Dopo essermi rovinati gli occhi (e soprattutto lo stomaco...
![Confused :?](./images/smilies/icon_e_confused.gif)
.)sul CAT-ricambi 1970, ho guardato su quello del 1976 (che per fortuna è scansionato bene) inoltre ho "raccattato" tutta la documentazione che ho potuto.
![Tavola del MOTORE 109-110.JPG (123.53 KiB) Osservato 3581 volte Tavola del MOTORE 109-110.JPG](./download/file.php?id=12778&t=1&sid=875cfd71e3369488c685c277f40fee45)
- Questo è il motore "Quadrato a boccole" codici RR da 109xxx a 110xxx
Nel catalogo ricambi 1977, il disegno del suddetto motore (al contrario che nel 1970) non appare quasi mai (notato solo nel ritaglio su-allegato) ma il motore è presente in numerosissimi modelli comprese alcune locomotive italiane (gr.200- gr.691 -gr.851....ecc) ed è presente almeno con due codici-base 109xxx e 110xxx
Ricapitolando (ma sarà opportuno ricontrollare!):
Motore quadrato a sfere: da 101xxx a 108xxx
Motore quadrato a boccole: da 109xxx a 110xxx
Motore tondo a boccole: da 111xxx a 115xxx
Avendo potuto osservare meglio le foto e i disegni del motore (che da oggi chiamiamo M.109/110) devo dire che, sebbene ritenga ancora "affascinante" la mia teoria sul motore provvisorio importato, il suddetto presenta caratteri troppo tipici della produzione RR per essere un prodotto di progettazione esterna. Non escludo però una eventuale
produzione esterna.... oppure collaborazione.
Come si nota nelle foto il gruppo carboncini-spazzole è uguale a quello dei motori 101/108 e, praticamente, sarà riproposto ancora identico, nei motori 111/115. Poi naturalmente c'è l'evidente logo Rivarossi a rilievo ed anche i materiali usuali (calotta in materiale plastico nero lucido ecc...).
Studiando ancora il catalogo 1977 credo di poter affermare (ma controllate tutti! non mi prendo la responsabilità) che sebbene il motore 109/110 sia stato inserito almeno in un 25-30% delle motrici tra 1967 e 1970 già dopo questa data tutti i modelli erano stati riconvertiti al nuovo 111/115. Perchè questo spreco?
Cambiare parti sostanziali dei rotabili, riprogettando tutto da capo, anche se il compratore neanche lo vede, mi sembra sia sempre stata la politica produttiva RR (quella che amiamo di più). Quindi non mi meraviglia poi tantissimo questo "mordi e fuggi" di motori. Resta però la curiosità sul perchè.
Io ho la mia solita teoria (da discutere..... ma altrimenti a che serve un forum!
![Laughing :lol:](./images/smilies/icon_lol.gif)
)
Nel 1967 il motore 101/108 (a pallini) UN MOTORE FANTASTICO ANCORA OGGI....per l'epoca era superato. Tutti noi che abbiamo smontato e rimontato quel motore
![-scon- (x)](./images/smilies/Yellow_Flash_Colorz_PDT_37.gif)
, conosciamo le difficoltà di assemblaggio e taratura, adatte ad un orafo-orologiaio ma antitetiche ad una moderna ed economica catena di montaggio.
Oltre ad essere ormai troppo costoso da produrre (i
nsisto su questo punto perchè lo ritengo fondamentale!) il motore era troppo grosso! Non c'è spazio per un motore così nei modelli in corretta scala 1:87 ed io continuo a ritenere che il perdurare della scala 1:80 di RR sia stato soprattutto causato dal motore.
Quindi come dicevo, nel 1967 RR fa un motore più economico da produrre e più compatto ma.... commette un errore!
Il 109/110 è piu semplice, più economico e piu basso del 101/108 ma purtroppo è ancora
troppo largo ...perchè?
Non ho mai smontato e nemmeno toccato il 109/110 ma in base alle foto e a quello che ricordo della tecnologia dell'epoca, noto che il motore 109 è circondato da grossi magneti metallici, bloccati con quattro rivetti. RR ha bisogno di un nuovo motore potente (leggete i trafiletti sul catalogo 1970: "
...un motore di particolare potenza gli permette di trainare un gran numero di vagoni....." . Per produrre un piccolo motorino elettrico potente ci sono due strade: 1) un avvolgimento di grossi fili che assorbe tanta corrente (assolutamente improponibile per i trenini) 2) un magnete permanente con un fortissimo campo magnetico. All'epoca non c'erano i magneti in Alnico e altre stranezze da altoparlanti Hi-Fi (oppure se c'erano sarebbero costati uno sproposito) Quindi RR circonda il suo nuovo motore con grossi magneti metallici e ottiene un motore potente ed economico ma non risolve il problema delle dimensioni.
Ricordate gli anni tra il 1966 e il 1975 siamo nell'epoca del boom Hi-Fi comincia la gara tra i produttori di casse acustiche e altoparlanti a chi spara maggior quantità di Db nelle orecchie degli appassionati, vengono prodottie sviluppati magneti sempre più potenti. E il boom delle micropiste? le gare si vincevano con i motorini elaborati: non bastava cambiare i filamenti erano i "magneti speciali" importati dall'america e dal Giappone a fare la differenza.
Forse macchinette giapponesi ed altoparlanti americani non c'entrano niente, sarà forse il caso ma è proprio in questi anni che RR trova il suo motore piccolo e potente circondato internamente da un sottile magnete anulare. Buttiamo via l'errore 109/110, avanti col progetto 111/115, ora si potrebbe iniziare una produzione 1:87 ......Ma forse è troppo tardi.
Oliviero