto di vista funzionale, non è una carenatura ma è la guida della bielletta superiore [non so come chiamarla]. Comunque senza le "carenature" il biellismo non funziona!.....cercherò di spiegarmi meglio un'altra volta..)
Dicevo....presenta la carenatura, ha il motore cilindrico e ganci ad incastro intercambiabili ma monta la vecchia carrozzeria. Tieni conto che la carenatura è parte dei cilindri quindi è montata sul telaio ed è indipendente dalla carrozzeria.
Quindi sembrerebbe che il mio modello fosse antecedente a quello semplificato, fotografato su RRM.
Ma anche questo non dice molto: la carrozzeria modificata è una versione economica per il mercato americano. Giurerei che non esista la versione modello di quella carrozzeria modificata!!
Ora guardiamo meglio la figura della loco AHM del 1979: il telaio coi biellismi è effettivamente uguale a quello del mio modello ma ci sono altre differenze .
Al contrario del modello AHM (e di tutte le Dokside rappresentate sui cataloghi e presenti su RRM) il mancorrente sul pancone della mia loco è sorretto da quattro elementi al posto dei tre canonici delle B&O 96 e 98 precedenti- ( poi ovviamente c'è la famigerata barra nera che non c'e sull'AHM! Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 )
PANCONE Dock.jpg
Le frecce rosse indicano i fori di alloggiamento dei sostegni del mancorrente (cromato), le frecce verdi quelli della barra (nera)

Inoltre, osservando attentamente la foto del modello semplificato, messo su RRM, si nota che il pancone è predisposto per un mancorrente con quattro sostegni. Questo, mi sembra, dimostri che ci troviamo di fronte ad una nuova variante di un modello Dokside con: mancorrenti a quattro attacchi, gancio intercambiabile, motore cilindrico, carenature e (per i modelli completi) biellismi perfezionati, carrozzerie evolute ma economiche per il mercato U.S.A, tradizionali per i modellisti...."deluxe"* . Forse è la "variante 6" del catalogo parti di ricambio (?).
Comunque la data della mia loco continua ad essere incerta.
Per ora mi fermo qui anche se avrei ancora altre teorie che però devo focalizzare meglio :-|
Saluti da Oliviero

PS. ho riosservato ancora la copia che hai postato, del catalogo AHM '79 e ho notato (con difficoltà) che pubblicizza due modelli: "simplified" e "deluxe"* (quale dei due è rappresentato nella foto?).
Domanda: sui modelli AHM della B&O 98, era presente il marchietto a rilievo sulla fiancata e la scritta RR sul telaio? Penso di no... ma c'erano comunque modelli esportati direttamente sotto il marchio Rivarossi? Se SI: potrebbe la mia loco essere un modello da esportazione? L'ho acquistata dotata di gancio europeo, ma essendo intercambiabile anche questo significa poco.
Se il modello fosse stato creato solo per il mercato U.S.A. si potrebbe giustificarne l'assenza sui cataloghi italiani (?)
OLI :mrgreen:
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Re: Note e quesiti su rotabili americani RR

Messaggioda Tricx » 3 lug 2012, 9:27

Anzitutto una domanda a Oliviero,...così, per curiosità: come hai fatto a cambiare titolo all'argomento, che era iniziato come "Così parlò Talgo 49"...?

Detto ciò, ecco le foto della mia B.&.O.; in proposito, il foglio allegato reca la data del novembre '65 e il modello è 1221 /2.
E visto che si va sempre più nello specifico e nel particolare, sarebbe interessante sapere (e qualcuno c'è ancora che potrebbe dare una risposta), come era organizzata la produzione e/o i lotti produttivi.
Preciso meglio: ad esempio nel caso specifico il foglietto manutenzione reca la data (...di stampa? ) "11-1965" (...a proposito l'altro numerino a fianco, avete idea di cosa significhi? è il numero di lotto produttivo?...e in tal caso riferito a quello specifico tipo di modello ? );
tornando alla domanda principale, se il foglietto è datato novembre 1965 (... verosimilmente acquisito da stamperia e quindi in anticipo rispetto alla catena produttiva ), la produzione vera e propria è effettivamente risalente allo stesso periodo o piuttosto ai primi mesi del 1966 ?
Mi scuso se ho posto domande di scarso rilievo, ma la curiositò ormai mi sta aumentando anche su aspetti secondari.

Come commento al modello, noterete che vi è ancora un discreto numero di particolari e mancorrenti in metallo, che fra non molto saranno tolti o sostituiti da semplice plastica.
Per me quel periodo corrisponde all' apogeo di "Rivarossi classica", quando la stessa era quasi sempre nettamente al di sopra della coeva concorrenza.
Allegati
GG1 e Baltimore & Ohio 012.jpg
GG1 e Baltimore & Ohio 013.jpg
GG1 e Baltimore & Ohio 016.jpg
GG1 e Baltimore & Ohio 017.jpg
GG1 e Baltimore & Ohio 018.jpg
GG1 e Baltimore & Ohio 020.jpg
GG1 e Baltimore & Ohio 027.jpg
GG1 e Baltimore & Ohio 026.jpg
GG1 e Baltimore & Ohio 025.jpg
GG1 e Baltimore & Ohio 022.jpg
Tricx

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Re: Note e quesiti su rotabili americani RR

Messaggioda Mario De Prisco » 3 lug 2012, 9:37


Alcune stagioni sembrano non avere mai termine ed accompagnano singoli e gruppi per tutta la loro esistenza...
La mia stagione dei trenini è iniziata negli anni '60 del secolo scorso con la prima confezione Lima, oggi si parlerebbe di start set, ricevuta quando ero bambino. Non è ancora finita!
Mario De Prisco

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Re: Note e quesiti su rotabili americani RR

Messaggioda Tricx » 3 lug 2012, 9:37

Completo le foto anche relativamente alla confezione.

Ciao a tutti.
Riccardo.
Allegati
GG1 e Baltimore & Ohio 029.jpg
GG1 e Baltimore & Ohio 030.jpg
GG1 e Baltimore & Ohio 031.jpg
GG1 e Baltimore & Ohio 032.jpg
GG1 e Baltimore & Ohio 035.jpg
GG1 e Baltimore & Ohio 037.jpg
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Re: Note e quesiti su rotabili americani RR

Messaggioda Talgo49 » 3 lug 2012, 12:16

Già che ci sei, perchè non passi allo scanner il foglietto illustrativo e lo invii a RM per l'apposita rubrica? [fischse7.gif]

Gianni
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Re: Note e quesiti su rotabili americani RR

Messaggioda Tricx » 3 lug 2012, 12:47

Lo avrei già fatto volentieri, ma devo confessare purtroppo una non eccessiva (per usare un eufemismo) abilità informatica ed anche qualche problema "tecnico".
Se poi qualcuno potesse dare magari qualche dritta più precisa sul da farsi (...risoluzioni, invio come email o come allegato di email....al Sito ?...oppure direttamente come messaggio o allegato di messaggio qui sul Forum ?..), potrei anche provare.
Saluti a tutti.
Riccardo
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Re: Note e quesiti su rotabili americani RR

Messaggioda Talgo49 » 3 lug 2012, 14:26

Facilissimo :-P Fai una scansione (a colori) di ogni facciata e salvala come formato JPEG. Come risoluzione imposta 300 dpi. Invia il tutto come allegati a " rivarossi_memory@libero.it". Giorgio provvederà a mettere gli allegati sul sito.
Segui questa procedura ogni volta che vuoi inviare qualcosa per il sito di Rivarossi Memory, il Forum è un'altra cosa e sai già come fare.
Gianni
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Re: Note e quesiti su rotabili americani RR

Messaggioda Massimo » 3 lug 2012, 16:22

non ci avevo mai fatto molto caso ma una strana anomalia sembra appartenere alla locomotiva di Trics e forse a molte altre B&O.
Si tratta di un difetto (probabilmente da usura) del telaio serigrafico per la scritta "98 - Baltimore and Ohio" - lato dx.
Infatti il numero "98" ha due baffi che contraddistinguono la stampata e che se così fosse potrebbe addirittura individuare una determinata fornitura di dockside.
Sono sicuro, infatti, di aver visto moltissime volte questo difetto (al vero poco percettibile) e che potrebbe addirittura datare una certa partita di locomotivette.
A voi cosa ve ne sembra?
Allegati
B&Ouno.jpg
i due "baffetti" della dockside
Massimo

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Re: Note e quesiti su rotabili americani RR

Messaggioda Talgo49 » 5 lug 2012, 22:37

Se siete d'accordo vorrei riportare la discussione sull'argomento originario, cioè di tentare di inquadrare l'inusuale (almeno per me) versione della Dockside di Oliviero nel panorama dell'evoluzione di questo modello. Credo che anzitutto sia necessario definire di cosa stiamo parlando; lasciando da parte i primordi di questo modello, credo che si debba far riferimento a quello che si potrebbe definire l'aspetto "classico" della Dockside, vale a dire, per il mercato italiano il modello dal 1955 (anno dell'avvento della sola serie rossa) fino al catalogo finale del 1953/54.
Evo Italia.JPG
Questo è l'aspetto esteriore che tutti noi conosciamo.
Parimenti anche negli USA per molti anni la Dockside mantiene lo stesso look:
Evo USA.JPG
Rispondendo anche ai quesiti di Oliviero si noti che, a parte ovviamente i ganci, i modelli per gli USA erano identici, compresi marchietti ecc. ai corrispondenti modelli italiani e ne hanno seguito parallelamente l'evoluzione.
Tutto sembrava pacifico finchè non è apparso il modello di Oliviero, confortato dall'analoga versione americana dal catalogo AHM del 1979 che ho inserito in precedenza. Rimangono quindi alcuni quesiti ancora senza risposta:
- Perchè Rivarossi ha prodotto questa versione, decisamente più sosfisticata, con un biellismo corretto, dotato anche della simulazione della slitta dello stelo della valvola, senza darne alcuna notizia in Italia e continuando a proporne un'immagine vecchia di anni? Particolare strano, vengono però eliminati i due mancorrenti sulla camera fumo.
- La Dockside era un modello ormai obsoleto, prodotta anche da altri fabbricanti, che senso aveva investire denaro in una nuova versione? AHM era ormai in cattive acque e fallì nel 1981 mentre Rivarossi non era ancora direttamente presente negli USA.

Secondo la mia modesta opinione dobbiamo escludere da questa discussione le versioni economiche presentate su RM in quanto molto fuorvianti. Sono in effetti esistite delle versioni economiche della Dockside "classica" ma queste si distinguevano principalmente per il biellismo semplificato, mentre telaio e cassa rimanevano identici alla versione normale. Questo, ad esempio, si può vedere nei catalogho AHM dove la Dockside B&O era l'art. 5018B mentre l'analoga versione economica era l'art. 5017B. Le versioni economiche presenti su RM hanno una cassa totalmente diversa dalla cassa "classica" che non può essere considerata come una variazione ma ne fà un modello a parte. Ciò non toglie che se ne possa parlare in futuro, ma nella discussione attuale fanno solo confusione.

A questo punto la speranza è che emergano altri modelli come quello di Oliviero, magari accompagnati da qualche documento di supporto.

Gianni
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Re: Note e quesiti su rotabili americani RR

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 6 lug 2012, 23:32

Caro Gianni, ce lo hai insegnato tu a guardare sui cataloghi dei ricambi……
Sai bene che carrozzeria, telaio e biellismi hanno sempre tre codici distinti e sono venduti completi, ognuno come pezzo di ricambio unitario. Cioè RR non ti vende i soli cilindri, se ti servono, devi acquistare il telaio completo e montato.
Questo dimostra la filosofia economica-costruttiva di RR:

Il telaio è la base tecnica che regge il tutto, contiene i meccanismi ed è la parte economicamente più gravosa da progettare e forse da produrre(quindi possibilmente non si cambia).
La carrozzeria è il lato estetico-modellistico: si può risparmiare riducendo accessori e finiture, si ottiene un modello nuovo modificandola, si vende a basso costo semplificandola.
Il biellismo: tolta la biella principale che comunica il moto agli altri assi, il resto è bello ma costa tanto e non è indispensabile (almeno per uno start-set).

Dopo la comparsa della Shifter che ha un telaio nuovo, questo stesso telaio verrà usato anche per la Dockside. Noterai anche da quel momento in poi, per molte versioni e per molti anni, i telai ed i biellismi della Dokside e della Shifter resteranno uguali, mantenendo gli stessi codici-ricambi. Insisto su quello che ho detto: tra le due loco cambia solo la carrozzeria.
Quindi, seguire la vita di produzione della Shifter, ci aiuta a capire l’evoluzione (tecnica) della Dockshide….Perchè farlo? La ragione stà nel fatto che ad un certo punto i codici telaio delle due loco sono stati cambiati ma il cambiamento è stato simultaneo (quindi forse solo di codice). Quando troviamo però che nello stesso anno i codici delle due loco non sono più gli stessi se ne deduce che c’è un cambiamento sostanziale in una delle due. Ma dato che la Shifter è rimasta sempre immutata, è stata modificata l’altra.
Tu non vorresti che si parlasse delle versioni economiche perché lo ritieni fuorviante. Ma io non la penso in questo modo: La differenza tra i modelli completi e quelli economici si verifica sulle rifiniture della carrozzeria, sulla completezza dei biellismi, sulla qualità delle ruote e sui dettagli (mancorrenti, aggiuntivi e tampografie). Invece il telaio, di solito, è sempre lo stesso (c’è stata però l’eccezione di un telaio della Dockside in plastica presto scomparso: ….l’eccezione conferma la regola!) . I codici dei motori cambiano ma solo a causa degli ingranaggi diversamente moltiplicati o per le diverse posizioni delle staffe per ancorarli al telaio e questo di solito è un problema comune con le ruote e non col telaio (cambio di ingranaggi e inclinazione diversa del motore).
Quindi è proprio il telaio che dobbiamo osservare visto che per alloggiare il nuovo biellismo si è dovuto modificare proprio quello.
Una volta creato lo stampo per il nuovo telaio, il vecchio viene abbandonato per economia di produzione.
Le versioni economiche prodotte dopo questo evento montano il nuovo telaio anche se il biellismo semplificato non lo necessita.
Quindi se troviamo la loco con quel telaio (e sul sito c’è) abbiamo verificato l’esistenza di una nuova produzione. Dobbiamo però ancora ricostruire l’anno in cui questo è avvenuto……Ed il perché!
Ti prego di osservare meglio i cilindri della loco semplificata, sul sito (che ho riprodotto negli interventi precedenti) e confrontarli con quelli della mia (sono uguali). Se non ti è chiaro, su tua richiesta, invierò altre foto di confronto.
Saluti da Oliviero
Oliviero Lidonnici

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