Presento in chiaro a beneficio di quanti mi hanno chiesto informazioni in MP sulla realizzazione di questo particolare fabbricato.
UN PO’ DI STORIANella realtà si trattava di un fabbricato realizzato con struttura portante in muratura, tetto con capriate in legno e copertura con tegole marsigliesi. Realizzato nei primi anni del secolo scorso è fortunatamente scampato ai bombardamenti sulla città nel 1944, ampliato con altri locali sempre in muratura che non sono oggetto della mia riproduzione, ha costituto fino alla fine degli anni 70’ (prima della dismissione), la sede delle officine manutenzione del “tronco lavori” di Pescara. Gli uffici del tronco invece erano ubicati nella zona Nord dell’omonima stazione. All’interno trovavano sede varie macchine utensili, falegnameria, officina, magazzini scorte, refettorio e cosidetti cessi e piccolo ufficio del capo tecnico. Un ampio portone in metallo ed un binario traverso permettevano il ricovero di draisine per l’ispezione delle linee. Cessato il servizio fu demolito assieme alle vestigia della vecchia centrale nel 1988.
Dopo aver sviluppato i disegni esecutivi ed aver approvvigionato il materiale si è iniziata la pianificazione dei lavori, la prima fase consiste nel taglio a misura delle varie facciate realizzate in forex da 3 mm e della base di fondazione, non disponendo di plotter da taglio, aimè a mano, ho proceduto grazie ad affilatissimo cutter all’apertura delle relative porte e finestre.
Le pareti vengono incollate con cianoacrilicato tipo Attak Gel sulla base/fondazione già sagomata e con l’aiuto di una squadretta se ne verifica l’ortogonalità.
Una mano di primer ancorante grigio con bomboletta spray per favorire l’ancoraggio della successiva verniciatura delle pareti interne
Rivestimento delle pareti esterne con Redutex in scala N. Ho preferito la riproduzione in questa scala perché ritengo le dimensioni più adatte al 1/87. Negli angoli del fabbricato e in particolare negli spigoli ho inserito una goccia di Attak per prevenire l’eventuale distacco dalla superficie da parte del rivestimento.
Si ritagliano le gli stipiti e gli architrave avendo cura di risvoltare il rivestimento all’interno
Montaggio degli infissi e delle porte. Gli infissi sono tutti auto costruiti in plasticard da 0,5 mm e filo armonico da 0,3, pazientemente ritagliati ed incollati uno ad uno, magari avere delle fotoincisioni!. Ie porte invece sono tutte in plasticard incise con un taglierino, le maniglie sono aggiuntivi prestati dalle 100 porte Roco. In forex sono anche le due saracinesche.
Le grate alle finestre sono ricavate da comuni zanzariere.
Il portone di accesso alla rimessa delle draisine è un foglio di plasticard da 0,5 rifinito con listelli evergreen 0,5 x 0,2
Sul tetto piano ad imitazione della guaina bituminosa viene “posato” del cartoncino Bristol incollato con Pattex, risvoltati i lembi sul cornicione ed a essiccazione avvenuta vengono rifilate con il cutter tutte le parti in eccesso. Il nero semilucido fa da tinta di fondo.
A completamento dell’abaco degli infissi vengono inseriti i davanzali con profili quadri in legno
Gli infissi grandi sono in evergreen da 0,5 e completati da filo armonico. L’architrave superiore è di cartoncino Bristol riportato sul redutex.
Sui timpani delle murature interne vengono installati dei profili in forex che verranno utilizzati per la posa delle lastrine a sostegno delle falde del tetto.
Lastrine di Redutex scala N anche per il tetto. La falde invece sono fogli di balsa da 1,5 mm
L’inserimento di alcuni dettagli contribuiscono ad arricchire le facciate oltre a restituire la fedeltà dello stato dei luoghi. Notiamo un serbatoio per l’aria compressa staffato su parete, un piccolo locale esterno dotato di sportelli frontali per l’alloggiamento delle pompe di sollevamento coperto da lamiera. Le mantovane o cornicioni sono in legno di balsa.
Altri dettagli: i gradini di accesso possono sembrare alti rispetto al piano di campagna, ma a fabbricato posato l’eccessiva altezza si dimezza in quanto verrà compensata dal pietrisco che verrà ridossato agli stessi.
Le grondaie sono realizzate con profili evergreen a “C”, mentre i discendenti sono profili tondi in rame da 1 mm
Spero di essere stato esaustivo e resto a disposizione per domande e chiarimenti.