Preveggenza?

[Talgo49]

Roaringanna: Siamo perfettamente d'accordo, ecco perchè non mi tornava che la pubblicità fosse in una copia di H0 Rivarossi del 1955. Vai sul sito di RM e accedi alle copie di H0 Rivarossi postate dal G.F.I. e vai a vedere i numeri 6 e 7.

Dario: forse mi sono spiegato male. Io non ho scritto che tu hai fatto errori ma, anzi, che quanto tu scrivi prova che quanto postato dal G.F.I. contiene degli scambi di pagina. Come ho appena scritto a Roaringanna se vai vedere il sito del G.F.I. e compari, ad esempio, i numeri 6 e 7 con gli originali in tuo possesso ti sarà chiaro cosa intendevo dire quando parlavo di "preveggenza".

Ciao
Gianni

[Massimo]

confesso che resto attonito quando sospettiamo che la 625 sia stata progettata già nel 1955 o giù di lì.
In quegli anni, infatti, erano in cantiere la 835 (1953-54) e la 740 (1957) e dunque mi sembra improbabile che mettessero in cantiere anche una 625.
E' da considerare che ogni produttore, investendo costi considerevoli in impianti e stampi, si guardava bene dal lanciare o progettare contemporaneamente svariati modelli, non sapendo l'esito commerciale che ognuno di questi avrebbe prodotto.
Dunque ritengo improbabile la realizzazione, anche in forma di prototipo, di una 625 quando in cantiere esistevano già sia la 835 che la 740.
Resta incognita la foto ritoccata che menziona Dario...a proposito, Dario, se non hai lo scanner puoi farci almeno una foto?

Grassie!

[Dario 1957]

Per Max:la foto è LA STESSA che è qui sul forum,manca solo il PREZZO e porta la dicitura dell'articolo!!
Particolare curioso,questa ditta bolognese era in via Ugo Bassi come Micromondo di Montecatini,fino a due anni fa!!

[hiawatha]

Confermo quello che dice Dario a proposito della 625.Ho il numero 15 di H0 sotto mano e la 625 è lei senza ombra di dubbio.
Non solo,in seconda di copertina nella pubblicità del negozio Zambelli c'è un bel disegno a tratto di Dalla Costa della stessa 625.

Luciano

[Massimo]

resto ancora più stupito
concordo sul frappè di pagine scannerizzate da Ferramatori; infatti trovo negozi che reclamizzano la e424 sia con pantografi vecchi (neri, strisciante a ricciolo, quelli della prima generazione per capirci) e negli stessi anni (1955-56-57) altri negozi con la e424 con pantografi nuovi (rossi, con doppio braccio alla base, quelli che creavano lo spiacevole effetto ginocchio, una volta piegati e prodotti a partire dal 1959). Questo giustificherebbe solo il comprensibile errore dell'accorpamento per anno dei files.

Ma non capisco proprio il progetto della 625 in date 1955-57. La foto ritoccata della locomotiva è straordinariamente simile al modello, anche nei dettagli tecnici (viti esagonali, telaio, chiodature, ganci, carrello, pompe, ecc...).
Al tempo si lavorava ad aerografo per rendere più "soft" la foto di un modello. Questi artigiani lavoravano per rendere le superfici più fluide, per ritoccare qualche riflesso indesiderato o per crearne ad arte altri o per scontornare foto particolarmente delicate.
Ma non intervenivano assolutamente sulla costruzione di particolari tecnici; tra l'altro lavorando a mano l'inganno sarebbe stato scoperto subito.
E poi perchè RR progetta un modello con motore in cabina quando stava proponendo una 740 con motore nel tender e relativa trasmissione, molto più complessa e costosa?
Un bel mistero
Cerchiamo di chiarirlo?

[hiawatha]

Ho spulciato velocemente tutti i numeri di Italmodel dal 56 al 59 e la 625 (solita pseudofoto) compare solo in quarta di copertina del numero 85 Giugno 59 consegna prevista Luglio esattamente come sul catalogo generale Rivarossi 59.

Luciano

[Dario 1957]

Mi chiedo:chi stabiliva come doveva essere il "box" dell'inserzionista di Bari o Bologna, Dalla Costa?? per esempio c'era un'inserzione dove un bambino con la classica maglia a righe sembrava sognare ad occhi aperti mentre gli passava davanti la silouhette dei convogli disegnati da Dalla Costa,quelli a piè pagina o sulle confezioni....ripeto sarebbe necessario contattare il sig.Amleto visto che siamo nel...dubbio!!

[Giorgio]

Ciao Dario, Amleto dalla Costa quando l'abbiamo incontrato era in forma splendida: un "omone" superattivo che dimostrava 10-15 anni di meno di quelli reali, ma ciò non ostante molti dettagli non se li ricordava: sono passati più di 50 anni dai fatti.
Anche aclune copertine di catalogo ("opere" importanti direi) le riconosceva solo per via dello stile e della sua firma, non credo che possa ricordare i perchè di un minuscolo riquadro pubblicitario.
Giorgio

[hiawatha]

Normalmente le ditte produttrici più importanti (Meccano,Dinky Toys,Hornby,Corgi Toys) offrivano ai loro clienti la possibilità di scegliere tra vari cliches per le loro pubblicità su riviste o quotidiani.E' verosimile che Rivarossi abbia usato lo stesso sistema e che il clichè con la 625 sia finito per errore tra quelli considerati pubblicabili,tant'è che scompave dalla circolazione fino alla reale presentazione del modello nel 1959.

Luciano

[Massimo]

come accade tutt'ora, nelle piccole redazioni di piccole testate la pubblicità degli inserzionisti era realizzata dalla stessa redazione; era infatti altamente improbabile che i negozi disponessero di crafici creativi in grado di preparare l'inserzione.
In HOrivarossi (attenzione hiawatha, noi non parliamo di Italmodel) avveniva la stessa cosa, tanto più che HOrr disponeva di un formidabile disegnatore come A. dalla Costa.
Ovviamente venivano ripresi disegni, foto , logos esistenti e passati dalla RR ai clienti senza tante complicazioni.

Resta comunque il mistero della riproduzione della 625 4/5 anni prima della sua effettiva realizzazione, cosa che mi lascia decisamente perplesso.

concordo con Giorgio circa l'inutilità di consultare A. Dalla Costa, per gli stessi motivi che Giorgio accenna.