Favero, Ingap, Casadio, ecc.

[Max 851]

Di scambi che alimentano solo il binario verso il quale sono girati gli aghi se ne parla già nel manualetto "Treni in miniatura" di Marc Jasinski, ed. Mondadori del 1969, dove venivano citati a questo proposito gli scambi Rokal, Arnold e Hornby e si diceva che anche gli scambi Jouef potevano facilmente essere adattati per svolgere tale funzione.
Massimiliano

[massimo.ciarapica]

chiare le indicazioni cartacee di Pietro,
non mi stupirebbe però che Casadio - Sig.Casadio fosse tra i soci della M.C.B. - Modellotecnica Centauro Bolognese,
Catalogo 1953 (accessori ferroviari in perfetta scala Europea 1/80 per lo scartamento HO) e pubblicità su Italmodel 1954

Massimo

[merlotrento]

...sospetto che ho avuto anch'io..... nella pubblicità della MCB su Italmodel (mi sembra del 56/57.... appena posso la inserisco)
è messo in evidenza che il punto di forza della produzione MCB erano i deviatoi......
strano però che Briano non sottolinei eventuali "legami" fra le due produzioni presentando nel 1960 la Casadio
..... caccia aperta...
pietro

[merlotrento]

ecco

pubblicità MCB apparsa in Italmodel dal n 33 maggio 1954 al n 66 febbraio 1957
pietro
qualche legame con la successiva produzione Casadio? mistero... unico dato sicuramente comune l'ambiente bolognese....

[merlotrento]

se metto giù (datemi un po' di tempo!) una cronistoria dell'attività (produzione, importazione/distrubuzione) di Modelcarta/ModelProdotti, ricostruita attraverso Italmodel dal 1951/52 al 1962/63, può interessare?
pietro

[Tartaruga87+ST]

Salve a tutti
Ecco le foto degli scambi AHIM che ho trovato:

I modelli non sono messi bene. Mi sapete dire qualcosa.

Grazie!

Stefano

[Tricx]

Nell'estate o autunno dello scorso anno, mi sono capitati sotto mano ad una borsa scambio, alcuni deviatoi ed incroci, che in quella sede ho acquistato.
Si tratta di un paio di scambi a tre vie e di un altro paio di scambi "inglesi" a due vie.
La confezione o meglio il cartoncino a cui erano "aggraffati" recava a grandi lettere la scritta "Bachmann" ed in altra parte in piccolo la scritta "Bachmann Bros.Inc.,Philadenphia,PA. 19.124".

Allego foto:

Ho pensato: roba americana...ok, perchè no ! dato che mi sembravano abbastanza ben fatti. Il retro del cartoncino non recava scritta, disegno o schema alcuno.
A casa, spillati un paio di esemplari dal loro supporto per esaminarli meglio, ho visto sul cartoncino stesso la scritta prima non visibile "made in Italy" ! .... e subito dopo, sulla superficie inferiore degli scambi stessi, la marca "Casadio - made in Italy" e gli altri indicativi dell'articolo, visibili in foto:

Tra l'altro, lateralmente alle scatole di comando vi sono morsettiere per i comandi elettrici: qualcuno mi sa dire come vanno collegati ?
Quelli Rivarossi erano contraddistinti da fili e spinotti di determinati colori: orbene il medesimo schema di polarità e di neutro, può valere anche qua, nel senso che il sistema Rivarossi adottava già uno schema standardizzato, sostanzialmente "universale" ?

Grazie per l'eventuale risposta sul punto, poichè vorrei proprio evitare problemi elettrici.
Un cordiale saluto a tutti.
Riccardo.

[Oliviero Lidonnici]

[Oliviero Lidonnici]

Gironzolando sul web ho trovato questo:

vedi anche:
http://tycotrain.tripod.com/ahmhoscalet ... sresource/

Dal che se ne deduce che la ditta italiana Casadio abbia collaborato con l'americana AHM (almeno per quanto riguarda binari, deviatoi ed accessori)

Se non erro, mi sembra non ci sia ancora una scheda dedicata a CASADIO su RRM

Saluti da Oliviero

[Giorgio]

Confermo sia la collaborazione di Casadio con Ahm (qualcosa di casadio x AHM me lo ha fatto avere l'amico Simone) e che manca una pagina su Casadio in RRM, mentre sarebbe doverosa.
Sto raccoglieno tutto quello che si trova online, ma le uniche notizie che ho derivano da questo thread ....
Se qualcuno vuole provare a scrivere qualcosa per RRM gli giro il (poco) materiale che ho.