Autopista Rivarossi???

[Giorgio]

Mi scrive Stefano:
ho ritrovato una vetturetta e una stazione di comando per pista elettrica che alcuni appassionati di piste elettriche individuano come Rivarossi: io ho qualche dubbio in merito, quindi ho pensato di rivolgermi a voi per una conferma o smentita.
Guardando il vostro bellissimo sito non ho trovato traccia di autopiste Rivarossi, se non in un listino del 1949, dove si parla di "Autopista 1" e Autopista 2".
Purtroppo non ci sono fotografie o disegni: l'identificazione è quindi difficile.
Grazie se vorrete aiutarmi.

Io sapevo di un prototipo mai commercializzato degli anni '60, ma dalle foto questo impianto è più arcaico.
Non ci trovo nulla du RR, anche se il fabbricato ricorda molto quelli Modital ed effettivamente nel listino prezzi 1949 si parla di autopiste.
Forse dell'inglese Tri-Ang di cui allora RR importava giocattoli generici?
Non sono assolutamente pratico di autopiste, se qualcuno ne sa qualcosa ben venga.

[Oliviero Lidonnici]

Sappiamo che nella prima metà degli anni Sessanta, Rivarossi distribuiva in Italia i prodotti Revell (incollando sulle confezioni un piccolo bollino col suo marchio). La Revel, oltre ai celebri modelli di navi ed aerei, produceva (metà anni Sessanta) micropiste e modelli di auto slot in scala 1:24 e 1:32.

Un modello 1:32 degli anni Sessanta

Ferrari 1:24 del 1963

La micropista 1:24 della Revel (anni Sessanta)

Suppongo quindi che la suddetta micropista sia stata di produzione Revell.

Pubblicità Rivarossi per Revell - 1965 (a sinistra) e 1963 (a destra)

Personalmente non ho notizia di rapporti con Tri-ang, comunque questa ditta produceva piste ed auto 1:32 col marchio Scalextric e per un periodo più limitato, anche modelli 1:24.
Scalextric ancora continua la produzione di modelli slot.
Il marchio Revel fu acquistato da Monogram (famoso produttore di slot) verso la metà degli anni ottanta. Attualmente sono ancora in commercio automodelli marcati Revell.
Tornando agli anni sessanta, ritengo che comunque, i rapporti commerciali e di immagine di RR con Revell fossere più stretti.
Saluti da Oliviero.

[Giorgio]

Rivarossi importava dalla Lines Bros. giocattoli vari (bambole in vinile, passegini per bambole, peluches, ecc.) fin dal 1948, commercializzati col marchi Tri-ang.
Visto che non era roba modellistica non ne hanno mai parlato nei cataloghi. Ma su qualche H0RR c'è qualcosa ... ma non ricordo cosa e dove.
L'insieme mi pare più antico delle slot cars degli anni '60. La "stazione di rifornimeto/frasformatore" è in legno, la vettura in fusione di metallo, senza asse anteriore e con una curiosa terza ruota centrale la posto della lamella per lo slot.
Non credo che Revell o Faller facessero robe così "brutte" nei '60.
Però non è il mio campo.

[Oliviero Lidonnici]

[Viridovix]

Non posso che sottoscrivere le considerazioni di Oliviero... io sono nato nel '63, ma ricordo perfettamente oggetti simili a casa dei miei nonni.

[StefanoSbravati]

Buongiorno a tutti,
sono il proprietario della macchinina.
Un grazie a Giorgio per avere pubblicato questo thread, e a voi per l'aiuto nell'identificazione del fabbricante.
Vista la fattura estremaente artigianale, un po' ingenua e decisamente arcaica, faccio veramente fatica anch'io a identificarla come RR.

Potrebbe essere di fabbricazione tedesca (sul coperchio della scatola si riesce a leggere "FGEM", mentre le istruzioni all'interno riportano "Pista LT".

Un sito americano però la riporta così:

http://bernardsslotcarmuseum.com/?page= ... man_id=338

Vedremo di far fare una rettifica...

Vi seguirò con attenzione (e già che ci sono, tirerò fuori dal baule dei ricordi il mio vecchio materiale Rivarossi che usavo da bambino, fra il 1961 e il 1970 circa)

Stefano

[Massimo]

concordo con tutti voi sul fatto che la confezione non abbia nulla a che fare con lo stile produttivo di RR. Estetica del modello, della pompa, dell'edificio e dell'albero (!) a parte il motore non è certamente di fattura rivarossiana. Nell'Italia di anteguerra e del primo dopoguerra esistevano pompe di benzina proprio con quella forma ma la macchina sembra proprio il modello di un prototipo americano.
Ma dentro la confezione esistono istruzioni scritte in lingua italiana (qualità dell'immagine permettendo) e appaiono chiaramente visibili le parole "ISTRUZIONI" e più in basso la targhetta rossa "AVVERTENZE".
E' possibile che in quel testo, alla fine, ci sia nome ed indirizzo del costruttore...
Anche la grafica delle etichette non è molto RR...

[StefanoSbravati]

Ecco alcune foto ingrandite della scatola e delle istruzioni: io sinceramente non so come orientarmi.

[Viridovix]

Potrebbe essere qualcosa connesso con la Giocattoli Elettro Meccanici GEM? Anche se qui c'è una F di troppo...

[massimo.ciarapica]

tra i circa "mille fabbricanti di giocattoli" presenti in Italia al 1948 ed elencati nella pubblicazione:
"L'industria del giocattolo in Italia"
Annuario Guida 1948-1949
Edizioni Riunite, Milano 1948
non compare la Ditta FGEM,
la "autopista" o "pista per corse auto" potrebbe essere importata e a cui sono state aggiunte in seguito le indicazioni in italiano dallo stesso importatore, posso sbagliarmi ma quel triangolo nel marchio e il modello dell'auto americaneggiante (o francese ?) mi ricorda qualche cosa di tedesco,
il marchio Faller 1949-1958 ha l'alberello come quello visibile in parte in alto a sinistra del globo blu ...

Massimo