Purtroppo il carrello è incompleto, essendo privo del massello magnetico e delle ruote.
Sono presenti: la cassa in bakelite del motore, che funge anche da telaio, per le ruote di trazione. Sulla cassa si devono innestano tutte le componenti mobili del motore ed il magnete, il rotore e i tre ingranaggi che compongono la distribuzione (vedi Tavola 01)
- Tavola 01: Le parti rimaste del "carrello misterioso". A sinistra il lato ingranaggi (le due ruote dentate sono solo poggiate sulle sedi, mancando ruote ed assi).
A destra il lato carboncini (non presenti nella foto) si vede la sede del rotore e l'ingranaggio centrale in cui deve ingranare il pignone inserito nell'asse del rotore.
Questo motore si ritiene sia della fine degli anni Quaranta. La cassa in bakelite è dello stesso stampo di modelli conosciuti (come esempio la Littorina) ma alcune parti (frecce rosse nelle foto di Tav.02) sono state asportate (si suppone per inserire il carrello in una sede più angusta)
Ma la differenza più eclatante è nel passo e nelle dimensioni delle due ruote dentate.
Infatti il passo e di 2,5 mm maggiore che nei carrelli comuni e conseguentemente gli ingranaggi sono ingranditi: 6 denti in più e un diametro maggiorato di circa 2,25 mm (vedi Tavola 02 e Tavola 03).
- Tavola 03: gli ingranaggi del "carrello misterioso" e una ruota dentata di un carrello comune. Si noti che la "ruota standard" potrebbe non essere abbastanza grande per montare gli ingranaggi del "carrello misterioso"
Come documentazione: nella Tavola 04 osserviamo la cassa, fotografata dall'alto.
Una considerazione: si noti che la boccola stampata è di forma ovale ed ha il foro di passaggio per l'asse, asimmetrico. Si può dedurre che il foro venisse praticato in funzione del passo che quindi variava da modello a modello (vedi Tavola 05)
Giorgio Tanzi desidera conoscere il parere del forum, in merito a questo carrello "fuori misura".
Saluti da Oliviero