scusa Dario ma non sono molto d'accordo che siano questi gli elementi che indichano che si tratti di un Fleischmann:
- i vetri non trasparenti sono sicuramente un'interpretazione grafica della parola "vetri"... sono frutto dell'invenzione del ritoccatore fotografico
- il carrello anteriore non è "tozzo" è solo mal interpretato dal ritoccatore (che forse non aveva un'immagine fotografica definita su cui lavorare o da falsificare)
- gli isolatori sono "RR" ma appaiono molto bassi a causa della prospettiva della foto di base a cui erano stati aggiunti, per l'occasione, pantografi RR.
Resta invece la notevole intuizione di Dario sul fatto che si tratti complessivamente di un modello Fleischmann, ritoccato per renderlo "RR".
Analizziamo cosa ci farebbe pensare ad un ritocco del modello tedesco.
Rivarossi era stata spiazzata all'uscita sul mercato del 428 "tedesco" (e nel 1963-64 uscirà anche la 685). Pur di non perdere supremazia e mercato in casa propria, a Como si decide di progettare un 428 in modo da controbattere la concorrenza tedesca. Non è facile, data la complessità del modello e del suo carro ed il tempo è pochissimo.
Al momento di uscire con le scadenze editoriali un prototipo non è ancora pronto e allora si ricorre al ritocco fotografico per "rivarossizzare"
(azz... non avrei mai creduto di poter scrivere una parola simile) il modello tedesco.
Lo dimostrerebbe l'assenza di parte dell'impianto frenante nella parte bassa, tipica del modello tedesco, i finestrini frontali quadrati, la strana fuga delle condotte sopra il carrello anteriore, identiche a Fleischmann, la completa riedizione fotografica del pancone e dei respingenti, i tre sportelli d'ispezione sulla cassa (RR ne avrà due!...)
Credo Dario abbia ragione...