Hai proprio ragione, e credo che tutte le Case produttrici adottassero una tecnica simile. All'epoca, circa anni '60, ricordo benissimo l'impressione che mi facevano i cataloghi Maerklin, che sfogliavo e risfogliavo fino ad imprimermi nella mente ogni dettaglio di ciascun modello. Quando poi avevo l'occasione di vedere gli stessi modelli in negozio, e allora ce n'erano di negozi dalle vetrine ben fornite, provavo una strana sensazione, quasi di delusione, perché i modelli che vedevo erano in qualche modo "diversi" da quelli che avevo sognato sulle pagine del catalogo!
Come pure ricordo bene che quando si cominciarono ad utilizzare delle normali fotografie per illustrare i cataloghi, questi divennero più "freddi" e persero buona parte del loro fascino.
Forse esagero, forse sono rimasto un po' bambino (e ne sono contento!), ma per me il modellismo ferroviario è sempre stato un misto di magia, poesia, emozioni indefinibili...
Massimiliano